A 30 anni dall’omicidio di mafia Corsico ricorda Pietro Sanua con l’iniziativa “Luci di memoria e impegno”

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Quest’anno sarà il 30° anniversario da quando Pietro Sanua, a 47 anni, è stato ucciso dalla mafia a Corsico: la sua città ricorda il commerciante e sindacalista nella commemorazione “Luci di memoria e impegno” domani sera, 4 febbraio.

Corsico ricorda Pietro Sanua con l’iniziativa “Luci di memoria e impegno”

CORSICO – Trent’anni sono trascorsi dall’uccisione del sindacalista e commerciante ambulante Pietro Sanua, ammazzato dalla ‘ndrangheta perché si schierò con coraggio contro il potere dei mafiosi e il loro racket nell’assegnazione delle piazzole agli ambulanti.

La verità latita ancora a 30 anni dall’omicidio di Pietro

Il 4 febbraio 1995, Sanua era al volante del suo furgone, a pochi metri dalla postazione del mercato di via Di Vittorio, dove allestiva la sua bancarella di frutta. Sul sedile del passeggero, c’era il figlio Lorenzo, ventenne all’epoca, che ha assistito impotente all’uccisione del padre, raggiunto dai colpi di lupara sparati da un’auto, affiancata per commettere l’omicidio.

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Dopo 30 anni il figlio Lorenzo, ora referente di Libera Contro le mafie del sudovest, e la mamma Francesca aspettano ancora la verità giudiziaria. Il caso era stato chiuso in fretta, poi riaperto due anni fa dal capo della Dda Alessandra Dolci che sarà presente domani sera, 4 febbraio, alla Parrocchia di Sant’Antonio di Padova (piazza Papa Giovanni XXIII), per il ricordo di Sanua.

La commemorazione nel suo ricordo in programma per domani sera, 4 febbraio

Come ogni anno, verrà celebrata la messa, alle 18, la fiaccolata in via Di Vittorio, la Cena della legalità e l’incontro organizzato da Libera, con il suo presidente don Luigi Ciotti e con la coordinatrice della Dda Alessandra Dolci, moderato da Lorenzo Frigerio.

Il primo cittadino di Corsico

“Le nostre fiaccole – esprime il sindaco Stefano Martino Ventura – ricorderanno l’impegno di Pietro e il suo grande esempio. Grazie a tutte le realtà della rete antimafia, tra cui Libera Contro le mafie, Avviso Pubblico, Terra e Cielo e Ucapte. Saremo come sempre in tanti per ricordare la forza di Sanua contro la ‘ndrangheta, ribadire la parte giusta in cui stare ed esprimere, sempre, la nostra vicinanza a Lorenzo e Francesca”.

Anche Cesano sarà presente ai trent’anni dall’uccisione di Pietro Sanua

Il sindaco Marco Pozza e l’assessora alle politiche per la sicurezza del territorio Maria Pulice parteciperanno all’iniziativa “Luci di memoria e impegno” organizzata domani davanti alla parrocchia di Sant’Antonio da Padova a Corsico, poco distante dal luogo in cui il commerciante e sindacalista è stato ucciso da sicari della ‘ndrangheta.

Come annunciano dal Comune di Cesano, l’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa organizzata dall’associazione “Libera contro le mafie – presidio sud ovest Milano Angelo Vassallo” per ricordare Pietro Sanua, commerciante ambulante e sindacalista ucciso dalla ‘ndrangheta.

Il sindaco e l’assessora Pulice sfileranno nella fiaccolata

Domani, alla fiaccolata in programma alle 18.45 in via Di Vittorio, di fronte alla chiesa di Sant’Antonio da Padova parteciperanno il sindaco Marco Pozza e l’assessora alle politiche per la sicurezza del territorio, Maria Pulice. Saranno al fianco del figlio di Pietro, Lorenzo che era sul furgone insieme al padre e che da sempre lotta per la verità.

Quest’anno ricorre il 30° anniversario da quando Pietro Sanua, a 47 anni, è stato colpito dai pallettoni esplosi con un fucile a canne mozze. Mandanti ed esecutori, come hanno accertato le indagini degli inquirenti, appartenevano alla ‘ndrangheta.

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L’agguato alle 5.30 del mattino di 30 anni fa

«Alle 5.30 – ricostruisce Libera – Pietro è a bordo del suo furgone lungo via Lorenteggio a Corsico, diretto, insieme a suo figlio, al mercato di via Di Vittorio. Una Fiat Punto di colore marrone, targata Genova, improvvisamente fa una brusca manovra e inverte il senso di marcia, affiancandosi al furgone. Pietro e Lorenzo non hanno il tempo di accorgersi di quanto sta accadendo e del resto mai lo immaginerebbero. Pietro si stupisce, infatti, della strana e azzardata manovra. Dalla Punto parte un colpo di lupara, un fucile a pallettoni, che colpisce Pietro in pieno volto. L’uomo si accascia tra le braccia di Lorenzo, che fortunatamente viene investito solo da alcune schegge. Per suo padre, invece, non c’è niente da fare. Aveva 47 anni».

La delegazione cesanese sarà presente anche alle 21 nei locali della parrocchia di Sant’Antonio dove si svolgerà l’incontro pubblico con don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le mafie e Alessandra Dolci, magistrato che coordina la Direzione distrettuale antimafia di Milano.



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