Già fuori dai grandi progetti, sono opere più piccole, e ovviamente con un costo economico più contenuto, quelle che il Comune di Taranto ieri ha rimesso nelle mani del commissario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese. Essendo meno impegnative, avrebbero potuto già essere avviate e invece nella scheda che domani pomeriggio alle 15 andrà all’attenzione del comitato organizzatore dei Giochi, convocato dallo stesso Ferrarese, riportano la dicitura “progettazione da approvare”. Il che vuol dire percorso in atto ma non siamo ancora prossimi ai cantieri, anche se Palazzo di Città il 16 gennaio annunciava come “imminenti le gare di appalto”.
Le opere
Le opere su cui ieri si è consumata la rottura fra Melucci e Ferrarese (a meno che il sindaco non muti linea) sono campo scuola Salinella da 3 milioni, per il quale la progettazione del Pfte (Piano di fattibilità tecnico-economica) è stata affidata il 18 aprile e consegnata il 15 novembre; il PalaMazzola da 4 milioni, con progetto affidato il 17 luglio e consegnato pochi giorni fa, il 24 gennaio; il campo comunale di Talsano da 4 milioni, con progetto affidato il 7 luglio e consegnato il 15 gennaio; i Giardini Peripato (per la pallacanestro 3×3), progetto dato il 12 luglio e consegnato il 15 gennaio; infine, il parco urbano sportivo alla Salinella, da 5 milioni e 300mila, con progetto attribuito il 3 aprile e consegnato il 28 dicembre.
Da queste date, emerge anzitutto che dall’affidamento del progetto alla sua consegna sono passati diversi mesi, probabilmente anche più di quelli che sono stati necessari per redigere Pfte riferiti a opere più grandi. Ne consegue che alle voci “affidatario dei lavori”, “ribasso di aggiudicazione” e “data effettiva di inizio lavori”, le opere citate hanno al momento uno spazio bianco. Nulla ha potuto scrivere la struttura commissariale. «Dalla disamina degli ultimi cronoprogrammi, emerge un preoccupante ed inaccettabile scostamento delle tempistiche realizzative delle opere» – ha sottolineato giorni fa Ferrarese. Ma il Comune ha risposto dichiarando che «i ritardi denunciati non risultano veritieri. Le scadenze finali sono tuttora garantite ed in alcuni casi addirittura ridotte».
Nella riunione di ieri, presenti anche i tecnici di commissario e sindaco, si è parlato del centro Magna Grecia per i campi da tennis, un progetto di riqualificazione da 7 milioni e 247mila euro, per il quale il Pfte è stato approvato il 24 gennaio ed è in corso di elaborazione (è l’opera per la quale è sorto un problema, poi rientrato, relativo al Durc, Documento unico di regolarità contributiva, che non è risultato a posto per uno dei soggetti del Raggruppamento professionale temporaneo). Dopo stadio Iacovone, piscine olimpioniche, PalaRicciardi e centro per gli sport nautici, il Magna Grecia è un’altra delle opere che il commissario ha messo sotto la sua gestione. Lo ha fatto il 27 gennaio, giorno in cui Melucci ha esternato con lettera al commissario la volontà di passare la mano. E a proposito del Magna Grecia, da parte comunale ieri si è osservato che l’ente non avrebbe potuto avviare una gara d’appalto a gennaio 2025 se il decreto di approvazione del secondo masterplan in cui è l’opera, con relativa bollinatura della Corte dei Conti, risale ad agosto. All’osservazione del Comune è stato però replicato portando come esempio Francavilla Fontana. I lavori di adeguamento dello stadio, per un importo di 4 milioni e 100, sono stati affidati come progettazione il 13 settembre, quindi anche in questo caso dopo il via libera al secondo masterplan, il progetto, fatto dal Comune, approvato il 17 ottobre e la gara d’appalto già aggiudicata. Stessa cosa per il palasport di Francavilla, lavoro da 2 milioni e 400mila. Progetto fatto, approvato e appaltato.
Allargando poi la visuale a tutti gli impianti dei Giochi, il quadro del commissario vede in maggioranza le diciture “gara d’appalto aggiudicata”, “lavori in corso”, “gara d’appalto in corso”, mentre Taranto spicca, come detto, per la dicitura “progettazione da approvare”. In quest’ultima condizione sono anche i due interventi per lo stadio di Lecce (riqualificazione e copertura) ed uno di viabilità, relativamente alla cittadella dello sport, per Brindisi. Per Taranto, infine, per le grandi opere si deve ancora approvare la progettazione del centro nautico, diviso in una parte a terra da 12 milioni e 898mila euro e in una a mare da un milione e 736mila. Doveva essere già appaltato, visto che il suo finanziamento risale al primo masterplan della primavera 2024, ma la struttura del commissario ha ereditato un progetto per la parte a terra che è stato necessario rifare mentre quella a mare, pur svolgendosi in acqua le gare, non esisteva nemmeno.
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