Cassa di Risparmio di Orvieto, utile da 11 milioni nel 2024. Il miglior risultato dal 2009

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Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto, riunitosi lunedì 3 febbraio sotto la presidenza del dottor Ferruccio Ferranti ha approvato i risultati al 31 dicembre 2024. Nel 2024 si registra una importante crescita delle performance della Cassa di Risparmio di Orvieto  in linea con il percorso di sviluppo intrapreso. Il risultato della gestione operativa mostra un utile netto pari a 11 milioni di euro rispetto ai 7,81 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Il miglior risultato dal 2009. In corso di cessione (con offerte vincolanti già ricevute a fine 2024) crediti deteriorati per 37,9 milioni, in anticipo rispetto agli obiettivi annuali del Piano industriale. 
Infine, CRO prosegue il suo processo di implementazione della gamma prodotti in ambito ESG nei comparti di mutui e finanziamenti come Mutuo Green e il finanziamento per Imprese Femminili “Futura”.

Più nel dettaglio, l’esercizio 2024 registra un utile netto di 11 milioni di euro rispetto all’utile netto di 7,81 milioni di euro al 31 dicembre 2023. E’ di +17,5% il Margine di interesse, pari a 42,07 milioni di euro al 31 dicembre 2024 rispetto a 35,82 milioni di euro al 31 dicembre 2023. A +2,6% le Commissioni nette pari a 18,46 milioni di euro in confronto ai 17,99 milioni di euro al 31 dicembre 2023. E’ di +10,8% il Margine di intermediazione pari a 61,68 milioni di euro rispetto a 55,66 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Cost/income1 al 65,5% rispetto al 66,6%del 2023. 

Ed ancora, al +7% gli Impieghi netti a clientela2, con 1.282,21 milioni di euro al 31 dicembre 2024 rispetto a 1.198,64 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Al+3,4% la Raccolta totale da clientela, pari a 1.719,06 milioni di euro al 31 dicembre 2024 rispetto a 1.662,66 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Grado di copertura dei crediti deteriorati al 46,7%, rispetto al 62,6% di fine 2023. In calo l’NPL ratio lordo e netto, rispettivamente, al 2% e all’1,08% (6,10% e 2,38% al 31 dicembre 2023).

Solida posizione di liquidità con LCR al 212% ed NSFR > 100%.

Un +197 bps di capitale primario: continua la crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale. CET1/Tier1/Total Capital ratio al 15,18% (rispetto al 13,21% al 31 dicembre 2023) che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1).

In particolare, il risultato economico evidenzia un margine di intermediazione pari a 61,68 milioni di euro (+10,8% rispetto a 55,66 milioni di euro al 31 dicembre 2023), grazie alla crescita del margine di interesse (+17,5% da 35,82 milioni di euro a fine 2023 a 42,07 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e delle commissioni nette (+2,6% da 17,99 milioni di euro a fine 2023 a 18,46 milioni di euro al 31 dicembre 2024); rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 5,46 milioni di euro (7,88 milioni di euro al 31 dicembre 2023); costi operativi per complessivi 40,06 milioni di euro rispetto a 36,09 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Le spese amministrative si attestano a 39,85 milioni di euro (rispetto a 34,98 milioni di euro del 31 dicembre 2023, +13,9%). Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo positivo pari a 0,33 milioni di euro (saldo negativo di 0,01 milioni euro al 31 dicembre 2023). Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect-HTC” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a complessivi 150,68 milioni di euro rispetto a 146,14 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+3,1%), costituito, essenzialmente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio “FVOCI”. Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito “HTC”) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.282,21 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+7%).

I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.268,34 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+8,4%). I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 13,87 milioni di euro (rispetto a 28,58 milioni di euro a fine 2023, -51,5%), con un grado di copertura dei fondi rettificativi al 46,7%, in decremento rispetto al 62,6% del 31 dicembre 2023. In riduzione l’NPL ratio lordo e l’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 2% e all’1,08% (rispetto al 6,10% e al 2,38% al 31 dicembre 2023). Cresce la Raccolta totale da clientela di un +3,4%, pari a 1.719,06 milioni di euro rispetto a 1.662,66 milioni di euro del 31 dicembre 2023. Azzerata l’esposizione TLTRO-III in seguito ai rimborsi effettuati per circa 80,49 milioni di euro. Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 212% ed NSFR maggiore del 100%. In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1/Tier1/Total Capital ratio pari al 15,18% (13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto al 31 dicembre 2024 nel capitale primario di classe 1.



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