Trump: «Elon Musk odia Sam Altman», ecco le tensioni sul piano Usa per l’IA. Fra i due da un anno causa miliardaria che verrà decisa in California a Pasqua

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Scontro violentissimo in tribunale fra i due tycoon: ecco tutte le pesanti accuse che si scambiano. Un braccio di ferro che mette a rischio l’investimento americano da 500 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale

Quando i giornalisti nello studio Ovale della Casa Bianca gli hanno chiesto se fosse dispiaciuto per il tweet di Elon Musk di critica al nuovo progetto Stargate (500 miliardi investiti nella intelligenza artificiale Usa), Donald Trump ha risposto facendo spallucce: «A Elon non piace una di queste persone. Anzi, odia proprio una persona coinvolta in questo accordo». Il presidente americano non ha citato il nome di questa persona, ma i giornalisti hanno capito subito che si stava parlando di Sam Altman, il fondatore e guida di Open AI. Con lui Musk è stato alleato nei primi anni (Open AI l’hanno fondata insieme), salvo poi litigare furiosamente sullo sviluppo della intelligenza artificiale, sui brevetti depositati dalla società e sul ruolo dominante nella società chiave per l’intelligenza artificiale che Altman ha lasciato a Bill Gates e alla sua Microsoft. Non si tratta solo di tweet al curaro o polemiche pubbliche fra i due.

Una causa iniziata un anno fa che entro aprile arriverà a una decisione della Corte

Un anno fa circa Musk (a febbraio) ha portato in giudizio Altman davanti al tribunale distrettuale degli Stati Uniti, distretto settentrionale della California, divisione di Oakland, chiamando a giudicare su ben 26 capi di accusa che porterebbero ad altrettante multe e risarcimenti danni. E dopo avere raccolto nelle numerose udienze documenti dell’accusa e della difesa, proprio oggi 31 gennaio 2025 è il giorno del deposito della richiesta di archiviazione da parte della difesa di Altman, riassunta in un documento che la Corte ha intimato non possa superare le 35 pagine. Entro il 17 marzo i legali di Musk dovranno depositare le loro motivazioni contro l’archiviazione del procedimento, sempre in 35 pagine. Ultimo atto spetterà ancora ai legali di OpenAI, che dovranno depositare le loro ultime 25 pagine di controdeduzioni il 18 aprile. Poi, probabilmente dopo Pasqua la Corte si riunirà e deciderà su una causa da miliardi di dollari.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Le prossime tappe della vicenda giudiziaria tra Musk e Altman per OpenAI

Musk accusa Altman di avere tradito il progetto comune iniziale per sposarsi con Bill Gates

Elon Musk accusa Altman di averlo «intenzionalmente corteggiato e ingannato, facendo leva sulla sua preoccupazione umanitaria» sui gravi pericoli che l’intelligenza artificiale avrebbe «rischiato di fare correre all’umanità». Secondo la denuncia «Altman ha ripetutamente assicurato a Musk e alle autorità di regolamentazione che l’organizzazione non profit avrebbe avuto una struttura in grado di garantire la neutralità, l’attenzione alla sicurezza e l’apertura a beneficio dell’umanità, non il valore per gli azionisti o l’arricchimento individuale. Ma dopo che Musk ha prestato il suo nome all’impresa in qualità di co-presidente, ha investito molto tempo, decine di milioni di dollari e ha reclutato i migliori scienziati di intelligenza artificiale per OpenAI, Inc., quegli obiettivi sono stati traditi da Altman e dai suoi complici». Aggiunge il testo del documento aggiornato: «Come risultato delle loro azioni illegali, i Convenuti si sono arricchiti ingiustamente per centinaia di miliardi di dollari di valore, mentre Musk è stato truffato assieme al pubblico». Il fondatore di Tesla sostiene poi che dopo l’unione con Bill Gates «Microsoft e OpenAI, apparentemente insoddisfatte del loro monopolio, o quasi, nel campo dell’intelligenza artificiale generativa stanno ora cercando attivamente di eliminare i concorrenti, come xAI (la nuova società di, Musk) strappando agli investitori la promessa di non finanziarli».

