Il Campo largo alla ricerca di un sindaco per Nuoro. Emiliano Fenu resta a Roma

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Nuoro Bocche cucite, vertici privati, interlocuzioni sottotono e una bussola a cui va probabilmente sostituito l’ago. È questa la situazione nella quale versa, a pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative, il Campo largo guidato dalla presidente Alessandra Todde, in merito alle scelte da fare su chi si candiderà a voler indossare la fascia tricolore, ancora ben custodita dal commissario in un cassetto del palazzo civico di via Dante. Un Campo, quello che oggi governa la Regione, che in città si sta allargando talmente tanto da aver perso di vista i propri confini e che non sembra navigare in acque agitate, ma in una calma piatta che preoccupa parecchio i suoi elettori.

Sul nome del prossimo candidato sindaco regna ancora il silenzio più totale, così come sui programmi. Lo sanno tutti. Chi entra in conclave da papa, ne esce sempre fuori da cardinale. Se prima, infatti, tutte le strade portavano a Roma e quindi al deputato del Movimento 5 stelle Emiliano Fenu, ora, invece, dopo quello che parrebbe essere stato un suo “gran rifiuto”, sembra che questa non sia più la prima scelta di Alessandra Todde e che l’onorevole pentastellato sia destinato a occupare il suo seggio alla Camera fino alla fine di questa legislatura.

Il Pd, dal canto suo, ha già espresso Giuseppe Ciccolini come amministratore straordinario della Provincia e non sembra intenzionato a concorrere per imporre alla coalizione il nome da proporre per la carica apicale.

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Ecco allora le forze “minoritarie” del Campo largo che, con spinta propulsiva, si impegnano nella gara a chi riuscirà a tirare meglio la giacchetta di Alessandra Todde, chiamata dai suoi più di una volta a dare l’indicazione finale sul futuro candidato sindaco.

Su tutti, la civica “Uniti per Todde”, che in città ha dato una grossa mano numerica per la vittoria del Campo largo alle ultime elezioni regionali e che a Cagliari è rappresentata dall’ex vicesindaco e presidente del consiglio comunale Sebastian Cocco. Lui non sembra intenzionato a tornare in municipio, ma piuttosto a spingere il nome di un suo fedelissimo, su tutti quello di Rosa Canu. Più lontano, invece, Francesco Guccini.

A proposito di confini che si allargano, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda è riuscito nell’impresa di far entrare nel Campo largo, dalla porta secondaria, l’ex vicesindaco Fabrizio Beccu e altri fedelissimi dell’ex sindaco Andrea Soddu che ora militano tra le file dei Progressisti.

Una sorta di indulgenza plenaria che cancella il “peccato originale” di aver sostenuto Renato Soru alle ultime elezioni regionali. Un peccato che costò ad Andrea Soddu la possibilità di confluire nel Campo largo in seconda battuta, ma soprattutto la gogna della decadenza in consiglio comunale per mano, tra gli altri, proprio di Sebastian Cocco che oggi potrebbe vedere riaccendersi quegli antichi malumori che pensava di aver dimenticato. Occhio, quindi, all’apparizione di Fabrizio Beccu sullo scenario delle elezioni.

C’è poi l’entusiasmo dei nuovi alleati. Da una parte il gruppo politico “Progetto per Nuoro” di Lisetta Bidoni che non hai mai troppo tenuta nascosta la volontà di essere lei ad essere indicata dal Campo largo, con il quale interloquisce da tempo, la candidata alla fascia tricolore. Dall’altra, Liberu di Pier Franco Devias che non solo fa sapere che «c’è la necessità della costituzione di un’ampia alleanza che coinvolga tutte le forze di sinistra e centrosinistra. Un’alleanza che superi, in dimensioni e progettualità, i limiti del Campo largo e apra alle tante forze civiche e indipendentiste presenti, per costituire una nuova formula politica, attiva e rinnovatrice», ma che porta avanti la proposta, avanzata da molti esponenti del Campo largo stesso, Emiliano Fenu compreso, di fare le primarie.

Infine, c’è una suggestione che parrebbe serpeggiare nella testa di Alessandra Todde come grimaldello di una situazione complicata e di totale incertezza. Una suggestione che si chiama Giovanni Pirisi. Quello dell’attuale commissario straordinario, infatti, è nome gradito alla presidente che, forte del consenso di cui il super dirigente gode in città, maturato per il lavoro svolto fino a oggi in municipio, potrebbe optare per una soluzione continuativa e che accontenterebbe molti dei suoi alleati. Nessuno conferma, ma neanche smentisce. L’unica cosa certa è che Pirisi porterà a termine la stagione commissariale. Per ora.



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