le piogge di gennaio portano sollievo, ma la siccità colpisce ancora il 12% del territorio –

MADRID. La Spagna monitora da anni con molta attenzione lo stato dei suoi invasi artificiali, bacini lacustri che immagazzinano acqua e che sono diventati uno dei principali indicatori della situazione idrica nel paese. Negli ultimi anni, una serie di periodi di siccità molto gravi ha portato molti bacini idrici ai minimi, facendo scattare tutti gli allarmi.

Quell’acqua infatti serve per l’agricoltura e anche per il consumo idrico della popolazione, nelle zone dove non ci sono sufficienti riserve idriche sotterranee. Una delle aree più colpite è stata la Catalogna, ma al Sud la situazione di siccità e carenza idrica è ormai cronica, da anni. Non solo per la scarsità di piogge e l’aumento delle temperature, ma anche per mala gestione e sprechi,.

Proprio per questo sono state salutate con molto sollievo le ultime precipitazioni, che sono cadute in Spagna in abbondanza nella seconda metà di questo gennaio 2025.

Le piogge di gennaio danno sollievo alle riserve idriche spagnole

La riserva idrica in Spagna ha registrato un aumento significativo rispetto alla settimana scorsa. Nel bollettino di fine gennaio, diffuso dal Ministero per la Transizione ecologica, la riserva idrica è aumentata di 1.294 ettometri cubi, quindi la riserva idrica totale nei bacini peninsulari è al 54,3%, 2,3 punti in più rispetto a sette giorni fa, un livello di quattro punti in più rispetto allo scorso anno. Questo dato (50,5%) è nella media se comparato con la situazione degli ultimi dieci anni (53,6%), nello stesso periodo.

Oltre ad essere una buona notizia per il rifornimento di acqua a fini agricoli e non solo, è anche una buona notizia per le centrali idroelettriche e quindi per la generazione di energia elettrica rinnovabile. 

–Leggi anche: Tutte le notizie sulla siccità in Spagna

Ma la cosa più importante è che i bacini destinati al consumo – quelli destinati al consumo umano e all’agricoltura – sono al 49,3%, secondo i dati dell’ultimo rapporto settimanale del Bollettino Idrologico, pubblicato dal Ministero per la Transizione Ecologica. Si tratta di 2,2 punti in più rispetto alla settimana precedente, quando le riserve avevano guadagnato 845 ettometri cubi. Le ultime piogge sono state quindi preziose per rifornire i bacini.

In sintesi, il volume d’acqua nei bacini idrici destinati al consumo umano raggiunge i 19.125 hm³, per cui nella maggior parte della Spagna si immagazzina ormai molta più acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando si era fermi a un preoccupante 38,4%). È anche leggermente migliore rispetto al valore medio dell’ultimo decennio (48,1%), anche se ci sono zone della Spagna, soprattutto nel bacino del Segura, dove le scarse precipitazioni pongono i bacini in una situazione molto delicata.

Zone ancora a rischio

La situazione purtroppo resta ancora molto critica  nell’11,9% del territorio peninsulare, dove si registra una situazione di siccità prolungata, secondo gli ultimi dati elaborati dal Ministero della Transizione Ecologica (Miteco), corrispondenti al 31 dicembre. Le unità territoriali in situazione di siccità sono 4 bacini mediterranei dell’Andalusia, 2 bacini del fiume Duero, il Guadalquivir, Júcar e Tinto, Odiel e Piedras. Le aree a maggior criticità si posizionano nel Sud, nel mediterraneo catalano e altre aree, soprattutto nel centro-sud.

I bacini idrici in Spagna

In Spagna ci sono 374 bacini idrici con una capacità di stoccaggio complessiva di 56.000 ettometri cubi (hm³) di acqua, che rappresenta circa il 50% della portata fluviale del Paese. Nell’anno idrologico 2023-2024 sono stati aggiunti due nuovi bacini: Irueña, nella confederazione idrografica del Duero, e La Colada, nella confederazione idrografica del Guadiana.

Per approfondire

Embalses: las reservas de agua para el consumo aumentan dos puntos en una semana, hasta el 49,3%

Consulta en RTVE.es los datos actualizados y serie histórica del agua embalsada en los pantanos y las cuencas hidrográficas de España, según los registros oficiales.

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Giornalista italiano a Madrid, caporedattore di Meteored Italia e autore-fondatore del sito di informazione “El Itagnol – Notizie dalla Spagna e dall’Italia”.

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