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L’Assegno Unico Universale rappresenta un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. Questo beneficio viene erogato dall’INPS in base a specifici requisiti e modalità di richiesta. Scopri chi può ottenerlo, come presentare domanda e le novità per il 2025.
L’Assegno Unico Universale
L’Assegno Unico Universale (AUU) è un sostegno economico INPS alle famiglie con prole a carico. Il suo importo dipende in base alle ISEE ed è diviso in dodici quote mensili da marzo a febbraio dell’anno successivo. È possibile richiederlo:
- nel caso di figl* minorenn* e nuov* nat* a partire dal settimo mese di gravidanza;
- nel caso di prole a carico fino ai 21 anni, qualora
– frequenti un percorso di studi;
– svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito complessivo annuo inferiore a 8mila euro;
– sia registrat* come disoccupat* o in cerca di lavoro;
– svolga il servizio civile universale; - per ogni figl* con disabilità senza limiti di età.
Possono richiederlo genitori e tutrici o tutori legali che lavorano, in pensione, disoccupat* o inoccupat*.
La persona che fa domanda dell’Assegno Unico deve avere la cittadinanza italiana, europea o dev’essere cittadin* extracomunitari* con regolare permesso di soggiorno.
Relativamente al 2024, l’Osservatorio statistico INPS sull’AUU ha contato 6.339.200 i nuclei familiari, ovvero 10.046.962 figl*, che hanno ricevuto il sostegno economico. Nello specifico, nel mese di novembre, l’importo medio per figli* è di 172 euro a famiglia. In altre parole, l’assegno va da un minimo di 57 euro e un massimo di 223 euro in base alle ISEE.
Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di:
- nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo);
- madri di età inferiore a 21 anni;
- nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- figli affetti da disabilità;
- figli di età inferiore a un anno;
- figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE fino a 45.574,96 euro;
- una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell’Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), percepite nel regime precedente la riforma.
Come presentare la domanda
La richiesta dell’Assegno Unico Universale può essere inoltrata in tre modalità:
- online sul sito dell’INPS;
- tramite Contact Center, contattabile da rete mobile al numero 06 164.164 o gratuitamente da rete fissa al numero 803.164;
- presso gli enti di patronato.
L’INPS ha aggiornato il servizio digitale per renderlo più intuitivo e accessibile attraverso SPID, CIE 3.0 o CNS. La domanda può essere presentata da un genitore, dalla tutrice o tutore legale. In alternativa, qualora maggiorenni anche la o il figl* può presentare direttamente la domanda, in sostituzione di quella eventualmente già presentata dal genitore/tutrice o tutore legale. In questo caso, può richiedere il pagamento diretto della quota di Assegno Unico Universale che le o gli spetta.
L’erogazione dell’Assegno Unico Universale
Per le domande presentate tra il 1° marzo e il 30 giugno, sono previsti tutti gli arretrati a partire da marzo. Contrariamente, per le richieste inviate dopo il 30 giugno:
- esse decorrono dal mese successivo alla presentazione;
- l’importo dell’assegno è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.
Con messaggio n. 4253 del 13 gennaio 2025, l’INPS ha comunicato che il sistema di gestione dell’Assegno Unico Universale ha subito aggiornamenti per semplificare le procedure. Ora è integrato con il “Sistema Unico di Gestione IBAN” (SUGI) per facilitare i pagamenti, permettendo di selezionare gli IBAN già registrati presso l’INPS. I tutori possono indicare un IBAN intestato al tutelato per l’accredito diretto. Inoltre, è stato automatizzato il subentro del genitore superstite senza necessità di nuova domanda.
Il sistema consente una gestione più proattiva delle richieste. In questo modo, migliora l’accessibilità anche per chi ha diritto alle maggiorazioni, come i nuclei con ISEE inferiore a 25.000 euro e i genitori entrambi lavoratori. Grazie a queste innovazioni, l’esperienza di utilizzo del servizio è stata resa più fluida e veloce per tutti gli utenti.
L’Assegno unico non assorbe né limita gli importi del Bonus asilo nido ed è, inoltre, compatibile con misure in denaro a favore dei figli a carico erogate da Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano ed Enti Locali.
Foto di Daria Obymaha
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