La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in calo, Nasdaq (-0,3%). Subito i dazi su Canada, Messico e Cina

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Wall Street chiude in rosso: Dow Jones -0,7%, S&P 500 -0,5%, Nasdaq -0,3%. La Casa Bianca afferma che il presidente Donald Trump imporrà da domani, sabato, i dazi su Canada, Messico e Cina. A dichiararlo è stata la portavoce Karoline Leavitt, che ha definito «false» le notizie riportate da alcuni media in merito alla partenza dei dazi dal 1° marzo. Leavitt ha annunciato le nuove tariffe che Donald Trump intende imporre ai Paesi a partire da domani, tra cui «dazi del 25% sul Messico, del 25% sul Canada e del 10% sulla Cina per il fentanyl illegale che hanno fatto arrivare nel nostro Paese e che ha ucciso 10 milioni di americani».

Ore 15:30. Borse Usa aprono in rialzo

Wall Street apre la seduta in rialzo. Alle 15:30 il Dow Jones e l’S&P 500 crescono dello 0,4%, mentre il Nasdaq guadagna lo 0,8%.

Le Borse Usa guardano ai dati macroeconomici statunitensi appena pubblicati. In particolare, negli Stati Uniti l’indice del costo lavoro nel quarto trimestre del 2024 su base trimestrale ha evidenziato un +0,9% trimestre su trimestre, in linea con le stime degli esperti, mentre le spese personali a dicembre su base mensile hanno registrato un aumento dello 0,7%.

Nel frattempo, le minacce di Donald Trump di imporre tariffe del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada a partire dal 1° febbraio, fanno salire il prezzo dell’oro nella mattina di venerdì 31 gennaio ad un record storico di 2.800,99 dollari. 

L’attenzione degli investitori è rivolta inoltre ai risultati trimestrali di grandi aziende americane, quali  Apple e Chevron.

Ecco cinque titoli da monitorare venerdì 31 gennaio 2025.

1. Intel chiude il 2024 con perdite di 126 milioni 

Alle ore 15:30 il titolo perde lo 0,9%. Il produttore di chip ha registrato un calo delle vendite nel quarto trimestre e ha comunicato previsioni al ribasso per il periodo attuale, attribuendo il declino a una normale flessione stagionale degli acquisti. Nel dettaglio i ricavi nel quarto trimestre si sono attestati a 14,3 miliardi di dollari, in calo del 7%, ma superiori ai 13,8 miliardi previsti dagli analisti. In aggiunta, la società ha riportato una perdita netta di 126 milioni nel trimestre.

2. Margine lordo ai massimi per Apple

Alle ore 15:30 le azioni salgono del 2,8%. Il colosso di Cupertino supera le attese del mercato su utili e ricavi per azione, registrando 36,33 miliardi di dollari di utile netto nell’ultimo trimestre del 2024, in aumento del 7,1% rispetto ai 33,92 miliardi dell’anno precedente. In particolare, il margine lordo si è assestato al 46,9%, il valore più alto mai registrato, superando il 46,6% evidenziato a marzo 2024.  Apple manca, però, le attese sulla vendita di iPhone, complice la Cina, dove sono scese dell’11,1%.

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3. Profitti in calo, ma produzione record per Exxon

Alle ore 15:30 il titolo cede l’1,3%. Il colosso petrolifero statunitense ha chiuso l’anno con una flessione dei profitti legata a minor margini di raffinazione. Nel dettaglio, nel 2024 la società ha messo a segno un utile di 33,7 miliardi, in calo rispetto ai 36 del 2023. I ricavi sono ammontati a 83,43 miliardi (-1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), mancando le stime di 86,33 miliardi. Positiva però la performance in termini di produzione, con «numeri record in Guyana e nel bacino del Permiano». 

4. L’utile trimestrale di Chevron delude le stime

Alle ore 15:30 le azioni perdono il 2,9%. Il colosso statunitense del petrolio e del gas ha archiviato il quarto trimestre con risultati al di sotto delle attese, appesantiti dai margini più bassi nella sua attività di raffinazione, ma la produzione è aumentata. L’utile annuo di Chevron, pari a 17,7 miliardi di dollari, è diminuito di circa il 17% rispetto al 2023, ma l’azienda ha aumentato i dividendi e i riacquisti di azioni a un livello record di 27 miliardi di dollari.

5. Wallgreens sospende il dividendo trimestrale

Alle ore 15:30 il titolo cede il 15,8%. Dopo 92 anni di pagamenti consecutivi, la catena di farmacie di Stefano Pessina ha sospeso i dividendi trimestrali, giustificando la decisione con la necessità di liquidità a causa delle cause legali in corso e degli sforzi di ristrutturazione. Questo mese, il dipartimento di giustizia ha citato in giudizio l’azienda, accusandola di aver contribuito alla crisi degli oppioidi attraverso la distribuzione di prescrizioni illegali. Nell’ultimo anno, l’azienda ha perso circa la metà del suo valore di mercato. (riproduzione riservata) 



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