Pensioni. Rinnovo prestazioni assistenziali e di accompagnamento 2025

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Microcredito

per le aziende

 


Naspi
CHIARIMENTI SUL CONTRIBUTO ADDIZIONALE PER ATTIVITA’ STAGIONALI

Con il messaggio Inps del 23 gennaio scorso, n. 269, l’Istituto di previdenza ha fornito chiarimenti rivolti ai profili connessi all’applicazione del contributo addizionale Naspi, al relativo incremento a valere sui contratti di lavoro a tempo determinato e sui relativi rinnovi in caso di lavoratori assunti per lo svolgimento di attività stagionali.
Nello specifico, le informazioni si rivolgono ai lavoratori a tempo determinato assunti nell’ambito di attività utili a fronteggiare:
intensificazioni dell’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno;
esigenze tecnico-produttive o collegate ai cicli stagionali dei settori produttivi o dei mercati serviti dall’impresa.
A queste categorie è dovuto il contributo addizionale Naspi e l’aumento del contributo stesso nei casi di rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato.

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Lavoro all’estero
INDICAZIONI PER LA PENSIONE NELLA GESTIONE SEPARATA
L’Istituto di previdenza, con la circolare Inps del 23 gennaio scorso, n. 22, fornisce indicazioni sulla valorizzazione dei periodi esteri per il riconoscimento della pensione in regime internazionale nella Gestione Separata: si tratta di alcune novità che garantiscono una migliore equità e accessibilità al sistema pensionistico per i lavoratori con esperienze all’estero.
I periodi di contribuzione estera non sovrapposta, maturati prima del 1° gennaio 1996, possono essere considerati utili per il conseguimento della pensione, a condizione che il soggetto sia iscritto esclusivamente alla Gestione Separata.
Per i periodi esteri precedenti al 1996, è possibile la totalizzazione solo se in Italia è stato raggiunto il minimale di contribuzione richiesto (52 settimane), come prefigurato dalla normativa Ue o dalle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale.
Inoltre, per i lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, non è necessario verificare il requisito dell’importo soglia per la pensione di vecchiaia, e non si applicano i requisiti di età e contribuzione previsti per le pensioni di vecchiaia e anticipata.
Nel caso in cui l’assicurato sia iscritto anche ad altre forme di assicurazione obbligatoria, i periodi esteri possono essere utilizzati per il conseguimento di un trattamento pensionistico in regime internazionale, attraverso gli istituti di cumulo previsti dalla normativa italiana.

 

Aziende in crisi
NOVITA’ SULLE PROCEDURE CONCORSUALI
Il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, noto come “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (Ccii), ha introdotto misure per favorire la continuità aziendale e il risanamento delle imprese in difficoltà. Una delle novità più rilevanti riguarda il versamento del contributo addizionale in caso di accesso al trattamento straordinario di integrazione salariale.
Con il messaggio Inps del 24 gennaio scorso, n. 283, l’Istituto di previdenza rende nota la cessazione del regime di esonero dal versamento del contributo addizionale nel caso di aziende sottoposte a procedure concorsuali con prosecuzione dell’esercizio d’impresa che si avvalgono degli interventi di integrazione salariale.
Lo stesso messaggio, illustra, inoltre, i chiarimenti forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla decorrenza dell’esonero, specificando che esso varia a seconda della tipologia di procedura concorsuale.
Il Ministero ha, quindi, sottolineato l’importanza di stabilire un termine ultimo per l’esonero, per evitare che le aziende possano beneficiare del contributo per un periodo eccessivamente lungo, a sfavore di quelle che, pur in difficoltà, non accedono a procedure concorsuali.
Queste misure mirano a una corretta gestione delle procedure concorsuali per garantire un trattamento equo tra le aziende e a preservare i posti di lavoro, sostenendo così l’economia.
Per ulteriori, maggiori dettagli, l’Ente previdenziale invita i soggetti interessati a consultare direttamente il messaggio 24 gennaio 2025, n. 283.

