Alla scoperta della Wegreenit Urania Milano

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Imparare dagli errori, mettersi alle spalle la sonora sconfitta di Brindisi e ripartire: questo l’obiettivo per una Rivierabanca Rimini reduce, numeri alla mano, dalla peggior prestazione dell’anno. Inutile, però, rivangare troppo il passato, perché i biancorossi hanno già la testa alla prossima, altrettanto complicata, sfida: al PalaLido di Milano, infatti, la formazione romagnola sfiderà i padroni di casa della Wegreenit Urania in un anticipo (si gioca sabato alle 20:30) che lascia ancora meno tempo per recuperare le energie, fisiche e mentali.
I lombardi, a lungo nelle prime posizioni della classifica, sono scesi all’ottavo posto complice un record negativo (2-3) nelle ultime cinque uscite, caratterizzate da un rendimento altalenante: la squadra di coach Marco Cardani, capace di vincere (56-66) a Rieti e battere in casa Cantù (63-57), ha infatti allo stesso tempo incassato un pesante -27 da Pesaro, è caduta in casa con Torino e, nell’ultimo turno, ha perso a Piacenza (98-86). I Wildcats, quindi, sono feriti, e questo rende Gentile e compagni ancora più pericolosi.
Squadra nella media per prestazioni offensive (76,7 punti a partita con un buon 52% dentro l’arco ed il 32% fuori, ma anche diverse gare oltre gli 85 punti) e rimbalzi (36,6 presi a fronte di 38,7 concessi), l’Urania può però contare sulla sesta difesa della Lega (solo 75,2 punti incassati ed il terzo dato per palloni recuperati) oltre che su un gioco di squadra che produce più di 18 assist ogni uscita (terza nella Serie A2).

 

Il playmaker Andrea Amato, da anni tra i migliori della categoria e con esperienza anche al piano superiore, è il cuore pulsante dell’attacco milanese: da lui passano molti palloni, spesso trasformati in assist (5,7 a partita), ma il numero 6 è capace anche di produrre poco più di 10 punti di media con un gioco prevalentemente esterno (oltre 7 triple tentate, le realizza con il 30%); lo spot di guardia è occupato da Giddy Potts, giocatore dall’importante stazza (188 cm per 98 kg) capace di essere pericoloso nell’uno contro uno e dal palleggio (11,4 punti con il 48% da due ed il 29% da tre) oltre ad una presenza non indifferente a rimbalzo (4,5 a partita). La stella della Wegreenit, però, è senza dubbio l’ala Alessandro Gentile: ex, tra le altre, di Olimpia, Virtus e Panathinaikos, con un passato anche in Nazionale, Gentile ha dimostrato di essere un top player nel campionato cadetto. Le statistiche, d’altronde, parlano chiaro: con oltre 19 punti di media, il classe ’92 è il secondo marcatore dell’intero campionato, e per non farsi mancare nulla è il secondo assistman (3,9) ed il terzo rimbalzista (5,5) dell’Urania. Se il tiro dall’arco non è dei più affidabili (19% in stagione), Gentile è estremamente pericoloso nell’area, specialmente spalle a canestro (51% da due ma anche la capacità di scaricare per i tiratori) grazie ai suoi 200 cm e 103 kg. I lunghi dei Wildcats sono entrambi undersize e si complementano bene: nel ruolo di ala forte gioca Gianmarco Leggio (200 cm), quattro perimetrale da 6,3 punti e 2,7 rimbalzi a partita prendendo più triple (3,25 a partita, segna col 44%) che tiri dentro l’area, mentre il centro è Ike Udanoh, “soli” 203 cm ma un grande atletismo che gli permette di sfiorare la doppia doppia di media (9,4 punti e 9,2 rimbalzi, 59% da due ma non ha ancora tentato una singola tripla). Il numero 49 milanese è ancora in dubbio, però, avendo saltato per infortunio le ultime due partite.

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Il regista della panchina Wegreenit è Lorenzo Maspero, giocatore ordinato ed efficiente che in quasi 20 minuti di utilizzo fattura 5 punti e 3 assist con ottime percentuali (56% dentro l’arco, 38% fuori); ha spazio anche il tiratore Luca Cesana, sesto uomo capace di accendersi in qualsiasi momento, soprattutto con il tiro dalla lunga distanza (38% dai 6,75 anche per lui, quasi 8 punti di media) e dotato di un grande bagaglio di esperienza nella seconda categoria (lo scorso anno giocatore di contorno a Cantù, ma in precedenza due stagioni da protagonista con la canotta di Piacenza). Il giovane Matteo Cavallero, classe 2003, stagione dopo stagione sta trovando sempre più spazio e responsabilità; nello spot di ala, con i suoi 200 cm, produce quasi 6 punti a partita con buona efficacia dentro l’area (52%) ma percentuali rivedibili dall’arco (20%). L’unico innesto sul mercato della Wegreenit è stato l’ex Brindisi Kevin Ndzie, che nelle cinque partite disputate in maglia Urania ha marginalmente migliorato il suo score in terra pugliese, rivelandosi comunque un giocatore decisamente utile alla causa (6 punti e 6,4 rimbalzi con il 61% da due) anche quando è partito in quintetto data l’assenza di Udanoh.

 

I principali punti di forza dell’Urania sono le caratteristiche individuali dei singoli giocatori, capaci di essere pericolosi non solo creando per sé stessi ma anche per gli altri. Non è raro vedere Gentile nel ruolo di point forward, sfruttando i cambi provocati dal pick and roll per giocare spalle a canestro grazie alla sua fisicità, ma anche Amato è in grado di trovare i compagni liberi. Il playbook di coach Cardani prevede tante giocate di top pick and roll che coinvolgono in particolare le guardie Amato e Potts, in grado di finalizzare o trovare soluzioni per i compagni: visto il talento offensivo diffuso nella formazione lombarda, la difesa riminese dovrà limitare al massimo le rotazioni, cercando di rimanere il più vicino possibile ai tiratori e negando le ricezioni facili.
La difesa della Wegreenit tende a riempire molto gli spazi. Sui pick and roll laterali spinge sul fondo i portatori di palla, mentre su quelli centrali ha diverse soluzioni a disposizione, generalmente volte ad occupare l’area rendendo difficili le conclusioni a canestro. Con la palla in mano, la Rivierabanca dovrà cercare le soluzioni ad alta percentuale, alzando il ritmo della partita e giocando di più in contropiede per attaccare rapidamente i closeout difensivi. Per i biancorossi, poi, sarà importante anche trovare soluzioni spalle a canestro, non solo per finalizzare ma anche per aprire spazi per i tiratori sull’arco.

Forza Rimini!

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