Il Ministero della Difesa ha avviato lo scorso 21 gennaio 2025 la procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) relativa alle esercitazioni nel poligono militare di Capo Teulada.
Per l’assenza perdurata e perdurante della necessaria procedura di valutazione ambientale l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), rappresentata e difesa dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa, del Foro di Cagliari, aveva depositato ben due ricorsi al T.A.R. Sardegna avverso i decreti ministeriali concernenti previsti cicli di esercitazioni nei poligoni militari di Capo Teulada e di Capo Frasca nel II semestre 2023 e nel I semestre 2024.
Il GrIG aveva chiesto la declaratoria di illegittimità delle esercitazioni in assenza di procedura di V.Inc.A. e, soprattutto, la condanna della Regione autonoma della Sardegna e del Ministero della Difesa all’effettuazione della procedura di valutazione ambientale tuttora assente.
Il T.A.R. Sardegna, con ordinanza Sez. I, 9 novembre 2023, n. 266 (confermata da ordinanza Cons. Stato, Cons. Stato, Sez. VI, 11 dicembre 2023, n. 4964), aveva respinto l’istanza cautelare avanzata con il primo ricorso, tralasciando in sede cautelare ogni aspetto relativo alla sussistenza delle motivazioni di ordine giuridico (fumus boni iuris), ritenendo “predominante l’esigenza delle Forze armate di portare a compimento le esercitazioni in corso di svolgimento (programmate fino al 21 dicembre 2023)”, tenendo conto che l’ISPRA ha in proposito affermato che “pur evidenziandosi profili di criticità ambientali, … ‘Gli elementi raccolti in ambito SNPA non evidenziano, ad oggi, una situazione nella quale sia possibile individuare, come conseguenza dei fatti oggetto delle imputazioni, impatti sulle risorse naturali tali da integrare fattispecie di danno ambientale’”.
Oggetto del ricorso non era, in verità, un supposto danno ambientale.
Il T.A.R. sardo aveva ritenuto che “non può che essere riservata alla fase di merito ogni approfondimento sulla necessità effettiva della VINCA in ordine al provvedimento impugnato (che riguarda la mera calendarizzazione delle giornate di attività addestrative delle Forze Armate all’interno di un Poligono militare demaniale permanente), destinato evidentemente a periodiche riadozioni, o se le valutazioni di incidenza ambientale auspicate … dovessero piuttosto riguardare, a monte, la fase antecedente di programmazione di interventi di esercitazione militare su siti di riconosciuto pregio ambientale, nel contemperamento con la specificità dei compiti e delle attività svolti dalle Forze armate e con le insopprimibili esigenze connesse all’utilizzo dello strumento militare”.
In relazione al secondo ricorso, con decreto presidenziale T.A.R. Sardegna, Sez. I, 17 gennaio 2024, n. 11 non è stato concesso il provvedimento cautelare monocratico, ma è stata fissata l’udienza in camera di consiglio del 7 febbraio 2024 per l’esame dell’istanza di provvedimento cautelare in sede collegiale. In tale sede era stata chiesta decisione sul merito.
A oggi non c’è un provvedimento giurisdizionale definitivo, così come nessuno mette minimamente in discussione il fatto che la procedura di V.Inc.A. sulle attività addestrative militari non è mai stata svolta.
Nello studio di incidenza ambientale ora presentato dal Ministero della Difesa per l’avvio della procedura di V.Inc.A. si propongono, fra le misure di mitigazione ambientale, la riduzione degli sbarchi a una delle tre spiagge, il termine dei bombardamenti dal cielo, l’eliminazione delle manovre terrestri su spiagge e dune, la realizzazione di una fascia di rispetto intorno alle zone umide.
Se così fosse, si tratta della prima – e unica – riduzione degli impatti ambientali delle esercitazioni militari finora realizzata a Capo Teulada.
Si Deus cheret e sos Carabineris, lo si deve almeno un po’ ai ricorsi GrIG e non può che far piacere.
Infatti, i due poligoni militari di Capo Teulada e di Capo Frasca interessano i siti di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola Rossa e Capo Teulada” (codice ITB040024), “Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino” (codice ITB040025) e “Stagno di Corru S’Ittiri” (codice ITB030032), in seguito elevati a zone di conservazione speciale (ZSC) con deliberazione Giunta regionale n. 23/61 del 22 giugno 2021, appartenenti alla Rete Natura 2000, che tutela le aree naturali rilevanti ai sensi delle normative comunitarie per la salvaguardia degli habitat e dell’avifauna selvatica (direttive n. 92/43/CEE e n. 2009/147/CE).
Le attività addestrative militari – come qualsiasi attività che possa arrecare danno ai siti protetti – devono essere assoggettate alla procedura di V.Inc.A. per minimizzarne gli impatti e introdurre misure di compensazione ambientale, come indicato anche dal codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo n. 66/2010 e s.m.i.), procedure che riguardo altri poligoni appaiono regolarmente effettuate.
