Cilento, il cemento assedia il Parco Nazionale: complessi turistici e residence sequestrati dai carabinieri forestali

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di
Fabrizio Geremicca

Il bilancio del 2024: accertati illeciti anche nel Vesuviano e nel Casertano. Ischia maglia nera per il bracconaggio

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Un complesso turistico di 23.000 metri quadrati e con 83 unità abitative sequestrato a Castellabate; un residence di 5 appartamenti posto anch’esso sotto sequestro a Camerota. Storie del 2024 da poco trascorso che arrivano dal Cilento e dal Parco Nazionle il quale, almeno in teoria, dovrebbe essere tra i territori più immuni al cemento illegale. Si costruisce e si è costruito abusivamente, invece, anche lì. Forse proprio lì, secondo quanto ha raccontato questa mattina Ciro Lungo, il comandante dei carabinieri forestali della Campania, nel corso della conferenza stampa di riepilogo delle attività svolte dal primo gennaio al 31 dicembre 2024. “Abbiamo numerose attività investigative – ha detto – relative a permessi a costruire illegittimi che stanno portando a lottizzazioni abusive nel Cilento, oltre che nel Casertano”. Opere formalmente autorizzate dagli uffici tecnici dei Comuni, tuttavia incompatibili con i vincoli paesaggistici ed urbanistici dei territori dove i lavori sono in corso o sono stati già ultimati. 

Quella del consumo di suolo e della cementificazione del territorio, d’altronde, resta una emergenza in Campania e lo dimostrano i dati relativi al 2024 che hanno fornito i carabinieri forestali. Nello scorso anno sono state per esempio sequestrate 6 villette a Somma Vesuviana, in zona rossa del Vesuvio, una delle quali a poca distanza dalla Domus Augustea, e 4 a Lago Patria, nel comune di Giugliano. Per costruire si impermeabilizzano i terreni agricoli e talvolta si devastano pure i boschi: ad Altavilla Irpina sono stati abbattuti centinaia di alberi per edificare tre fabbricati, a Rocca d’Evandro sono sorti opifici al posto di un bosco di due ettari ed altri 5000 metri quadrati hanno lasciato spazio ad una cava abusiva. La stessa operazione illegale – una cava abusiva in un bosco – è stata smascherata a Morcone, in provincia di Benevento. A Marzano Appio è stato estirpato un bosco di castagni di 3000 metri quadrati, a Teano sono stati distrutti 4 ettari. Tagli illegali di alberi anche in provincia di Salerno: ad Aquara(47 piante) ed a Sassano(71). Nel complesso nel 2024 in Campania i carabinieri forestali hanno individuato 853 reati urbanistico – paesaggistici, in relazione ai quali sono stati eseguiti 151 sequestri.





















































Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche della gestione illecita dei rifiuti e della Terra dei Fuochi. “La recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo – ha detto il comandante Lungo – trae spunto dalla situazione degli anni Novanta, quando era diffuso il tombamento dei rifiuti speciali e pericolosi. Rispetto ad allora sono stati realizzati passi in avanti: è stato introdotto il delitto di traffico dei rifiuti ed è costante un’attività di mappatura dei territori. Certamente va intensificata per evitare gli sversamenti ed i roghi”. Nella Terra dei Fuochi: nel 2024 i carabinieri forestali hanno controllato 277 attività produttive e ne hanno sequestrate 65. Duecentoquattro le notizie di rato. “Abbiano scoperto – ha sottolineato il comandante regionale – decine di officine meccaniche e carrozzerie prive dei requisiti tecnici, senza alcuna tracciabilità dei rifiuti prodotti e senza autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. A Casandrino e Casavatore abbiano bloccato due aziende che smaltivano illegalmente gli scarti tessili su pubblica via ed in aree agricole”. Non è solo la Terra dei Fuochi, peraltro, teatro di traffici illeciti di rifiuti. Nel 2024 i carabinieri forestali hanno indagato, per esempio su 6 società nell’area beneventana che sono accusate di gestire illegalmente scarti ferrosi ed hanno sequestrato per gestione illecita dei rifiuti un impianto di trattamento rifiuti, anche pericolosi, a Gricignano d’Aversa. A Casaluce, per una estensione di 45.000 metri quadrati, ed a Caivano, per 4000 metri quadrati, individuati rifiuti (anche pericolosi) seppelliti nei terreni. Contrasto agli incendi boschivi: la tendenza degli ultimi anni è in calo, ma nel 2024 sono stati più che nel 2023. Bracconaggio (l’isola d’Ischia resta un punto caldo, sia pure molto meno che venti o trenta anni fa), sicurezza alimentare e tutela del benessere degli animali le altre attività svolte nel 2024 in Campania dai carabinieri forestali. 

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4 febbraio 2025 ( modifica il 4 febbraio 2025 | 17:04)

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