Come risparmiare in cinque capitoli e centoventi semplici mosse. Non solo risparmiare denaro, ma salvaguardare il suolo, valorizzare il lavoro, l’energia e la fatica. Insomma salvare il futuro, anziché gettarlo nella pattumiera. Qualcosa di immenso, spiegato e condensato in un volumetto minuscolo ma ricco di spunti, simpatico, sostenibile, appena pubblicato da Fondazione Barilla.
Sapevate che dai ciuffi di carote, finocchi, rapanelli e altre verdure si possono ricavare salsine, sughi, insalate, creme per tartine? In genere, invece, li buttiamo. Idem per le bucce (di patate, cipolle, frutta), che possono diventare polverine gustose, stuzzichini o dolci confetture.
Copertina rigida color carta da pacco (riciclata), costa di tela rossa, Il Libro del Risparmio racchiude in 140 pagine di 10,5 per 13 centimetri una filosofia importante applicata alla vita quotidiana, un vademecum presentato il 4 febbraio a Milano, alla vigilia della Giornata Internazionale contro lo Spreco Alimentare, con l’intervento di chi ha contribuito a realizzare il libro stesso e gli spot che lo promuovono, tra cui la sempre effervescente Mara Maionchi.
Il librino dispensa consigli di grande utilità, sintetici e chiari, per ridurre gli sprechi di cibo, divisi in sezioni. La prima è dedicata alla Conservazione, a come riporre gli ingredienti per evitarne il deterioramento e favorirne una lunga durata. Particolare attenzione richiedono i diversi ortaggi e le erbe aromatiche. E quello che è a rischio, si può salvare trasformandolo subito in marmellate o puré, o utilizzandolo per tisane e infusi.
La Cucina a zero spreco insegna a fare manicaretti con gambi, foglie, bucce, baccelli, pelle dei pesci, acqua di cottura dei cibi, destinati altrimenti ad essere eliminati. Stesso scopo per il capitolo Avanzi: dal pane alle croste di formaggio, dal risotto al vino, tutto si può recuperare.
In Nuovi acquisti si insegna a pianificare la spesa, per non ritrovarsi la dispensa e il frigorifero ingombri di troppe cose. E a scegliere oculatamente tutti i prodotti, badando non all’aspetto ma piuttosto alla provenienza, al grado di maturazione, alla confezione, alla data di scadenza. Ed è altrettanto interessante la voce Fuori casa, in cui si incoraggiano comportamenti virtuosi anche al ristorante, in mensa o ai buffet.
Accolti da un allegro buffet sostenibile preparato da FoodFellas, gli ospiti di Barilla a Milano hanno assistito alla presentazione del libro, illustrato da personaggi coinvolti a diverso titolo, oltre ai padroni di casa di Fondazione Barilla (Paolo Barilla vicepresidente, Marta Antonelli direttrice della ricerca, Matteo Pauri direttore), coordinati da Mia Ceran. Soggetti che vengono da ambiti differenti, ma tutti convinti che alla fine l’obiettivo è comune e ognuno può fare la propria parte per raggiungerlo.
Paolo Barilla ha sottolineato come vada riscoperto il valore del cibo: se lo banalizziamo o lo consideriamo inesauribile, lo gustiamo anche meno. Marta Antonelli ha svelato che gli studi svolti con l’Università di Bologna hanno permesso di quantificare in almeno 500 euro annui il risparmio di una famiglia che adotti strategie contro lo spreco alimentare. Matteo Pauri considera indispensabile arrivare nelle case delle persone con un messaggio positivo, uno stimolo a seguire comportamenti idonei per salvare la terra e ottenere un risparmio. Per il direttore commerciale di Mediolanum, Stefano Volpato, “prima si aggiustava e si recuperava tutto, mentre adesso tutto si butta, a volte anche le relazioni: per esempio, crescono le famiglie formate da una sola persona (a Milano sono oltre il 60 per cento). Urge sostituire la cultura dello spreco con quella della cura e dell’attenzione”.
Geopop è un progetto editoriale specializzato nella divulgazione scientifica, e il suo fondatore e direttore editoriale Andrea Moccia ha spiegato la necessità di informare sulla gravità degli sprechi attuali, creando consapevolezza e spingendo a cambiare abitudini. Da Francesco Pomarico, direttore generale di Megamark (gruppo della grande distribuzione nel Sud dell’Italia), un sostegno non solo teorico, ma azioni concrete come un incontro tenuto con cinquemila ragazzi all’ultimo anno delle superiori, invitati a fare più attenzione ai risparmi energetici e di cibo. Titolo dell’incontro: ‘Il futuro ti assomiglia’. La Chief Sustainability Officer Astrid Palmieri, del colosso del Nord nella gdo Esselunga, ha spiegato come nei processi interni l’azienda si assicuri di ridurre gli sprechi, ordinando i giusti quantitativi e regalando cibo in scadenza alle onlus.
Di grande impatto Mara Maionchi e Riccardo Valentini, protagonisti degli spot mostrati in anteprima e che andranno in onda sui più importanti canali tv: in casa di Mara, i due mostrano come ricavare dai vegetali delizie antispreco, a costo zero. “Incredibile come mi ha cambiata ascoltare Valentini. Io ero distratta, poco attenta agli sprechi. Mi ha aperto una parte del cervello, spiegandomi le cose in modo semplicissimo”, spiega Maionchi.
Valentini, docente all’Università della Tuscia e Premio Nobel per la Pace con IPCC, riassume: “Ci sono a mondo 870 milioni di persone malnutrite, la terra coltivabile si riduce, la popolazione aumenta. Fondazione Barilla ci aiuta a trasformare il linguaggio scientifico in un messaggio comprensibile per tutti”.
Il Libro del Risparmio può essere richiesto gratuitamente su fondazionebarilla.com (fino a esaurimento scorte) o scaricare in formato pdf.
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