La Croce Rossa di Bergamo cerca una casa provvisoria. Da inizio marzo, infatti, la sede storica nel quartiere di Loreto in città sarà interessata da lavori di ristrutturazione che, secondo il cronoprogramma, dureranno fino alla fine dell’anno. Dieci mesi in cui la struttura di via della Croce Rossa 2 dovrà essere del tutto libera, per permettere alle imprese di attuare gli interventi il più velocemente possibile e senza intoppi. Comunque, la preziosa attività dei volontari e dipendenti dell’associazione sul territorio bergamasco non si fermerà. Proprio per continuare a garantire l’impegno e la professionalità a servizio dei cittadini, la Cri di Bergamo si affida alla solidarietà e alla buona volontà della città, chiedendo a istituzioni, enti, associazioni e privati cittadini di aiutarla a reperire una nuova sede temporanea in cui trasferirsi per il tempo necessario ai lavori di riqualificazione.
La sede provvisoria, fa sapere l’associazione, per motivi logistici e di convenzione dovrà essere localizzata in un raggio di azione entro i cinque chilometri dal baricentro di Porta Nuova.
A lanciare l’appello è il presidente del Comitato, Gianluca Sforza: «A marzo di quest’anno – spiega – inizieremo i lavori di ristrutturazione della sede storica della Croce Rossa di Bergamo. Abbiamo bisogno di tutta la comunità bergamasca, di enti, istituzioni e anche privati cittadini per reperire locali per la prosecuzione della nostra attività. Infatti, con l’inizio dei lavori, dovremo lasciare liberi i locali della sede per permettere i lavori in sicurezza. Gli spazi di cui abbiamo bisogno – aggiunge Sforza – sono principalmente locali per l’amministrazione, magazzini e spazi di ricovero per le nostre ambulanze».
Le richieste per la «struttura sostitutiva»
La struttura in questione, fa sapere l’associazione, per motivi logistici e di convenzione, dovrà essere localizzata in un raggio di azione entro i cinque chilometri dal baricentro di Porta Nuova; i locali di cui la Cri di Bergamo ha necessità dovranno avere alcune caratteristiche e metrature precise. Nello specifico, almeno 50 metri quadrati a uso uffici, in cui prevedere alcune postazioni destinate al personale d’ufficio. Altri dieci metri quadrati saranno necessari per la postazione del centralino. Per quanto riguarda gli spazi comuni, i volontari e i dipendenti avrebbero bisogno di 50 metri quadrati dove inserire gli arredi necessari alla postazione diurna degli equipaggi, altri 20 metri quadrati per gli arredi della postazione notturna e, infine, 20 metri quadrati da adibire a magazzino per il materiale sanitario. In aggiunta, la Cri avrà bisogno di circa 100 metri quadrati da destinare alla formazione e all’aggiornamento (che non si interromperanno), di un blocco bagni, di spazi esterni – adiacenti alla struttura – in cui poter parcheggiare i mezzi, tra cui otto ambulanze, e un ulteriore magazzino tra i 200 e i 400 metri quadrati.
Il presidente Gianluca Sforza: «Abbiamo bisogno di tutta la comunità bergamasca, di enti, istituzioni e anche privati cittadini per reperire locali per la prosecuzione della nostra attività. Gli spazi di cui abbiamo bisogno sono principalmente locali per l’amministrazione, magazzini e spazi per le ambulanze».
Chiunque avesse a disposizione una struttura, può scrivere alla e-mail [email protected]. Riguardo ai lavori di riqualificazione, la sede cittadina di Loreto, costruita negli anni Sessanta, «sarà interessata da un restyling sia dal punto di vista energetico che da quello funzionale, per adeguarla agli standard attuali e alle esigenze dei volontari e dei dipendenti che quotidianamente la vivono», riferisce il vicepresidente del Comitato, Alfio Foresti.
2 milioni di euro il costo del progetto
Il costo totale degli interventi toccherà i due milioni di euro, di cui circa un milione e 600mila euro saranno finanziati con contributi derivanti dai meccanismi di Superbonus e Sismabonus promossi dal governo. Stando al progetto redatto dai professionisti dello studio «1a1 progetti srl» di Corsico (Milano), i serramenti attualmente presenti saranno sostituiti con modelli nuovi e più adeguati, il sottotetto sarà coibentato e sarà sistemata anche la facciata dell’edificio.
La sede di Loreto sarà interessata da un restyling sia dal punto di vista energetico che da quello funzionale, per adeguarla agli standard attuali e alle esigenze dei volontari e dei dipendenti che quotidianamente la vivono.
È previsto poi l’efficientamento degli impianti di riscaldamento e climatizzazione e l’installazione di pannelli per la realizzazione di un impianto fotovoltaico con una potenza di quasi 20 kW. La sede sarà rinforzata sia dal punto di vista strutturale che da quello sismico e altre opere di manutenzione straordinaria interesseranno gli spazi interni: in particolare, alcuni locali saranno ridisegnati, tramite la demolizione e la ricostruzione dei tavolati interni. «Inoltre – continua Foresti –, verrà dato maggior risalto all’archivio storico della Croce Rossa, che con i suoi cimeli rappresenta un vero piccolo museo di livello nazionale, che vogliamo diventi più fruibile per i visitatori».
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