modifiche alla cinematica e utilizzo extra del DRS

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Ferrari sta profondendo il massimo sforzo per farsi trovare pronta ai nastri di partenza del mondiale 2025. Gli ultimi dettagli sono in fase di definizione, perché questa volta, a quanto ci è stato riferito, tutto è stato curato nei minimi particolari. È arrivato Lewis Hamilton, il pilota più vincente della storia, che affiancherà il “veterano” Leclerc, prossimo alla settima stagione con la rossa. I due pare che vadano parecchio d’accordo, malgrado bisognerà aspettare la vera competizione per averne conferma. Nel mentre si stanno aiutando a vicenda: Charles ha fornito importanti feedback personali al britannico, aiutandolo nella curva di apprendimento per integrarsi al meglio nel team italiano, mentre Lewis, dall’alto della sua grande esperienza, ha offerto spunti cruciali per la crescita del monegasco.

Ed è proprio questo lo spirito con il quale Vasseur ha forgiato la squadra. Il team principal francese voleva un gruppo coeso. Capace di fare quadrato e di supportarsi. Anche per questo Ferrari ha mollato la presa su Adrian Newey, non ritenendolo adatto per questo compito. Solo il futuro ci dirà se tale scelta sarà corretta. Per Leclerc lo è a prescindere. Ricorderemo infatti le sue dichiarazioni in merito al mancato arrivo del genio di Stratford-upon-Avon, sostenendo che l’inglese “si pentirà”, sportivamente parlando, della sua decisione in merito alla quale a scelto di accasarsi all’Aston Martin. Una cosa è certa: il Cavallino Rampante ha cambiato mentalità. Lo abbiamo già visto la scorsa annata. La reazione ai problemi di Barcellona legati al fondo fuorviante è stata risolta con successo.

Grande merito va dato a Diego Tondi. In corsa, l’italiano è stato strepitoso nel condurre un gruppo di lavoro improvvisamente orfano del suo direttore tecnico, l’aretino Enrico Cardile. L’ingegnere aerospaziale della rossa si è trovato tra le mani l’occasione della vita e, a conti fatti, ha saputo sfruttarla al massimo. I risultati parlano da sé, visto che la SF-24 ha cambiato pelle dal Gran Premio di Monza. A supportarlo da diversi mesi, per esattezza dal 1° ottobre 2024, è arrivato un altro francese: Loic Serra. L’esperto di gomme e sospensioni si è integrato alla perfezione e, sebbene non abbia partecipato alla costruzione della SF-25, potrà incidere parecchio sugli sviluppi nell’arco della campagna agonistica.

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Test Barcellona, Ferrari SF-24: dispositivi alari inediti e ala mobile “libera”

Nulla al caso, dicevamo. Sì, perché la Ferrari ha deciso di recuperare il TCP di Charles Leclerc. Parliamo delle prove su pista che rientrano nello schema “test previous car” della passata settimana, concesse dalla Federazione Internazionale. Il ferrarista non ha potuto girare nell’ultimo pomeriggio a disposizione, in quanto Lewis, a oltre 200 km/h, si è schiantato nelle barriere di curva 14. Ha perso la vettura per uno snap all’avantreno quando stava spingendo al limite, non riuscendo a gestire la sbandata. L’auto si è sbilanciata con il posteriore che ha perso aderenza e, in maniera inesorabile, ha sbattuto contro le barriere. Una botta non estrema, ma comunque fatale per il proseguimento del programma, malgrado l’arrivo di un esperto in pompa magna da Maranello.

Charles si sta adoperando proprio in questo momento a bordo della SF-23, proseguendo il lavoro relativo all’amministrazione delle gomme e alla correlazione tra campo ipotetico e pista. Un provvedimento parecchio utile per verificare l’efficienza del tunnel del vento, strumento cruciale per una squadra di F1. Mentre Lewis ha invece girato stamane. Nel suo caso parliamo della SF-24 opportunamente modificata, come il regolamento tecnico della FIA esige per lavorare sulle mescole 2026. Un compito davvero importante per la Pirelli, che sta effettuando una raccolta dati cruciale per il futuro. Chiariamo un fatto: questo test è privo di valenza per la Ferrari della prossima annata.

Senza dubbio Hamilton ha lavorato per accrescere la sua confidenza con il team e prendere sempre più familiarità con le modalità operative. Impara la “vita Ferrari”, insomma. Oltre a questo e all’ulteriore allenamento sui comandi al volante, poco più si può dire in chiave 2025. Passiamo oltre. Un modello fisico delle auto di prossima generazione non esiste, ma l’adattamento per simulare le forme ipotetiche del nuovo corpo normativo è necessario. Si tratta di simulare i livelli di carico inerenti a tutti gli spettri di velocità che le vetture 2026 dovrebbero produrre. Per tale ragione, il peso delle monoposto per questi test viene ridotto di circa 30 chilogrammi, utilizzando meno carburante durante i long run. Inoltre, ci sono ulteriori informazioni interessanti raccolte dalla nostra redazione.

Le modifiche chieste a Ferrari

Alla Ferrari sono state richieste alcune modifiche ai cinematismi sospensivi, in quanto le varie auto possiedono meccaniche differenti. Idem per McLaren e Alpine, che pure loro quest’oggi hanno girato a Barcellona. Si cerca pertanto di allargare il range sui dati raccolti, perché Pirelli ha bisogno di stabilire una precisa strada di analisi. Per di più, come sappiamo, c’era una doppia necessità considerando il set-up molto scarico. Sulla vettura italiana abbiamo notato la presenza di alcune strutture collocate in diversi punti della monoposto. Se non fossero telecamere specifiche, potrebbero essere dei dispositivi alari ubicati in zone strategiche che non danneggerebbero la traiettoria del flusso, ma risulterebbero utili per gestire il livello di spinta verticale richiesto da queste particolari prove.

In pratica, in diversi run, in accordo con i valori di carico stimati per ogni asse, si potrebbe aver provato a simulare una low downforce nei tratti ad alta velocità di percorrenza, mentre per le zone di cornering serviva testare un grado di spinta verticale maggiore. A quanto capito, oltretutto, anche grazie alle parole della Pirelli, è stata concessa la possibilità di utilizzare l’ala mobile anche fuori dalle zone DRS, con la volontà di abbattere il drag dove richiesto. Le notizie raccontano una Ferrari in palla, capace di lavorare molto bene con la SF-24 guidata da Lewis Hamilton. Il britannico, quindi, sembra proprio aver fornito al gommista italiano una buona parte degli importanti feedback attesi. Mañana más, come dicono gli spagnoli nel concludere la giornata lavorativa, in attesa di riprendere le azioni in pista domani.

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