Hc Lugano, ma come si fa……….

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Hc Lugano sconfitto malamente in casa dal Langnau, play-in sempre più lontani, nota positiva il ritorno di Morini.

Lugano – La sconfitta di Zugo come avevamo anticipato avrebbe lasciato sicuramente degli strascichi negativi. Soprattutto nella testa dei giocatori dell’Hc Lugano. Si sperava con molta onestà che ciò non accadesse ed invece puntualmente i bianconeri sono ricaduti nella classica prestazione dell’ultima parte dell’epopea Gianinazzi. In tutta la sua pochezza, in tutta la loro sterilità offensiva e fragilità difensiva. Ci eravamo illusi che i giocatori potessero veramente cambiare l’inerzia di questa stagione tanto che i risultati stavano iniziando a dar loro ragione. Ed invece in una sola settimana tutto e’ cambiato dalla vittoria al Lido passando per Ambrì e Zugo fino a oggi pomeriggio con il Langnau.

Le speranze di potersi qualificare ai play-in si riducono sempre di più, anche se domani sera l’Hc Lugano se la dovra’ giocare ancora alla Corner Arena con i Lions, un’ulteriore occasione da non buttare ma considerato il valore dell’avversario e lo stato delle cose, le possibilita’ di poter vincere si riducono e di molto. Fondamentalmente inutile crearsi delle aspettative perché la squadra vista oggi ha dimostrato che è passato il momento dell’euforia. Tutto è tornato alla “normalità”  il buon Krupp dovrà rassegnarsi in questo finale di cercare di limitare i danni. Certo la speranza e’ sempre l’ultima a morire ma ci troviamo a che fare con una squadra e un gruppo che sembra non aver più niente da dire.

Positivo il ritorno di Morini sul ghiaccio dopo un anno dall’infortunio.

Rimane ancora non svelato il mistero per il quale dopo essere partita bene si si è incagliata e risucchiata in un vortice negativo di sconfitte. Che hanno pregiudicato completamente la stagione. Oggi è scesa sul ghiaccio con tutti i buoni propositi, contro un Langanau che fa della fase difensiva il suo punto di forza e di un portiere (Charlin, ndr) che è il migliore statistiche alla mano. Ed inevitabilmente giocando solo con dei buoni propositi ma senza l’intensità e la velocità qualsiasi iniziativa si e’ infranta contro il muro dei bernesi. E come sempre alla prima leggerezza difensiva si è pagato dazio. Al termine di una superiorità numerica sterile, il classico disimpegno fatto con troppa leggerezza ha messo Paschoud solo davanti a Schlegel. Infilato con una facilità disarmante, poi a seguire una timida reazione dell’Hc Lugano prima del raddoppio di Petrini.

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Saldo e stralcio

 

E’ apparso subito chiaro che l’Hc Lugano non l’avrebbe più girata, troppo lento, macchinoso e farraginoso. Uno spunto di Sekac è stato premiato con la rete del provvisorio 1-2 ma poi fino al sessantesimo, tanti tiri, tutti centrali, mai pericolosi rendendo tutto facile per Boltshauser. Impiegato al posto di Charlin uscito infortunato a ridosso del fischio da prima sirena. La rete di Mäenalanen con Schelegel out ha sancito la resa definitiva dei padroni di casa.

Focus on: l’Hc Lugano ormai salvo miracoli, anche se comunque occorre sempre crederci fino alla fine, dovrà dire addio ai play-in. E guardarsi soprattutto alle spalle per i play-out. E’ brutto da dirsi ma è così e diventa molto pericoloso perché l’atteggiamento dei giocatori non lascia presagire a nulla di buono. Svogliati, molli con poca intensità e poca voglia di lottare quasi rassegnati al loro tragico destino. Ci sono momenti in un incontro dove tutto cambia nel bene o nel male. E il disastro combinato a Zugo e’ stato il classico switch che ha spostato inesorabilmente l’inerzia da un rilancio a una lenta agonia nella discesa verso l’abisso. Il buon Krupp non può farci niente,  anzi se le sue intenzioni dovessero essere quelle di rimanere per la prossima stagione, quantomeno sarebbe opportuno iniziare a mettere in sicurezza questa per preparare la prossima.

Hc Lugano
Di Sekac l’unica rete dei bianconeri.

E poi cominciare a pensare a costruire una squadra che abbia una certa logica, ormai alcuni giocatori sembrano ormai fuori luogo. E soprattutto non centrare nulla con il modo di giocare e con le volonta’ dell’attuale allenatore. Nessuno avrebbe pensato che la stagione avrebbe potuto avere questo decorso, tutti gli addetti ai lavori davano questo collettivo idoneo per una qualificazione nei primi sei posti con una certa facilità. Ed invece siamo qui a raccogliere i cocci di un disastro che non sembra più avere fine. Ci eravamo illusi perché in fondo la maglia dell’Hc Lugano conta più di qualsiasi cosa e si faceva leva sull’orgoglio e sulla voglia dei giocatori di rimediare alle proprie mancanze. L’unica nota positiva della giornata è stato il ritorno di Morini sul ghiaccio, in fondo dal suo modo di giocare sono scaturite almeno due penalità. Che purtroppo non sono servite a nulla.

Inutile fare analisi tecniche sul boxplay sul powerplay ormai c’è poco da dire. Ogni partita ormai diventa un dentro fuori. Perdere diventa deleterio per un Hc Lugano che in una settimana ha incassato tre sconfitte consecutive raccogliendo un misero punto. Sarebbero potuti essere almeno sette e invece tutto si è infranto nel giro di pochi giorni.

Hc Lugano – Scl Tigers: 1-3 (0-2, 1-0, 0-1)

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