Un mistero lungo una vita: 80 anni e oltre. Eā quello dello studente modello di Cavezzo, Emilio Missere, assassinato nel 1945 quando aveva appena 22 anni. Scrittore, violinista, una laurea in giurisprudenza in tasca ma, prima di tutto, esponente della Dc. Il giovane Missere fu ammazzato da persone che volevano spegnere la sua lotta contro la violenza. Un omicidio politico per il quale furono poi condannati i responsabili. Ma il corpo non fu mai trovato.
Tre anni fa la svolta: una lettera anonima indicava lāesatto punto in cui la salma del ragazzo era stata presumibilmente seppellita. Presumibilmente, appunto, perchĆØ ā ecco la novitĆ ā gli scavi recentemente disposti dalla procura di Modena sono stati realizzati ma nulla ĆØ stato trovato: il terreno non ha restituito, purtroppo, la salma del giovane Missere.
Ora non ĆØ chiaro se in quel āraggioā saranno disposte ed effettuate ulteriori ricerche che, comunque, sono state approfondite e nulla ĆØ stato tralasciato. Quella segnalazione, perĆ², che indicava addirittura come il corpo del 22enne fosse stato seppellito nei terreni di unāazienda oggi abbandonata ā con tanto di numero civico -, allāinterno della Fiat Topolino che la vittima utilizzava in quel periodo a nulla ha portato. “Gli scavi sono stati fatti a Disvetro, nei vecchi capannoni ā conferma un cittadino ben āinformatoā sulla vicenda ā ma nulla ĆØ stato rinvenuto ad oggi”. Ma come ci erano arrivati gli inquirenti a quella ālocalizzazioneā? Nellāestate del 2022 un misterioso autore aveva inviato una missiva a Roma, al viceprefetto vicario Andrea Cantadori (nella foto grande) nellāufficio del Commissario straordinario di Governo, che si occupa di persone scomparse. La lettera faceva riferimento al cadavere mai ritrovato di Missere appunto.
“Nella lettera lāanonimo autore indicava il luogo in cui a suo dire era sepolto il giovane Missere ā spiega Cantadori, oggi prefetto a La Spezia āAffermava testualmente che la salma del giovane si trovava ancora allāinterno della sua Fiat Topolino dellāepoca. Sempre lāautore indicava un capannone abbandonato nei pressi di Cavezzo che allāepoca, nel 1945, aveva il pavimento in terra battuta. LƬ Missere sarebbe stato ucciso e sepolto proprio allāinterno della sua auto. Negli anni ā spiega Cantadori – quel capannone era stato allargato e ricostruito, pavimentato ma secondo lāanonimo il corpo di Missere si trova ancora lƬ sotto. Oggi quel capannone risulta in disuso. Sulla questione erano state successivamente interessate prefettura e procura di Modena perchĆØ dalla missiva era chiaro che chi scriveva era informato dei fatti e sicuramente quella lettera era arrivata a me proprio perchĆØ, come noto, sono di Cavezzo e quindi ho una buona conoscenza del territorio”.
Proprio sotto a quei capannoni, appunto, si sono concentrati gli scavi ma della Topolino e, soprattutto, del corpo del 22enne al momento nessuna traccia. Alla base dellāomicidio, lāattivitĆ dello studente ā figlio di Ermanno, giudice presso il tribunale di Modena – che aveva āinfastiditoā estremisti del Comitato locale di Liberazione Nazionale. Missere, Segretario della neo-sezione della Democrazia Cristiana di Medolla quel giorno, per lāesattezza il 13 giugno sulla via San Matteo era stato avvicinato da ex partigiani di Cavezzo e poi ucciso. I giovani, poi condannati per lāomicidio dellāesponente politico gli avevano chiesto un passaggio… quella ĆØ stata lāultima volta in cui Emilio fu visto in vita. La speranza ĆØ che il suo corpo possa essere un giorno ritrovato. Le indicazioni del luogo del presunto occultamento di cadavere, tra lāaltro, dista poco piĆ¹ di un chilometro da quello che ā secondo gli anziani conoscitori della bassa ā rappresenta un altro capitolo nero della storia di quei tempi. Infatti in localitĆ Disvetro, allāintersezione con via Pioppa (che porta a ponte Pioppa) ci sarebbe quella che in tanti chiamano ancora la “Buca dei bambini” (la “Busa di bamben”). Subito dopo la guerra qui, infatti, furono trovati i corpi di alcuni bambini secondo voci di paese.
“A quei tempi furono fatti scavi perchĆØ un vecchio partigiano dichiarĆ² che erano state seppellite armi nelle botti – raccontano dal paese ā ma non sappiamo se i corpi di quei bambini ci fossero davvero e se qualcuno, negli anni, abbia mai ritenuto opportuno riprendere a scavare”.
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