Partono i dazi: borsa di Milano giù. In calo Stellantis, sale Generali

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Le borse dell’Europa sono in ribasso, indice EuroStoxx -1,7%.

Ftse Mib di Milano -1,5%.

Dax di Francoforte -1,6%.

In Asia Pacifico, la borsa di Tokyo ha chiuso in forte calo: Nikkei -2,7%.  

Nel fine settimana gli Stati Uniti hanno  imposto a Canada e Messico dazi del 25% e alla Cina un’imposta del 10%,  Donald Trump li ha definiti necessari per combattere il flusso di migranti e di fentanyl negli Stati Uniti.

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Buste paga

 

Canada e Messico hanno immediatamente promesso misure di ritorsione, mentre la Cina ha detto che avrebbe impugnato i dazi di Trump presso l’Organizzazione mondiale del commercio. I dazi, delineati in tre ordini esecutivi, entreranno in vigore alle 12:01 di martedì.

Il dollaro americano ha raggiunto un picco record contro lo yuan cinese nelle contrattazioni offshore, il suo massimo contro la valuta canadese dal 2003 e il più forte contro il peso messicano dal 2022.

Titoli sotto la lente a Piazza Affari

Banco BPM In occasione del Cda dell’11 febbraio sui risultati 2024 e dell’aggiornamento del piano industriale la banca dovrebbe anche proporre la convocazione dell’assemblea ordinaria che voterà il rilancio del prezzo dell’Opa su Anima. Lo scrive il Corriere della Sera riportando il no comment dell’istituto.

Italgas  L’accordo con 2i Rete Gas dovrebbe chiudersi alla fine del primo trimestre o inizio del secondo, ha spiegato l’AD Paolo Gallo, confermando attorno a 1 miliardo l’entità dell’aumento di capitale necessario. Le richieste dell’antitrust probabilmente imporranno cessioni di asset in aree in cui Italgas e 2i Rete Gas sono i due competitor.

Leonardo. Intesa SanPaolo ha alzato il target price da 29,80 a 35,50 euro, rafforzando il Buy.

Monte dei Paschi e Mediobanca Moody’s ha confermato il rating di Mediobanca, ma ha cambiato l’outlook su issuer e senior unsecured debt a negativo. Anche su Mps l’agenzia di rating Usa ha confermato il rating, ma ha cambiato l’outlook su depositi e senior unsecured debt a positivo. L’offerta della banca senese su Mediobanca, nel caso in cui dovesse avere successo, presenta rischi di esecuzione e potrebbe danneggiare l’istituto di Piazzetta Cuccia. E’ quanto sostiene l’agenzia di rating Fitch, secondo cui l’offerta di scambio avanzata dall’istituto senese deve inoltre affrontare molti ostacoli, che rendono l’operazione altamente incerta, mentre è ancora presto per valutare a fondo le sue implicazioni in termini di rating.

Saipem. Stifel ha tagliato la raccomandazione da Buy a Hold, target price 2,50 euro.

Stellantis -6%, ha annunciato una revisione interna volta a semplificare la propria struttura e ad accelerare i processi, portando avanti una riorganizzazione avviata dopo l’uscita a dicembre dell’ex CEO Carlos Tavares. In Francia, i marchi del gruppo hanno registrato un calo del 12% il mese scorso, a fronte del -6% del mercato.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

StM -3%, sta valutando di tagliare fino al 6% della sua forza lavoro, ovvero fino a 3.000 lavoratori nei suoi stabilimenti in Francia e Italia come parte di un programma di ristrutturazione. Lo ha riportato Bloomberg News, citando fonti anonime.

Unicredit  informa di detenere una partecipazione di circa il 4,1% nel capitale sociale di Generali , acquisita nel tempo sul mercato. La quota, spiega una nota, è un puro investimento finanziario della banca che supera in modo significativo le sue metriche di rendimento e ha un impatto trascurabile sul Cet1. Una quota addizionale di circa lo 0,6% è detenuta come sottostante dell’ordinaria attività per i clienti e relative coperture. Unicredit non ha un interesse strategico in Generali e rimane pienamente concentrata sull’esecuzione del piano Unicredit Unlocked, sull’offerta di scambio in corso su Banco Bpm e sull’investimento in Commerzbank. 

Fonti vicine al dossier smentiscono le indiscrezioni, riportate da due quotidiani domenica, secondo cui UniCredit avrebbe anche una quota del 3% circa in Mediobanca.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha negato che il governo tedesco abbia chiesto aiuto al Tesoro per bloccare le ambizioni di UniCredit su Commerzbank. Secondo Repubblica di sabato, i colloqui tra Giorgetti e il suo omologo tedesco Robert Habeck si sarebbero svolti alla fine di dicembre. Giorgetti ha rivendicato il ruolo dei governi, quindi anche di quello tedesco e spagnolo, nel “dire la loro” quando si parla di credito.

In commenti riportati dal Corriere di domenica l’AD di UniCredit Andrea Orcel parla di rischio al ribasso rispetto alle stime di consenso sui risultati di Banco Bpm. L’operazione con Bpm – sottolinea – non porta a sovrapposizioni, mentre un’unione con Commerzbank permetterebbe di trattenere giovani talenti, tuttavia le tendenze di settore potrebbero costringere un giorno a prendere “decisioni difficili” ma questo verrà fatto con i rappresentanti dei dipendenti.

Fuori dal paniere principale

Dovalue. Attraverso la controllata greca, ha stipulato un accordo bilaterale con alcuni fondi d’investimento gestiti da Bracebridge Capital per mandati di servicing pari a 2,3 miliardi di gross book value.

Rai Way. Il Sole24Ore torna a parlare della fusione con EI Towers.



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