Lo stesso Ministero della Difesa ha sottolineato l’importanza di svolgere assiduamente le operazioni di salvaguardia ambientale dei siti addestrativi e le procedure di V.Inc.A. sono regolarmente svolte in relazione ad altri poligoni presenti in altre regioni, come, per esempio, il poligono di Monrupino (TS), il poligono di Monte Stabiata (AQ), il poligono del Cellina – Meduna (PN), il poligono di Torre Veneri (LE).
Proprio il poligono di Torre Veneri insieme a quello di Capo Teulada era stato oggetto dell’istanza (2014) dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico e del Comitato Lecce Bene Comune finalizzata proprio allo svolgimento delle necessarie procedure di valutazione di incidenza ambientale: per le attività addestrative del poligono pugliese alla fine è stata effettuata, per quelle del poligono sardo no.
L’unica procedura svolta è quella relativa alla sola bonifica ambientale della c.d. penisoletta Delta (Recupero dei residuati di esercitazione della penisola ‘delta’ del poligono permanente di Capo Teulada. Comune: Teulada. Proponente: Comando Militare Esercito Sardegna. Valutazione appropriata – Livello II della V.Inc.A. -, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. e delle Direttive regionali per la V.Inc.A. (D.G.R. n. 30/54 del 30 settembre 2022), senza dubbio accelerata dalle indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari che han portato al procedimento penale (con GrIG costituitosi parte civile, rappresentato e difeso dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa) davanti al Tribunale di Cagliari (II Collegio), poi conclusosi il 18 luglio 2024 con assoluzioni e proscioglimenti.
Il GrIG, nel torpido sonno delle Istituzioni regionali che solo a parole affermano di voler tutelare ambiente e salute di cittadini e militari, ha agito e agisce per il rispetto della legalità ambientale e lo svolgimento di quegli interventi di bonifica ambientale che attendono da troppo tempo il dovuto completamento.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
dal portale Sardegna SIRA, 21 gennaio 2025
“Attività Poligono di Capo Teulada”. Comune: Teulada. Proponente: Comando Militare Esercito Sardegna. Valutazione appropriata (Livello II della V.Inc.A.), ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. e delle Direttive regionali per la V.Inc.A. (D.G.R. n. 30/54 del 30 settembre 2022)
Il Comando Militare Esercito Sardegna, ha depositato in data 7 gennaio 2025, e regolarizzato in data 21 gennaio 2025, presso il Servizio V.I.A., l’istanza di attivazione del procedimento di Valutazione appropriata (Livello II della V.Inc.A.), ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. e delle Direttive regionali per la Valutazione di Incidenza Ambientale (D.G.R. n. 30/54 del 30 settembre 2022), relativo alle attività svolte nel Poligono di Capo Teulada.
Entro (30) trenta giorni dalla pubblicazione della documentazione (21.01.2025), il pubblico interessato può presentare osservazioni trasmettendole ai seguenti indirizzi: PEC difesa.ambiente@pec.regione.sardegna.it; Servizio V.I.A. – Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Via Roma, 80 – 09123 Cagliari.
da L’Unione Sarda, 29 gennaio 2025
Teulada, sì a bombe e carri armati ma con le contromisure.
Dopo il ricorso presentato al Tar dal Grig, il ministero della Difesa punta a ottenere la valutazione di incidenza ambientale. (Enrico Fresu)
Niente più sbarchi in due spiagge su tre. Stop al lancio di bombe d’aereo. Le grandi manovre di uomini e mezzi sulla sabbia saranno evitate. E si creerà una fascia di rispetto intorno alle zone umide. I tecnici incaricati dal comando dell’Esercito in Sardegna le chiamano “misure di mitigazione”: sono gli accorgimenti proposti all’assessorato regionale all’Ambiente per poter continuare le esercitazioni all’interno del poligono di Capo Teulada. Meglio, per poter continuare a sparare (di tutto) in un’area militare che, per la gran parte, è anche tutelata sotto il profilo ambientale.
Un paradosso, che al ministero della Difesa vogliono superare con l’ottenimento della Vinca: la valutazione di incidenza (appunto) ambientale. Il poligono esiste dal 1956, ma questa è al prima volta che l’Esercito avvia una procedura del genere.
Quelle 233 pagine di analisi e schede tecniche depositate il 21 gennaio negli uffici di via Roma, a Cagliari, sono un’ammissione implicita: per effettuare le esercitazioni da gennaio a maggio e da settembre e dicembre (festivi esclusi) è necessario valutare l’impatto di carri armati, bombe, missili e proiettili sugli equilibri dei siti di interesse comunitario “Isola Rossa e Capo Teulada” e “Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino”, istituiti nel 1995, che per centinaia di ettari insistono all’interno della zona militare. Lo prevede la legge, un decreto del presidente della Repubblica che risale al 1997. Ma finora, semplicemente, la norma non era stata rispettata.
A sollevare il problema era stato il Gruppo di intervento giuridico, che nel 2023 aveva presentato un ricorso al Tar per far dichiarare illegittimo il via libera al calendario delle esercitazioni in assenza di Vinca. I giudici amministrativi avevano preso tempo e non hanno ancora deciso. Ora la Difesa prova a correre ai ripari.
(foto da mailing list sociale, S.D., archivio GrIG)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link