 

Pensioni
RINNOVO PRESTAZIONI ASSISTENZIALI E DI ACCOMPAGNAMENTO 2025
L’INPS ha completato le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, propedeutiche al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali per il 2025. Le lavorazioni effettuate hanno riguardato oltre 20 milioni di posizioni.
Di seguito riportiamo la sintesi delle operazioni effettuate mentre per tutti gli ulteriori dettagli si rimanda alla consultazione della circolare Inps del 28 gennaio scorso, n. 23.
Rivalutazione dei trattamenti previdenziali
A partire dal 1° gennaio 2025, le pensioni saranno rivalutate secondo un indice di variazione definitivo del +0,8% per il 2024. È importante notare che per il 2024 non è previsto alcun conguaglio. Il trattamento minimo per le pensioni di lavoratori dipendenti e autonomi sarà di 603,40 euro mensili.
Incrementi per le pensioni inferiori al minimo
Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo è prefigurato un incremento del +2,2% per il 2025, garantendo un supporto maggiore a chi ha redditi più bassi.
Rivalutazione per residenti all’estero
Per il 2025, la rivalutazione automatica non sarà riconosciuta ai pensionati residenti all’estero con trattamenti superiori al minimo Inps, ma sarà comunque attribuita fino a un certo limite.
Prestazioni assistenziali
Le prestazioni assistenziali, come le pensioni sociali e gli assegni sociali, seguiranno lo stesso indice di rivalutazione. Inoltre, i limiti di reddito per l’accesso a queste prestazioni sono stati aggiornati.
Calendario di pagamento
I pagamenti delle pensioni e delle prestazioni assistenziali saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese, o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile.

 

Inps/Ebimo
CONVENZIONE PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI
È stata recentemente firmata una convenzione tra l’Inps e l’Ente bilaterale per l’innovazione del mercato occupazionale (Ebimo), che affida all’Istituto di previdenza la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento delle attività dell’Ebimo stesso.
La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2026 ed è rinnovabile per un ulteriore triennio su richiesta dell’ente, da fare pervenire entro giugno 2026 all’Istituto tramite Pec.
È quanto viene comunicato con la circolare Inps del 20 gennaio scorso, n. 4 che illustra, tra l’altro, le modalità di riscossione e di compilazione del modello F24 da parte dell’Ebimo.
La circolare, inoltre, specifica la misura del contributo e le modalità di compilazione del flusso Uniemens.
Per ogni ulteriore dettaglio si rimanda alla circolare Inps che riporta, in allegato, il testo della convenzione.

 

Contabilità

Buste paga

 

Inps
OSSERVATORIO SUL MONITORAGGIO DEI FLUSSI DI PENSIONAMENTO
È stato di recente pubblicato l’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento. I dati completi relativi alle pensioni con decorrenza 2023 e 2024, con rilevazione al 2 gennaio 2025, sono disponibili nella sezione “Osservatori statistici” del sito www.inps.it, al link https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/66 per la consultazione dei dati navigabili, mentre https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altrestatistiche/dati-cartacei—mfp.html per i report cartacei.
Le gestioni considerate riguardano il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, le gestioni Coltivatori diretti mezzadri e coloni, Artigiani, Commercianti e Parasubordinati, la Gestione Dipendenti Pubblici, i Fondi speciali e gli Assegni sociali. Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2023 è di 907.066, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.231 euro. Quelle con decorrenza nel 2024 sono state 830.452, per un importo medio di 1.246 euro.
Tali valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia, alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità, a quelle ai superstiti delle gestioni considerate e agli assegni sociali.
In particolare, per quanto attiene le singole categorie, le pensioni di tipo previdenziale con decorrenza 2023 sono state: 256.342 pensioni di vecchiaia, 255.119 pensioni anticipate, 61.128 pensioni di invalidità e 242.592 pensioni ai superstiti.
Quelle con decorrenza 2024 sono state 254.213 pensioni di vecchiaia, 215.058 anticipate, 52.261 invalidità e 213.680 superstiti. Analizzando le singole gestioni, il Fpld ha totalizzato 364.325 pensioni nel 2023 e 332.487 nel 2024; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 133.279 e 115.431, artigiani (91.378 e 82.176), commercianti (80.882 e 71.473), fondi speciali (62.577 e 56.944), parasubordinati (45.629 e 45.896) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (37.111 e 30.805). Gli assegni sociali sono stati 91.885 nel 2023 e 95.240 nel 2024.

