Al via i lavori della Commissione speciale sulla crisi degli alloggi: si va verso un Piano casa Ue

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Una importante iniziativa viene dal Parlamento europeo sul tema dell’accesso all’alloggio. In passato abbiamo già evidenziato la novità della presenza nella Commissione europea di un Commissario all’energia e alle politiche abitative, con annessa la proposta conseguente di istituire una linea di finanziamento europeo, per un piano casa che sostenga adeguate politiche abitative in tutti i Paesi membri.

Il Parlamento europeo, quindi, ha istituito (decisione 2024/3000 RSO) una “Commissione speciale sulla crisi degli alloggi nell’Ue”, che nei prossimi giorni inizierà i lavori. Questo per un ragionamento molto semplice: se si va verso la definizione di un piano casa europeo è necessario conoscere la condizione abitativa nei Paesi aderenti. Quindi una iniziativa opportuna.

La decisione del Parlamento europeo nasce tenuto conto, tra le altre: a) del trattato sull’Unione europea (Teu), in particolare l’articolo 3, paragrafo 3, e il trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), in particolare gli articoli 9, 14, 148, 153, 160 e 168 sui servizi d’interesse generale; b) della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue; c) del Pilastro europeo dei diritti sociali; d) della risoluzione del 21 gennaio 2021 sull’accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti.

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Ricordo che, in particolare, il Pilastro europeo dei diritti sociali afferma che l’accesso agli alloggi sociali o a un’assistenza abitativa di qualità deve essere fornito a coloro che ne hanno bisogno e che ciò deve essere attuato sia a livello dell’Ue che dei Paesi aderenti, nell’ambito delle rispettive competenze; che ai senzatetto devono essere forniti alloggi e servizi adeguati per l’inclusione sociale; che il diritto all’alloggio per le persone con disabilità merita politiche specifiche che garantisca l’accessibilità degli alloggi.

L’Unione europea si trova ad affrontare una crisi abitativa, causata da prezzi elevati e scarsità di abitazioni a prezzi accessibili. La questione degli alloggi economicamente inaccessibili, quindi, è motivo di grande preoccupazione. Tale crisi colpisce le persone in tutti gli Stati membri, con un impatto negativo sulla loro salute e condizioni di vita. Sulla base di tali considerazione il Parlamento europeo ha costituito la Commissione speciale con l’obiettivo di proporre soluzioni per alloggi dignitosi, sostenibili e a prezzi accessibili.

La Commissione speciale tra i suoi compiti dovrà:
1) mappare le attuali esigenze abitative in tutti i territori, in particolare dei gruppi a basso e medio reddito, e valutare l’impatto della scarsità di alloggi su disuguaglianze, accessibilità economica, povertà ed esclusione sociale;
2)
analizzare le politiche esistenti a livello dell’Unione, nazionale, regionale e locale in materia di alloggi, con particolare attenzione alla disponibilità di alloggi sociali, sostenibili e a prezzi accessibili nelle città;
3) analizzare l’impatto della speculazione edilizia e le sue conseguenze economiche;
4) valutare se l’andamento dei prezzi delle abitazioni e degli affitti sia preso in considerazione negli indicatori del costo della vita;
5)
mappare e valutare l’efficacia delle risorse pubbliche e private dell’Unione e nazionali, compresi i fondi dell’Unione esistenti dedicati ad alloggi dignitosi, sostenibili a prezzi accessibili nonché all’eliminazione del fenomeno della deprivazione abitativa;
6) monitorare l’attuazione della legislazione dell’Unione in materia di raccolta e condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine, che deve essere adottata a livello nazionale entro il 20 maggio 2026;
7) valutare le politiche e le proposte legislative necessarie per migliorare la fornitura e la disponibilità di alloggi dignitosi, sostenibili a prezzi accessibili, anche dando il via libera a nuovi programmi di costruzione, riconversione e ristrutturazione edilizia, tenendo conto del potenziale offerto dagli edifici sfitti;
8) contribuire allo sviluppo e alla futura attuazione del piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili e della strategia europea per la costruzione di alloggi che saranno presentati dalla Commissione;
9) convocare esperti dell’Unione e delle autorità e di istituzioni internazionali, nazionali e regionali, ma anche le organizzazioni non governative e dei settori pertinenti dell’economia.

La Commissione speciale è composta di 33 membri e la sua durata è fissata in 12 mesi. Questa, al termine del suo mandato, dovrà presentare una relazione finale.

Quindi il Parlamento europeo avvia una iniziativa che alla Camera dei Deputati, in Commissione Ambiente, la maggioranza di centrodestra aveva bocciato: una proposta dell’Unione Inquilini, recepita e presentata dal M5S, di istituire una commissione di indagine conoscitiva sulla condizione abitativa in Italia. Una indagine necessaria per avviare un piano casa adeguato che risponda al fabbisogno reale – ne parlai in un post pubblicato sul blog il 2 febbraio 2023. Ora, tenuto conto della Commissione speciale del Parlamento europeo, sarebbe il caso che il Governo sospendesse la definizione del suo Piano Casa, che non può essere varato senza un raccordo con il Piano casa europeo, che tenga conto delle proposte della Commissione speciale sulle proposte da attuare, nonché delle linee guida che saranno finanziate e dettate dalla Commissione europea.

Magari, nel frattempo, il Governo potrebbe attuare proposte concrete, per esempio: stanziare le risorse per recuperare le 90.000 case popolari chiuse per mancanza di manutenzioni. Evitando di affrontare la questione abitativa legalizzando sottotetti o alloggi di 20 mq.



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