come fermare lo spreco alimentare

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Lo spreco alimentare rappresenta una grave minaccia per l’ambiente, oltre ad essere una questione etica ed economica. Ogni anno, milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate lungo tutta la filiera, dalla produzione al consumo, portandosi dietro conseguenze devastanti. In particolare, gli avanzi inutilizzati contribuiscono al cambiamento climatico, generando metano e CO2 durante la decomposizione.

Inoltre, vi è uno sfruttamento delle risorse naturali. Infatti, terra, acqua ed energia vengono utilizzate inutilmente per produrre alimenti che poi non verranno mai consumati. A ciò si aggiunge l’impatto dello smaltimento dei rifiuti, che contamina gli ecosistemi e compromette la qualità delle risorse idriche.


In occasione della 12a Giornata Nazionale di Prevenzioni dello Spreco Alimentare, che si terrà tra qualche giorno, l’infrastruttura METROFOOD-IT, coordinata da ENEA e finanziata dal PNRR con un investimento di circa 18 milioni di euro, ha presentato una guida innovativa.

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La guida è destinata alle aziende, ai decisori politici e ai consumatori, e fornisce alcune strategie pratiche per ridurre gli sprechi alimentari, promuovendo una spesa più consapevole e incentivando a pratiche di consumo sostenibile. Infine, offre soluzioni per una gestione più efficiente delle risorse, incoraggiando il riutilizzo e la valorizzazione dei rifiuti. In questo modo si contribuisce a un modello di economia circolare più responsabile e sostenibile.

Claudia Zoani della Divisione ENEA Sistemi Agroalimentari Sostenibili, dichiara:

La giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare è stata di ispirazione per realizzare una guida per le aziende, i decisori politici e i consumatori, con raccomandazioni e consigli pratici. I suggerimenti includono azioni utili da adottare lungo tutta la filiera alimentare, dalle fasi di produzione al livello territoriale, nelle scuole, in casa e fuori casa – ad esempio nei ristoranti – per creare un sistema alimentare più equo e rispettoso dell’ambiente, coinvolgendo con strategie integrate produttori, distributori e consumatori, al fine di creare un sistema alimentare più equo e resiliente, anche in linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3 dell’Agenda 2030.

SPRECHI ALIMENTARI 2024



Nel 2024 in Italia gli sprechi alimentari sono aumentati del 46% rispetto al 2023. Il Rapporto Waste Watcher ha evidenziato che tra le eccedenze alimentari si trovano frutta fresca, verdure e pane. In Europa, invece, sono stati pari a 59 milioni di tonnellate, per un valore di 132 miliardi di euro.

Il nuovo rapporto della Waste Watcher specifica che per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda dell’ONU per lo sviluppo sostenibile è necessario ridurre del 54% lo spreco pro capite settimanale. In altre parole significa arrivare a 0,37 chilogrammi di rifiuti dagli attuali 0,68 chilogrammi.

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Affinché vengano contrastate le perdite alimentari lungo tutta la filiera, è fondamentale adottare strategie mirate e coinvolgere tutti gli attori del sistema agroalimentare, dalle aziende ai consumatori, fino ai decisori politici.

Le aziende dovrebbero essere incoraggiate già nella fase di produzione a ridurre le sovrabbondanze, per esempio attraverso l’adozione di tecniche di agricoltura di precisione che ottimizzano l’impiego delle risorse e minimizzano le eccedenze. Anche il settore della ristorazione, comprese le mense scolastiche, può svolgere un ruolo centrale implementando misure per gestire in modo più efficiente il cibo.


Infine, i decisori politici potrebbero promuovere campagne di sensibilizzazione sul territorio e nelle scuole, così da incentivare la riduzione degli eccessi con agevolazioni fiscali per le aziende che donano prodotti invenduti o per le aziende agricole che adottano soluzioni di economia circolare.

Anche i consumatori possono fare la differenza adottando semplici accorgimenti, come:

  • Essere consapevoli delle porzioni prima di ordinare un pasto.
  • Evitare sprechi nei ristoranti all-you-can-eat, servendosi gradualmente invece di prendere troppo cibo in una sola volta.
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  • Richiedere la doggy bag per portare a casa gli avanzi dei pasti consumati fuori casa.
  • Scegliere locali impegnati nella lotta agli sprechi, che donano cibo in eccedenza o adottano pratiche sostenibili.
  • Utilizzare app e servizi per acquistare prodotti invenduti a prezzi ridotti.

Attraverso un impegno congiunto e azioni concrete, sarà possibile costruire un sistema alimentare più sostenibile ed efficiente, riducendo gli impatti negativi sull’ambiente e valorizzando al meglio le risorse che abbiamo a disposizione.



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