I numeri, gli obiettivi, i problemi e le prospettive della professione infermieristica in provincia di Siena. Sono stati questi i temi al centro della conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Siena in viale Europa . Durante la conferenza stampa, il presidente Francesco D’Ambrosio ha illustrato gli impegni del nuovo Consiglio Direttivo dell’OPI Siena insediatosi lo scorso novembre, tracciando un piano d’azione che punta su formazione, dialogo con la cittadinanza e valorizzazione della professione.
I dati locali, nazionali e internazionali della professione infermieristica
In un sistema sanitario sempre più complesso e sotto pressione, gli infermieri rappresentano un pilastro dell’assistenza. Esiste però un problema di fondo che va oltre le dinamiche e le caratteristiche locali: la carenza globale di infermieri. In Italia il rischio di un sistema sanitario al collasso è concreto con una media di soli 6,4 infermieri ogni 1.000 abitanti rispetto ai 9,5 della media europea. Questo problema colpisce anche la provincia di Siena, dove oltre il 54% dei professionisti ha più di 50 anni e il ricambio generazionale fatica a decollare (fonte nurse24). “Con una forza professionale di quasi 1.900 infermieri – dichiara il presidente dell’OPI Siena, Francesco D’Ambrosio – il territorio senese può contare su una rete di competenze fondamentali per garantire qualità e umanità nelle cure. L’obiettivo del nuovo Consiglio Direttivo è potenziare la formazione continua, promuovere il dialogo con i cittadini e attirare i giovani verso una professione che, nonostante le sfide, resta ricca di soddisfazioni e opportunità”.
Un quadro della professione infermieristica a Siena e in Toscana
La provincia di Siena conta attualmente 1.880 infermieri, una componente essenziale del sistema sanitario locale. Tra questi, il 79% sono donne e il 21% uomini, mentre gli infermieri di origine straniera rappresentano il 4% circa. L’età media degli iscritti all’OPI di Siena è di 46 anni, con un dato significativo: oltre la metà, il 54,79%, ha più di 50 anni, mentre solo il 19,84% rientra nella fascia tra i 21 e i 35 anni. “Questo trend di invecchiamento – prosegue D’Ambrosio – è una delle sfide principali per il nostro Ordine e riflette una situazione diffusa a livello regionale e nazionale. A livello toscano, gli infermieri iscritti sono 28.919, una forza professionale indispensabile per garantire assistenza di qualità e rispondere alle crescenti esigenze sanitarie della popolazione. Tuttavia, questi numeri evidenziano la necessità di un maggiore impegno per favorire il ricambio generazionale e rendere la professione più attrattiva per i giovani”.
Un ponte tra infermieri e cittadinanza.
Un aspetto centrale dell’impegno dell’Ordine è rafforzare il rapporto con la cittadinanza, creando un dialogo aperto e costruttivo. Questo significa non solo promuovere la conoscenza del ruolo, ma anche sostenere iniziative che avvicinino la comunità alle tematiche socio-sanitarie. Tra le priorità del prossimo mandato ci sono la promozione di iniziative culturali nel settore sanitario e la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza dell’assistenza personalizzata; la collaborazione con le istituzioni educative e formative per diffondere una cultura della cura e della salute; la valorizzazione delle buone pratiche locali e le esperienze positive nel territorio, contrastando una visione esclusivamente quantitativa e sterile delle performance sanitarie. “Crediamo – aggiunge – D’Ambrosio – che gli infermieri debbano partecipare attivamente alla vita sociale e politica della comunità, collaborando con le amministrazioni locali per garantire un sistema sanitario integrato e orientato al benessere delle persone”.
Gli impegni del Consiglio direttivo per il triennio 2025-2028.
Il presidente Francesco D’Ambrosio ha poi illustrato gli obiettivi principali del nuovo Consiglio direttivo per il prossimo triennio: “Il nostro impegno è quello di rafforzare la comunicazione con i nostri iscritti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per garantire una diffusione chiara e tempestiva delle informazioni. Promuoveremo corsi di formazione continua e offriremo supporto nella gestione del dossier formativo e dei crediti ECM. Riteniamo fondamentale mantenere un dialogo costante con l’Università e con coloro che sceglieranno il Corso di Laurea in Infermieristica, per assicurare che la formazione accademica risponda alle esigenze reali della professione. Tra le nostre iniziative, vogliamo potenziare l’OPI itinerante, per garantire la presenza dell’Ordine anche nelle aree più periferiche della provincia, e sviluppare l’OPI Giovani, un progetto pensato per sostenere i neolaureati e promuovere la professione nelle scuole. Inoltre, lavoreremo per rappresentare gli interessi degli infermieri nelle sedi istituzionali, valorizzando il loro contributo alla salute pubblica e alla qualità dell’assistenza sanitaria”.
Il nuovo Consiglio direttivo.
Il Consiglio direttivo che guiderà l’ordine per il quadriennio 2025 – 2028 è composto da: Francesco D’Ambrosio, presidente; Lorenzo Righi, vicepresidente; Marina Maria Tedesco, segretaria; Antonio Rodrigo Pollan Lopez, tesoriere. I consiglieri sono: Stefano Bugnoli, Alice Cavagnini, Mario Fabrizio Di Salvo, Daniela Fabbri, Daniela Ginanneschi, Alessia Muratori, Angelo Nuzzo, Carla Raddavero, Christan Isemann Ramacciani, Moris Rosati e Sara Vanni. La Commissione d’Albo è formata da: Giovanna Millozzi, presidente; Maria Giuliano, vice presidente; Beatrice Arezzini, segretario e dai consiglieri: Daniele Angelini, Angelo Denis Continanza e Roberto Pipitone. Il Collegio dei revisori dei conti, invece, è formato dalla presidente Frida Chiezzi; dai revisori effettivi Roberta Melaragni, Adriano Minucci e dal revisore supplente Elisa Barneschi.
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