Cambiamenti climatici, tsunami, carburante sostenibile, tecnologie pulite – Tg Ambiente

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In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Cambiamenti climatici, oltre due milioni di morti entro il 2099; 2) “Mission Innovation 2.0”, nuove risorse per le tecnologie pulite; 3) La crisi climatica aumenta il rischio tsunami nel Mediterraneo; 4) In Sicilia un impianto di carburante sostenibile per aerei

 

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In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Cambiamenti climatici, oltre due milioni di morti entro il 2099: Se non intraprendiamo azioni urgenti per ridurre le emissioni di carbonio, entro il 2099 i cambiamenti climatici potrebbero causare oltre 2,3 milioni di decessi aggiuntivi legati all’aumento delle temperature in 854 città europee. Lo rileva uno studio condotto dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, pubblicato su Nature Medicine, che stila anche la classifica delle dieci città europee che vedranno il più alto numero di decessi legati alle alte temperature entro la fine del secolo. Sul podio, subito dopo Barcellona, con oltre 246.082 decessi, ci sono Roma (147.738) e Napoli (147.248). Lo studio evidenzia che l’aumento significativo dei decessi legati al calore in tutta Europa potrebbe superare la riduzione dei decessi legati al freddo. Tuttavia – sottolineano i ricercatori – fino al 70% di questi decessi potrebbe essere evitato se si agisse rapidamente. Adattare le città alle temperature in aumento non sarebbe però sufficiente, specialmente nelle aree più vulnerabili come la regione mediterranea, l’Europa centrale e i Balcani, servono rapidi tagli alle emissioni di carbonio. “I nostri risultati – spiegano i ricercatori – sottolineano l’urgente necessità di perseguire aggressivamente sia la mitigazione del cambiamento climatico che l’adattamento al calore crescente. Questo è particolarmente critico nella regione mediterranea dove, se non si agisce, le conseguenze potrebbero essere disastrose. Ma, seguendo un percorso più sostenibile, potremmo evitare milioni di decessi prima della fine del secolo”. “Questo studio – aggiungono – fornisce prove convincenti che il forte aumento dei decessi legati al calore supererà di gran lunga qualsiasi riduzione legata al freddo, comportando un aumento netto della mortalità in tutta Europa. Questi risultati smentiscono le teorie proposte sugli effetti ‘benefici’ del cambiamento climatico, spesso utilizzate per opporsi alle fondamentali politiche di mitigazione che dovrebbero essere implementate il prima possibile”.

2) “Mission Innovation 2.0”, nuove risorse per le tecnologie pulite: 21 milioni di euro per la presentazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche e Strategiche, dall’estrazione alla trasformazione. È quanto prevede un avviso pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, misura finanziata nell’ambito di “Mission Innovation 2.0”, iniziativa globale di cooperazione internazionale lanciata alla COP21 di Parigi nel 2015 per accelerare l’innovazione delle tecnologie pulite. Le domande di contributo, corredate dalla relativa proposta di progetto e complete di tutta la documentazione richiesta, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica dedicata, nella pagina online della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, a partire dal 3 febbraio e fino alle ore 12 del 18 marzo 2025. Le proposte potranno essere presentate da imprese, in qualità di capofila. Le aree strategiche individuate per i bandi includono l’estrazione mineraria primaria e secondaria, l’estrazione da fluidi, l’urban mining e l’eco-progettazione, e la trasformazione. L’obiettivo principale è sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative per aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle materie prime critiche, ridurre la dipendenza da fonti estere, promuovere l’economia circolare e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico.

3) La crisi climatica aumenta il rischio tsunami nel Mediterraneo: Il Mediterraneo è minacciato dai cambiamenti climatici. Uno degli scenari più preoccupanti è l’innalzamento del livello del mare. Un fenomeno già in corso che, combinato con i movimenti verticali del suolo costiero, sta alterando profondamente le caratteristiche delle coste e aumentando i rischi legati agli eventi estremi, come gli tsunami. Gli tsunami rappresentano un pericolo concreto anche per il Mar Mediterraneo. Questa regione, infatti, è caratterizzata da intensa attività geologica e sismica, ed è stata teatro di numerosi eventi nel corso della storia. Gli tsunami nel Mediterraneo possono essere innescati principalmente da terremoti sottomarini, ma anche da collassi vulcanici, frane costiere o sottomarine e, in certe località, persino da condizioni meteorologiche particolari. A causa della configurazione geografica chiusa del bacino mediterraneo, le onde di maremoto generate dai terremoti sottomarini possono propagarsi rapidamente rendendo fondamentale un’allerta tempestiva. Studi recenti sugli tsunami nel Mar Mediterraneo mostrano che entro il 2070 ci sarà un aumento generale delle inondazioni da tsunami rispetto alle stime attuali con variazioni locali significative. Per esempio, le probabilità di superare altezze massime di inondazione di 1 metro sono in crescita e si aggirano tra il 10% e il 30% rispetto ai livelli attuali. Questo studio, è stato realizzato nell’ambito di due progetti europei guidati dall’INGV e sottolineano l’importanza di integrare i dati sull’innalzamento del livello del mare e sui movimenti costieri nelle analisi del rischio legato ai fenomeni naturali, come gli tsunami. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e un coordinamento efficace tra ricerca, istituzioni e comunità locali sarà possibile mitigare le conseguenze di questi rischi sulle popolazioni costiere.

4) In Sicilia un impianto di carburante sostenibile per aerei: È stato avviato nella bioraffineria di Gela, in Sicilia, il primo impianto dedicato alla produzione del carburante sostenibile per l’aviazione, Saf. Ha una capacità di 400mila tonnellate all’anno, pari a quasi un terzo della domanda prevista in Europa nel 2025. Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria di Gela e altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto.



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