Imprenditoria femminile e lotta alla mafia: voci a confronto all’M9 di Mestre

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“Donna è Impresa – Attività economiche in presenza di mafia” dedicata al tema dell’imprenditoria femminile e alle sfide che le donne affrontano in contesti economici influenzati dalla criminalità organizzata: questo il tema della seconda sessione, giovedì 30 gennaio, del convegno “Mafie in Veneto. Presenza nell’economia e nell’ambiente” al museo M9 di Mestre.

Moderata da Vallì Zillio, presidente della Sezione Veneto dell’Albo Gestori Ambientali e Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Venezia Rovigo, la mattinata è stata aperta dall’intervento di Emanuela Fattorel, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

Tra i momenti salienti della mattinata, Anna Maria Moressa, economista del Research Department di Intesa San Paolo, ha illustrato il valore economico e sociale dell’imprenditoria femminile. Nel suo intervento, Moressa ha evidenziato che, nel contesto di incertezze economiche globali, le imprese femminili si distinguono per la capacità di valorizzare il capitale umano attraverso iniziative come flessibilità oraria, formazione e smart working. Inoltre, secondo uno studio di Intesa Sanpaolo, le donne sono più presenti nei board delle imprese del Made in Italy e delle società Benefit, mostrando una maggiore attenzione a temi ambientali e sociali.

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A seguire, Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso, imprenditore vittima della ’ndrangheta, ha offerto una testimonianza toccante sulla sua esperienza. Grasso ha raccontato la storia del padre, un uomo che trent’anni fa voleva fare impresa in una Calabria oppressa dalla criminalità organizzata. La sua narrazione ha sottolineato come il problema della mafia, inizialmente sottovalutato e percepito come fenomeno del Sud, oggi coinvolga anche il Veneto.

Annabel Hernandez, giornalista e scrittrice messicana, ha poi presentato una prospettiva internazionale con esempi di riscatto femminile in Messico.

Successivamente, Antonella Baretton, rappresentante del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, ha approfondito alcune casistiche in cui il professionista può incorrere nell’esecuzione del proprio mandato, come custodia giudiziaria, deleghe alla vendita in asta, o ruoli di curatore fallimentare. Baretton ha enfatizzato l’importanza di una rete di supporto immediata, che coinvolga le forze dell’ordine, la Procura e altre autorità, per garantire al professionista la libertà di operare senza condizionamenti, spesso percepiti solo attraverso esperienza e sensibilità.

La sessione mattutina si conclude con l’intervento di Francesca Zottis, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto.

Nel pomeriggio, la sessione dal forte impatto sociale, dal titolo “Storie di Donne: il loro NO alla mafia!”, dedicata alle donne che, nonostante le difficoltà, si oppongono alla cultura mafiosa. Moderata da don Giorgio De Checchi, referente nazionale di Libera per il progetto “Liberi di Scegliere”, la sessione ha esplorato le dinamiche culturali e sociali che caratterizzano la criminalità organizzata e le modalità per contrastarla.

Enza Rando, senatrice e membro della Commissione Parlamentare Antimafia, ha aperto il pomeriggio parlando del progetto “Liberi di Scegliere”, che offre un percorso di speranza a giovani e donne intrappolati in contesti mafiosi. Ha ripercorso i diversi passaggi che hanno portato allo sviluppo del progetto: dalla sua nascita al procedimento parlamentare per la promulgazione di una legge che riconosca e disciplini tale opzione a tutela delle donne e figli di mafiosi che si vogliono affrancare dalla realtà di provenienza.

Successivamente, Sandra Odeth Gerardo Pérez, antropologa e ricercatrice, ha approfondito il tema delle violenze in Messico e del saccheggio dell’umanità da parte delle economie criminali. Nella sua presentazione, Pérez ha evidenziato come la sparizione delle persone rappresenti una manifestazione delle dinamiche sociali, politiche ed economiche che definiscono lo stato messicano sottolineando, inoltre, il ruolo cruciale delle famiglie e dei collettivi che cercano i loro cari scomparsi, sfidando il terrore come forma di controllo sociale e restituendo umanità a coloro che sono stati considerati “usa e getta” dalle economie capitaliste.

La sessione si è conclusa con lo spettacolo teatrale “Ti racconto le mafie”, messo in scena dal Teatro Bresci, che offre una narrazione coinvolgente sul tema della lotta alla mafia. Vallì Zillio, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, ha chiuso i lavori della giornata.

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Il convegno “Mafie in Veneto” si conferma un’occasione unica per approfondire temi cruciali che intrecciano economia, ambiente e società, offrendo spunti di riflessione e proposte concrete per un futuro libero da condizionamenti mafiosi.

La seconda edizione della rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” è stata organizzata dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali assieme ad Unioncamere Veneto, LIBERA: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S. e il Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Venezia Rovigo con il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia e con la media partnership di NEM – Nord Est Multimedia.



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