Bill Gates

Accuse pesanti a OpenAI sui prodotti lasciati frettolosamente e in grado di fare danni

Nella denuncia e nella lunga integrazione successiva (128 pagine) Musk allega numerose e-mail e colloqui avuti con Altman che a suo parere dimostrerebbero la violazione dei patti contrattuali iniziali fra i due a cui seguirono le iniezioni di capitale da parte del patron di Tesla. Vengono allegate anche dichiarazioni di alti dirigenti e progettisti che si sono dimessi da Open AI proprio per il tradimento della iniziale vocazione no-profit e la corsa invece a rilasciare prodotti non testati che consentissero un immediato annuncio con impennate del valore delle azioni. Fra questi casi Musk cita il rilascio di Whisper, «un sistema audio di trascrizione che OpenAI ha rilasciato sapendo di tendere a utilizzare informazioni importanti a rischio (ad esempio, una volta rilasciate, Whisper ha falsificato perfino cartelle cliniche). Il rilascio di prodotti con difetti allarmanti come questo possono essere letali e non è qualcosa che possa fare un’organizzazione no-profit consapevole che non ha la necessità di generare entrate». Alla fine, quindi Musk chiede al tribunale di condannare Altman per 26 violazioni contrattuali e della legge sulla concorrenza che avrebbe compiuto, e di conseguenza di condannare il fondatore di OpenAI ad altrettanti «risarcimenti esemplari» per una cifra che il tribunale dovrà decidere. In ballo, comunque, ci sono miliardi di dollari.

Altman contrattacca su xAI che avrebbe raccolto capitali approfittando della causa

Nelle 46 pagine finora depositate in attesa del nuovo documento, Altman prima contesta la legittimità stessa di Musk a promuovere la causa come soggetto danneggiato dallo sviluppo di OpenAI, e poi contrattacca rivolgendo verso l’avversario le stesse accuse ricevute. Secondo Altman, Musk stesso aveva capito che senza raccogliere capitali e trasformarsi in profit l’intelligenza artificiale non avrebbe fatto grandi passi in avanti, e cita una serie di e-mail con un dirigente di Tesla in cui si ipotizzava di collegare la società con OpenAI, che «avrebbe munto il suo latte da lì». Altman sostiene che Musk attribuisce fatti e decisioni a dirigenti di OpenAI che o si erano dimessi già molto tempo prima dalla società, o semplicemente erano consulenti senza alcun potere decisionale. Poi il vero veleno: mentre Musk pontificava sull’attività no profit che avrebbe dovuto contraddistinguere OpenAI, in realtà in gran segreto stava preparando la sua profittevole xAI. «Sfruttando l’influenza di Musk e la ragnatela di aziende sotto il suo controllo», scrive Altman nella sua difesa-controdenuncia, «xAI è diventata un attore di primo piano in un settore altamente competitivo, raccogliendo capitali con una velocità senza precedenti e scala. In meno di due anni la startup ha raccolto almeno 11 miliardi di dollari e ha incrementato il proprio fatturato, arrivando a una valutazione di 50 miliardi di dollari dopo un nuovo round di finanziamento, che l’ha resa la seconda azienda di maggior valore». Secondo Altman poi «sotto la direzione di Musk, xAI ha costruito in tre mesi ciò che si ritiene sia il più grande supercomputer del mondo, soprannominato “Colossus”. Il progetto ha utilizzato 100 mila chip GPU NVIDIA di nuova generazione, alcuni dei quali sono stati sottratti da Musk a Tesla». Altman conclude che «Musk sta cercando di gestire il processo legale da quasi un anno per ottenere un vantaggio competitivo, sulla base di affermazioni che non hanno alcun supporto legale e sono fondate solo su congetture. Egli poi non ha individuato alcun danno per se stesso o per xAI».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri