«Dobbiamo trovare un equilibrio e distribuire il personale in modo strategico, ma senza sacrificare la copertura di altre zone», spiega il sindacalista. «Bisogna implementare i programmi di formazione degli agenti»
«Dobbiamo riconsiderare il nostro approccio alla prevenzione della criminalità. Più uomini e donne devono essere messi a disposizione nella lotta contro la criminalità, affinché possiamo garantire una Roma più sicura per tutti. È una sfida seria. Condivido le preoccupazioni del procuratore Lo Voi. L’implementazione delle “zone rosse” non è la soluzione, perché distoglie risorse da altre aree della città già vulnerabili». Così Massimo De Angelis, 53 anni, nuovo segretario generale del Silp Cgil Roma-Lazio, il sindacato della polizia che solo nella Capitale conta oltre 2mila iscritti. Lo ha scelto giovedì mattina il direttivo locale della sigla sindacale della polizia della Cgil che ha preso atto delle dimissioni, per limiti di età, del segretario generale Antonio Patitucci.
In polizia dal 1992
De Angelis, di Sonnino (Latina), laureato in Criminologia, in polizia dal 1992, vanta diverse esperienze operative dal Reparto Mobile di Roma al Nucleo Prevenzione Crimine di Torino per poi tornare nella Capitale, prima in servizio presso l’Ispettorato Viminale e quindi in Questura. Fino ad oggi ha ricoperto il ruolo di segretario organizzativo del Silp Cgil: «Le mie prime parole di ringraziamento – spiega – vanno al segretario uscente Antonio Patitucci, un collega e un amico che mi ha insegnato molto e al quale sarò sempre grato».
I nodi cruciali
Secondo il neo segretario «il Giubileo rappresenta un grandissimo impegno per la polizia e per la Questura. Il nostro impegno è più che raddoppiato per garantire la sicurezza di visitatori e pellegrini. Tuttavia, non possiamo dimenticare che dobbiamo aumentare la visibilità senza abbassare la guardia nelle altri parti della città. Dobbiamo trovare un equilibrio e distribuire il personale in modo strategico, ma senza sacrificare la copertura di altre zone o scoprire uffici che svolgono compiti importanti». Ma a Roma fra le emergenze affrontate dal sindacato dei poliziotti c’è quella degli alloggi per il personale: «La questione delle politiche alloggiative è cruciale per attrarre e mantenere i giovani nelle forze di polizia», sottolinea De Angelis per il quale «è fondamentale che i nostri operatori possano contare su soluzioni abitative accessibili. Intendo portare avanti una serie di iniziative per creare collaborazioni con le istituzioni locali e promuovere accordi per l’affitto agevolato. Dobbiamo garantire che ai poliziotti di poter vivere dignitosamente e tranquillamente, senza dover affrontare l’ulteriore stress economico. Nel contempo, dobbiamo spingere nei confronti della nostra Amministrazione affinché su questo tema metta in campo ricette concrete».
Più formazione del personale e meno carenze in organico
Sulla formazione del personale «l’aggiornamento professionale è essenziale in un contesto in continua evoluzione, specialmente per far fronte a fenomeni criminali sempre più sofisticati – è la considerazione del sindacalista -.Vorrei lavorare per implementare programmi di formazione che siano accessibili e rilevanti. Questo include corsi specifici su nuove tecnologie, gestione dei conflitti e tematiche emergenti come il crimine informatico. È fondamentale che i poliziotti siano sempre al passo con i tempi. Anche in questo caso l’Amministrazione deve fare di più». Come sulla carenza di personale e di mezzi che per De Angelis «è una realtà che non possiamo ignorare. È un problema che impatta direttamente sull’efficacia del nostro lavoro. Assieme alla segreteria nazionale lavoreremo per continuare a chiedere al governo assunzioni straordinarie immediate che fino ad oggi non ci sono state perché i concorsi ordinari che vengono banditi non bastano a compensare i pensionati. Dobbiamo fare pressione sulle autorità competenti per ottenere anche una migliore dotazione di mezzi. È inaccettabile che la sicurezza dei cittadini possa essere compromessa a causa di risorse insufficienti».
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