Al termine del Rally di Montecarlo 2025, un episodio controverso ha scatenato un acceso dibattito tra gli appassionati, dividendo i loro pareri, che però, ha messo sotto la lente d’ingrandimento il sistema di penalità del WRC.
Oliver Solberg, neo pilota Toyota, ha ricevuto una penalità di 5 minuti per aver realizzato il sogno di ogni appassionato di Motorsport, cioè fare drifting nel famoso tornante del Principato di Monaco, il quale, però, ha sollevato molte discussioni, soprattutto in relazione al comportamento di Sébastien Ogier.
Il francese, vincitore per la 10° volta del Rally di Montecarlo , è stato accusato di aver compiuto un’azione considerata dai tifosi ben più pericolosa, senza subire alcuna sanzione.
Questo episodio ha acceso il dibattito sulle discrepanze nelle decisioni disciplinari e sull’eventuale favoritismo, portando alla luce le ambiguità del sistema di penalità adottato dalla federazione, messo già in dubbio dalla sanzione inflitta a Thierry Neuville
In questo articolo, analizziamo i dettagli di quanto accaduto, le motivazioni dietro la penalità di Solberg e la mancata penalizzazione per Ogier, cercando di fare chiarezza su una situazione che ha sollevato non poche polemiche.
Oliver Solberg è stato penalizzato con 5 minuti per aver eseguito un drifting a Monaco, una manovra compiuta anche da molti altri piloti che, tuttavia, non hanno subito alcuna penalità / sanzione.
La spiegazione di questa disparità è più semplice di quanto si possa pensare: la FIA ha deciso di punire l’equipaggio più in vista tra i trasgressori, consapevole che la penalità non avrebbe avuto alcun impatto sulla sua classifica, poiché Solberg aveva infatti scelto di non prendere punti nella tappa del Rally di Montecarlo per il campionato WRC2.
Oliver è stato penalizzato perché quella manovra andava contro le regole previste dal regolamento, in particolare: l’Art. 34.1.3 del 2025 FIA WRC Sporting Regulations e l’Art. 12.18 delle Supplementary Regulations del Rally.
Art. 34.1.3 del 2025 FIA WRC Sporting Regulations riguarda la penalità per gli incidenti o per il mancato rispetto delle regole durante la gara. Questo articolo stabilisce che i concorrenti sono tenuti a rispettare determinate condizioni di sicurezza e comportamenti. Nel caso di un’infrazione, possono essere applicate penalità in base alla gravità dell’errore commesso. Un esempio potrebbe essere un errore nelle modalità di partenza, nei comportamenti verso gli altri concorrenti o nel mancato rispetto delle procedure di assistenza.
Art. 12.18 delle Supplementary Regulations del Rally entra nel dettaglio delle sanzioni specifiche per comportamenti che violano le regole di sicurezza o altre direttive operative. Le “Supplementary Regulations” sono regole aggiuntive che si applicano a ciascun rally, a seconda delle circostanze locali o della specificità della gara, ma seguono sempre il quadro normativo generale dell’FIA. L’articolo 12.18 fa riferimento alle penalità amministrative, che possono includere anche penalità temporali come quelle inflitte per ritardi o infrazioni specifiche.
Così facendo, si è creato un precedente e dopo il Rally di Montecarlo tutti sanno che facendo una manovra simile, si incapperà in una penalità di 5 minuti.
Secondo quanto riportato nel regolamento che ha penalizzato Oliver Solberg, molti potrebbero pensare che anche Sébastien Ogier dovesse essere penalizzato, ma in realtà ciò non è avvenuto.
La ragione non risiede in un favoritismo, ma piuttosto nel fatto che il regolamento stesso non prevede sanzioni in quella situazione specifica. Infatti il regolamento afferma che, durante i trasferimenti su strada, le vetture da rally devono rispettare le stesse norme del codice della strada applicabili alle vetture civili, in base alle leggi della nazione che ospita l’evento.
Pertanto, solo la polizia locale avrebbe potuto fermare Sébastien Ogier. In alternativa, volendo essere particolarmente puntigliosi, la FIA avrebbe potuto applicare una multa pecuniaria, ma non una penalità di tempo.
Per quanto riguarda il riscaldare le gomme su strade pubbliche, è una pratica comune a tutti gli equipaggi, sebbene Ogier, nel video dei nostri amici di Service Park, esegua la manovra in maniera particolarmente aggressiva a 140 km/h in autostrada.
Tuttavia, giustamente, la FIA non interviene in questi casi, a meno che l’accaduto, non venga segnalato ufficialmente alla direzione gara, e non da semplici video pubblicati da degli appassionati sui social; le multe pecuniarie vengono solitamente inflitte solo in presenza di infrazioni evidenti, come non fermarsi a un segnale di stop, passare con il semaforo rosso, eseguire sorpassi azzardati o superare i limiti di velocità in modo rilevato da un ente ufficiale.
In definitiva, la situazione solleva interrogativi importanti sulle regole e sulle penalità nel mondo del rally. Secondo voi, quale delle due manovre è più grave: scaldare le gomme a 140 km/h in autostrada, rischiando la sicurezza su strada, o eseguire un drifting in mezzo alla gente, mettendo a rischio il pubblico?
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