Il Gargano e il cinema

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֎Cinema, territorio, storia: è alla ricerca di queste peculiarità che gli studiosi di «Carta Calenella 21 per le Culture e per le Scienze» si riuniranno, domenica 2 febbraio, nella Sala Consiliare del Municipio di San Nicandro Garganico (Foggia)֎

«Il rapporto cinema-Gargano non sarebbe che una curiosità in più per i visitatori del promontorio indotti dai film alla ricerca di luoghi utilizzati come location, se il Cinema non fosse quella che è stata definita la «settima arte». Lo afferma Anna Maria Renzetti nel fondamentale volume «Il Gargano sotto i riflettori», pubblicato dalla casa editrice Italic nel 2015. Secondo la studiosa, è l’apparentamento arte-cinema a rendere tale rapporto complesso e polivalente, di rilevanza culturale per la trascrizione metaforica che il cinema è in grado di operare delle molteplici componenti di un determinato spazio.

(..) L’interazione della Puglia con il cinema, partita dagli anni Venti del Novecento, non si è mai fermata. Anche nel presente, il rapporto è vivo e intenso: lo dimostrano l’opera di attori e registi che contribuiscono alla qualificazione del cinema italiano e l’utilizzo sempre più frequente del territorio pugliese come set per film di autori provenienti da altre parti d’Italia e del mondo.

«Il cinema sembra dunque appartenere al patrimonio genetico della Puglia di cui il Gargano è parte, ed è proprio il cinema l’arte che più riesce a valorizzare la multiforme natura della terra garganica, la sua unicità di spazio attraversato da confini incerti tra passato e presente, tra mondo arcaico e mondo moderno. Nell’insieme dei film girati sul promontorio se ne possono distinguere alcuni che hanno il Gargano come tema, contenuto, oggetto e altri in cui esso è semplicemente location, ambiente, contenitore di volta ogni volta diverso, che può assumere elementi di altri paesaggi e altre realtà.

Ma sia gli uni sia gli altri utilizzano le potenzialità figurativo-simboliche non per circoscrivere storia e personaggi entro limiti regionali, ma per dare loro un respiro più universale».

È alla ricerca di queste peculiarità che gli studiosi di «Carta Calenella 21 per le Culture e per le Scienze» si riuniranno, domenica 2 febbraio, nella Sala Consiliare del Municipio di San Nicandro Garganico (Foggia).

Il Tema della XV Adunanza riguarderà i: «Paesaggi Cinematografici del Gargano».

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Dalle ore 10, nella sessione mattutina, dopo i saluti del sindaco Matteo Vocale e l’introduzione di Nello Biscotti, si alterneranno i seguenti relatori con dissertazioni frutto di esperienze di studio, di ricerca, di produzione culturale:

 

adunanzaTeresa Maria Rauzino, L’Antimiracolo (1965) e i docufilm garganici di Elio Piccon;

Salvatore Ritrovato, Post-realismo e trasfigurazione ne «Il Figlio dell’Uomo» di Virgilio Sabel (1954);

Alessandro Rota, Raccontare il patrimonio culturale del Gargano per salvarlo dall’oblio;

Daniel de Lucia, «Zefat-San Nicandro. Il viaggio di Eti» (2010): la scoperta delle proprie origini nella produzione cinematografico-letteraria ebraica e israeliana contemporanea;

Antonio Daniele, Gargano che appare e scompare: su «La legge» (1959), dal romanzo al film;

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Patrizia Piemontese, «Audiatur et altera pars». Divagazioni su diritto e lessico giuridico visti dalla produzione cinematografica di ambientazione garganica;

Maria Antonietta Di Sabato, Il Cinema sul Gargano: La Visione Poetica di Vincenzo Totaro e il fermento culturale di Manfredonia;

Matteo Coco, Da Francesco de Robertis a «La stazione». Il cinema neorealista a San Marco in Lamis e sul Gargano.

 

Dopo la pausa pranzo, la sessione pomeridiana riprenderà alle ore 15:30 con i seguenti relatori:

Natia Merlino, «I cavalieri che fecero l’impresa» di Pupi Avati (2001): storia di fantasia sulle avventurose gesta che portarono la Sacra Sindone in Francia;

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Claudia Zilletti, «This island’s mine»: il paesaggio garganico ne «Il sole scotta a Cipro» (1964) di Ralph Thomas;

Michele Eugenio Di Carlo, Ferruccio Castronuovo e la narrazione letteraria e cinematografica della storia dei vinti;

Saverio Cioce, «Bianchi cavalli d’agosto»: in un film del 1975 Vieste e il Gargano protagonisti nel lacrima-movie del cinema italiano;

Tommaso Pasqua, Fragilità come ricchezza nel cinema sul Gargano;

Concetta Melchionda, Paesaggi, Letteratura e Cinema. Il Gargano Paradiso Perduto.

Infine, ci sarà uno spazio dedicato agli interventi degli uditori.

 

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Teresa Maria Rauzino



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