L’ascolano Roberto Galanti console della Moldova, relatore alla conferenza internazionale sulla pace a Roma – AGENZIA FOTOSPOT

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Conferenza A Roma con indicazione dell’incontro: “l’Europa,
faro di pace nel mondo”.

Grande partecipazione della diplomazia internazionale nella
sala Esperienza Europa – David

Sassoli in piazza Venezia, a Roma, sabato 1° febbraio, in
occasione della seconda conferenza dal

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titolo; Europa, faro di pace nel mondo, durante la Giornata
delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo.

Presente alla conferenza come relatore anche ol Console
Onorario della Moldova, l’ascolano Roberto Galanti. A moderare l’incontro, il
professor Gennaro Ruggiero (ambasciatore Unhr Council Italia e Oird  presidente
Organizzazione internazionale relazioni diplomatiche). Prima dell’inizio ordine
dei lavori, è stata cantata  l’Halleluja con la ;eccellente soprano
Sabrina Fardello.

Saluti istituzionali dell’onorevole Susanna Ceccardi
(europarlamentare Delegazione per le relazioni con Israele), e Fabrizio Santori
(segretario dell’Assemblea Capitolina).

Interventi di rilievo: l’ambasciatore Mario Ioppolo
(presidente Fondazione Osservatorio politico e geopolitico internazionale),
John Crisci (scrittore ed ex direttore Wfp – Onu), Pino Pelloni (presidente
Fondazione Levi-Pelloni), ambasciatore Oird Maurice Cereghini (presidente
Maurice Cereghini Institute – Lugano), Foad Adi (presidente Agenzia
informazione senza confini), Angelica Loredana Anton (presidente Fondazione
Area cultura), Gennaro Vitiello (teologo), Sara Spoletini (sociologa), Anna
Silvia Angelini (presidente Associazione italiana donne europee – Nettuno),
Andrea Viscardi (giornalista e presidente Fondazione Centro studi
parlamentari), Giulia Covelli (avvocato), Mimmo Muolo (scrittore e giornalista
vaticanista – Avvenire), Gaetano Ruocco (presidente Associazione nazionale
sottufficiali d’Italia), Antoniu Martin (giornalista internazionale storico
analista politico),Fabio Valentini (vicepresidente Consiglio Euromediterraneo
per il dialogo), Roberto Galanti (Console Onorario  della Repubblica
di  Moldova), Sua Beatitudine Filippo Ortensi (Chiesa ortodossa italiana),
Carmelo Antonio Terzo (coordinatore Roma Capitale di Medea Odv), Gisela
Josefine Lopez Montilla (artista e ambasciatrice per la cultura italiana:
Italia/America del sud), Maria Letizia Proia (psicologa), Assen Migahed
(vicepresidente Associazione itali arabi), Sua Eccellenza Luis Miguel (vescovo
ordinario della Chiesa episcopale anglicana d’Europa), Giovanni De Ficchy
(giornalista, criminologo e corrispondente diplomatico), e Anna Fusco (attrice
e Mental coach).

Durante l’evento diplomatico, non sono mancate le parole,
nel suo intervento, del console onorario della Repubblica di Moldova
(circoscrizione Marche e Abruzzo) Roberto Galanti, che ha voluto puntalizzare
con estrema precisione, la situazione geopolitica nelle zone interessate dal
conflitto ancora in atto fra la Russia e Ucraina.

La Moldova e la sua regione separatista della Transnistria -
ha affermato il console Galanti

durante l’incontro capitolino – rappresentano uno dei
conflitti post sovietici più prolungati e

complessi. Le tensioni tra le due entità si trascinano da
decenni, con implicazioni geopolitiche

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significative e un costante stato di incertezza. Le radici
del conflitto risalgono al crollo dell’Unione

Sovietica. La Transnistria, con una popolazione a
maggioranza russofona e legami economici stretti

con la Russia, si oppose all’indipendenza della Moldova,
dichiarando la propria sovranità nel 1990.

Ne seguì una breve guerra nel 1992, conclusa con un fragile
cessate il fuoco. Oggi, la Transnistria

rimane de facto indipendente, sebbene non sia riconosciuta
da alcuna nazione. La regione è

economicamente e militarmente dalla Russia, che mantienep un
contingente di truppe sul territorio. La presenza russa in Transnistria0 ep il
sostegno di Mosca aip separatisti – ha aggiunto –p sono una  costante
fonte di instabilità e anche per questo motivo la Moldova ha espresso
l’ambizione di aderire all’Unione europea, un obiettivo che contrasta con gli
interessi russi nella regione. La guerra in Ucraina ha intensificato le
preoccupazioni sulla sicurezza moldava, con timori di un possibile spillover
del conflitto.

La Transnistria rimane un punto nevralgico nella
competizione fra Russia e Occidente nell’Europa orientale. La situazione in
Moldova e Transnistria ha importanti implicazioni per la sicurezza regionale e
internazionale. Un’escalation del conflitto potrebbe, ma non accadrà,
destabilizzare l’intera regione del Mar Nero e avere ripercussioni sulla
politica energetica europea.

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La Russia vede nella Transnistria un punto di appoggio
strategico per esercitare pressione sulla Moldova e sugli altri Paesi vicini.
Per questi motivi auspichiamo un ingresso rapido della Repubblica di Moldova
nella Comunità europea. Inoltre è stato un onore per me, poter intervenire in
questa sede dell’Unione, a Roma, intitolata al compianto amico, giornalista e
politico David Sassoli, avendo avuto modo di conoscere la sua serietà,
caparbietà e determinazione anche all’interno delle istituzioni europee.



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