200 controlli in più nelle imprese piacentine, 53 sospese. Il bilancio 2024

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Lavoro nero e sicurezza nelle imprese, 200 controlli in più a Piacenza e provincia, 53 le sospensioni. A presentare il bilancio dell’attività di vigilanza compiuta nel corso del 2024 è l’Ispettorato territoriale del lavoro di Piacenza: coinvolte 14 delle figure presenti nell’organico – complessivamente 31 – inclusi quattro militari del nucleo dell’ente, segnando un aumento rispetto agli 11 ispettori attivi nel 2023.

L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA – Nel corso del 2024 – si legge nel resoconto dell’attività – sono stati effettuati 744 accessi ispettivi – 25mila 557 le imprese attive sul territorio piacentino – rispetto ai 544 del 2023. Di questi, 491 hanno riguardato la vigilanza ordinaria, mentre 253 sono stati effettuati in ambito di vigilanza tecnica, rispetto ai 404 e 140 dell’anno precedente. Le pratiche ispettive definite nel 2024 hanno raggiunto le 475 unità, rispetto alle 392 del 2023 (più 21,17%). La percentuale di pratiche irregolari si attesta al 60% rispetto al 62,50% del 2023.

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LAVORATORI IRREGOLARI – Nel 2024, sono stati individuati 587 lavoratori irregolari, di cui 67 impiegati in nero (con un calo del 9,34% rispetto agli 82 del 2023), 56 a seguito di somministrazione irregolare (in aumento del 21,17% rispetto ai 46 dell’anno precedente) e 230 riqualificazioni da lavoratore autonomo a subordinato, con un incremento del 230% rispetto al 2023.

VIOLAZIONI NELLA SICUREZZA SUL LAVORO – L’attività di vigilanza ha inoltre portato all’accertamento di 289 violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, in aumento rispetto alle 164 rilevate nel 2023. Le violazioni riguardano la valutazione dei rischi, la nomina del medico competente, la sicurezza delle attrezzature, gli impianti elettrici, la sorveglianza sanitaria, la formazione dei lavoratori e la protezione contro le cadute dall’alto.

LE SOSPENSIONI – Nel 2024, sono stati emessi 53 provvedimenti di sospensione dell’attività, di cui 18 per lavoro nero e 35 per motivi di sicurezza. Nel 2023, invece, i provvedimenti erano stati 42, con 27 per lavoro nero e 15 per carenze in materia di sicurezza.

OLTRE DUECENTO LE DENUNCE –  Nel corso dell’anno, l’ispettorato ha ricevuto 184 denunce e ha deferito all’Autorità Giudiziaria 202 persone. Tra queste, 183 sono state denunciate per violazioni prevenzionistiche e 19 per altre irregolarità. Inoltre, 13 persone sono state segnalate per sfruttamento della manodopera ai sensi dell’articolo 603 bis del Codice penale, coinvolgendo complessivamente 133 lavoratori.

I SETTORI – L’attività di vigilanza giuslavoristica – ovvero tutti gli adempimenti amministrativi connessi ai rapporti di lavoro – ha interessato diversi settori produttivi, con il seguente impatto percentuale rispetto al totale delle aziende ispezionate: l’8,45% in agricoltura, il 7,87% nell’industria manifatturiera, il 20,43% nell’edilizia, il 29,15% nel commercio, il 16,62% nel trasporto e nella logistica e il 16,91% nel settore della ristorazione e dell’ospitalità.

IMPONIBILI NON DICHIARATI –  l’Ispettorato – elenca il report – ha contribuito al recupero di imponibili non dichiarati per un totale di 2milioni 180mila euro, più 174% rispetto a 1 milione 252mila 400 euro recuperati nel 2023. Le sanzioni amministrative e penali comminate nel 2024 ammontano complessivamente a 1 milione 209mila euro, di cui 896mila per sanzioni amministrative e 313mila per sanzioni penali, rispetto ai 1.336.846 euro complessivi del 2023.

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI – Per i datori di lavoro che scelgono di non aderire al pagamento agevolato delle sanzioni contestate c’è l’attivazione di procedimenti amministrativi per la riscossione delle somme dovute. Nel 2024 l’ispettorato ha adottato 220 ordinanze per un importo totale di 822mila 132,53 euro e ha iscritto a ruolo 298 partite per un totale di 1milione 10mila 808,13 euro. Le somme riscosse a seguito di ingiunzioni ammontano a 79mila 341 euro, mentre quelle derivanti da cartelle esattoriali ammontano a 474mila 607,38 euro.

Durante l’anno – fa sapere l’ispettorato – sono stati adottati 7 provvedimenti di rateizzazione e 2 di rideterminazione degli importi. Inoltre, si sono concluse positivamente 3 cause in primo grado con un incasso di 6mila 500 euro per spese legali. Sono stati inoltre decisi 6 ricorsi contro provvedimenti di diffida accertativa, con conferma degli atti adottati dall’Ispettorato.

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SERVIZI ALL’UTENZA – Nel 2024 sono stati emessi 700 provvedimenti di astensione pre e post-partum, mentre sono state convalidate 595 dimissioni di lavoratori, incluse quelle di madri e padri lavoratori. Inoltre, sono stati rilasciati 237 provvedimenti autorizzativi per l’installazione di impianti di controllo a distanza, 11 autorizzazioni per l’impiego di minori nel settore dello spettacolo e 220 pareri relativi all’ingresso di lavoratori extracomunitari. Nel corso dell’anno, sono stati gestiti 235 tentativi di conciliazione, con un esito positivo in 156 casi, e certificati 21 contratti di lavoro.

«I dati del 2024 testimoniano – commenta il direttore dell’Itl di Piacenza, Alberto Gardina – un deciso rafforzamento dell’attività di vigilanza, grazie anche a una pianificazione più efficace e all’impegno costante del nostro personale. La nostra azione ha contribuito non solo a individuare irregolarità ma anche a promuovere la cultura della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro».



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