 

L’intelligenza artificiale e il rafforzamento delle competenze
UNA NUOVA VISIONE PER IL LAVORO E IL WELFARE
Si è recentemente svolto a Palazzo Wedekind, a Roma, il corso di formazione “Evoluzione, trend e prospettive del lavoro: dalla ricerca di nuove competenze all’impatto dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti demografici”, organizzato dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana in collaborazione con ForMedia. L’incontro ha approfondito i temi dell’evoluzione del mercato del lavoro, la trasformazione della comunicazione istituzionale e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società e sul welfare. Hanno preso parte all’evento diversi relatori:
Marinella Perrini ha sottolineato: «questo corso rappresenta un’opportunità unica per analizzare i cambiamenti temporali, i trend di lungo periodo e gli strumenti previsti per il 2025. Inoltre, consente di rafforzare il dialogo tra istituzioni come il Ministero del Lavoro e l’Inps, con l’obiettivo comune di costruire consapevolezza pubblica. L’esperienza del Siisl, con oltre 5.700 menzioni su radio e TV e circa 5.000 articoli di stampa in un anno, dimostra l’importanza della comunicazione interistituzionale, che tuttavia può fare di più integrando un dialogo costruttivo con gli operatori dell’informazione».
Per Vincenzo Caridi: «l’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione industriale. Non possiamo parlare del futuro del lavoro senza considerare il suo impatto. Stiamo lavorando per dotare il mercato di strumenti come l’Osservatorio sull’Intelligenza Artificiale e il Fascicolo Sociale Lavorativo, che permetteranno di ottimizzare l’incrocio di domanda e offerta, rafforzare percorsi formativi e valorizzare il capitale umano lungo l’intera carriera professionale».
Il prof. Romano Benini ha aggiunto che «la domanda di competenze nel mercato del lavoro italiano è in forte crescita, in particolare per i giovani. Circa il 27% delle richieste riguarda laureati e il 30% profili post-diploma ITS Academy. Tuttavia, serve un ulteriore rafforzamento delle competenze, poiché la produttività e la competitività delle imprese dipendono dalla qualità delle risorse umane disponibili. È necessario sostenere non solo la quantità, ma anche la qualità del lavoro». Massimiliano D’Angelo ha spiegato che: «l’intelligenza artificiale non è solo innovazione tecnologica, ma uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dei servizi, liberare risorse umane da attività ripetitive e indirizzarle verso operazioni ad alto valore aggiunto. Attraverso sistemi standardizzati e piattaforme come il Siisl, possiamo migliorare il matching tra domanda e offerta e supportare percorsi di reskilling per i lavoratori».
Elena Pasquini ha ribadito l’importanza della comunicazione istituzionale: «in un contesto complesso come quello attuale, la comunicazione deve semplificare senza perdere profondità. Messaggi chiari e integrati, attraverso canali analogici e digitali, sono fondamentali per ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, promuovendo un dialogo bidirezionale».
A Diego De Felice sono state affidate le conclusioni: «gli scenari economici e sociali stanno trasformando il ruolo dello Stato e quindi della Pubblica Amministrazione. Questo cambiamento richiede anche una comunicazione istituzionale più proattiva, capace di ascoltare e rispondere alle esigenze dei cittadini, garantendo chiarezza e coesione sociale».

 

Carlo Pareto



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