Furti, criminalità, droga… Il bilancio della Sûreté Publique del 2024 e i nuovi progetti per il 2025

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In occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno della DSP (Direction de la Sûreté Publique), martedì 28 gennaio, il direttore Éric Arella ha fatto il punto sul 2024 e ha definito gli obiettivi per il nuovo anno.

Davanti al Principe Alberto II, Éric Arella ha iniziato il suo discorso rendendo omaggio a Didier Guillaume, l’ex Ministro di Stato scomparso improvvisamente il 17 gennaio 2025: “Innanzitutto, vorrei rivolgere un pensiero speciale al nostro caro Ministro di Stato, Didier Guillaume, scomparso troppo presto. La sua eredità vivrà a lungo nel Principato di Monaco.”

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Ha poi ringraziato il Principe Alberto II per la fiducia che gli ha dimostrato da quando ha assunto l’incarico: “La ringrazio ancora una volta per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti nominandomi per questo alto incarico”.

Criminalità moderata e nel complesso ben controllata

Le statistiche del 2024 mostrano un leggero aumento della criminalità generale del 4,10% (888 reati rispetto agli 853 del 2023). Éric Arella ci ha tenuto a sottolineare che i numeri restano modesti: “In definitiva, si tratta di un livello di criminalità moderato e complessivamente ben controllato, in linea con la tendenza dell’ultimo decennio, che continua a evidenziare l’elevato livello di sicurezza a Monaco”.

Alcuni reati, tuttavia, hanno registrato un aumento significativo: i furti con scasso (17 nel 2024 rispetto agli 11 del 2023), i furti semplici (125 contro 78) e i reati legati alla droga (166 contro 132). Per quanto riguarda il riciclaggio, sono stati registrati 23 reati rispetto ai 14 dell’anno precedente.

Dall’altra parte, ha richiamato l’attenzione sul basso numero di reati penali: “fortunatamente sono stati molto pochi, solo quattro in tutto. Nel 2024 abbiamo avuto due casi di tentato omicidio e due rapine a mano armata, che si sono risolti rapidamente”.

I dati chiave del 2024

  • Delinquenza generale: un aumento del 4,10% con 888 reati registrati contro gli 853 del 2023.
  • Furti con scasso: aumento da 11 a 17 casi.
  • Furti semplici: aumento significativo, da 78 a 125 casi.
  • Riciclaggio: aumento da 14 a 23 reati.
  • Reati di droga: aumento significativo da 132 a 166 casi.

Ci sono stati comunque alcuni sviluppi positivi:

  • Incidenti mortali: nessun decesso nel 2024 contro sei nel 2023.
  • Interventi della polizia: aumento considerevole con 12.234 interventi nel 2024 contro 9.444 nel 2023.
  • Tasso di risoluzione dei casi: stabile e soddisfacente, quasi il 49%, cioè un caso su due risolto.

Criminalità stradale: una priorità per il 2025

Éric Arella ha insistito su una problematica persistente e preoccupante: la criminalità stradale. Anche se l’anno scorso non è stato registrato nessun incidente mortale (rispetto ai 6 del 2023), gli incidenti sono aumentati del 6%, con 161 casi nel 2024 rispetto ai 151 del 2023: “Il Principato è colpito principalmente da una criminalità di passaggio. Invece, diversi segnali che riguardano la criminalità stradale sono diventati allarmanti e richiederanno presto nuove disposizioni.

Nel 2024, la situazione è diventata più grave, l’abbiamo visto con i due brutti incidenti di metà dicembre, ma per fortuna ci sono stati pochi feriti.

Le cause degli incidenti? Eccesso di velocità associato a un notevole consumo di alcool, a volte aggravato da un consumo di stupefacenti, situazione che si è verificata sempre più spesso nel 2024. È un filo conduttore su cui insisterò sicuramente”.

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Entro il 2025 sarà messo in atto un piano per migliorare la sicurezza stradale che prevede la creazione di nuovi reati, l’aggravamento di quelli esistenti e la possibilità per la polizia di agire di propria iniziativa, cosa che attualmente non è prevista.

Risorse umane e materiali

Il Direttore ci ha tenuto a ricordare i punti di forza della DSP: “Con otto divisioni e tre hub, la DSP dispone di un organico di 620 persone, di cui circa un centinaio di donne. Questo consente di svolgere un forte ruolo di prevenzione, come testimonia la presenza della polizia sul territorio di gran lunga superiore a quella che si registra altrove”.

Éric Arella ha inoltre sottolineato le eccezionali risorse materiali della Sûreté Publique, in particolare una rete di videosorveglianza con quasi 1.300 telecamere, unita alla qualità delle immagini e alla padronanza dei software di analisi. Ha poi evidenziato “le eccellenti condizioni di lavoro di cui gode la Sûreté Publique, grazie a questo nuovo edificio, inaugurato quasi esattamente un anno fa”.

Il Principe Alberto II e Éric Arella © Monaco Tribune

Progetti per il 2025

Per affrontare queste sfide al meglio, Éric Arella ha condiviso gli sforzi intrapresi per modernizzare le risorse della Sûreté Publique. La riforma dello strumento di statistica, avviata nel 2024, mira a perfezionare l’analisi dei dati e ad adottare gli standard europei in materia di salvataggio degli stessi.

Questo nuovo approccio permetterà di reagire più rapidamente di fronte a una criminalità sempre più organizzata e mutevole: “Fin dal mio insediamento, e con il pieno accordo del Ministro dell’Interno, ho deciso di attuare un progetto lanciato la scorsa primavera per modernizzare la Sûreté Publique, che ha deciso di optare per una riforma totale dello strumento statistico utilizzato per tracciare la criminalità, con due obiettivi: avvicinarsi il più possibile alla natura sempre più organizzata, violenta e proteiforme della criminalità e adeguarsi agli standard dei principali Paesi europei in termini di salvataggio e dei dati statistici. La differenza starà soprattutto nella velocità e nella qualità dello strumento utilizzato per le statistiche”.

Ha inoltre esposto le cinque priorità per il 2025:

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  • Mantenere uno stretto legame tra la Sûreté Publique e la popolazione.
  • Proporre un piano di rafforzamento della sicurezza stradale.
  • Aumentare le misure di prevenzione negli istituti scolastici, tramite un sistema di riservisti.
  • Migliorare le condizioni dei residenti riducendo i tempi di ottenimento e rinnovo dei permessi di soggiorno.
  • Rendere più attraente la professione della polizia monegasca.

Ha inoltre delineato un piano ambizioso per il 2030, che include la proposta di legge sul riconoscimento facciale: “Dobbiamo fare in modo che la sicurezza pubblica diventi più proattiva e aumenti la sua capacità di prendere iniziative a beneficio dei nostri dipartimenti di intelligence e della polizia giudiziaria”.

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La Sûreté Publique conta 620 dipendenti, di cui 100 donne © Direzione della Comunicazione – Manuel Vitali

Un appello alla vigilanza collettiva

In conclusione, Éric Arella ha sottolineato che la sicurezza è una questione di responsabilità collettiva, citando i casi di furto di veicoli facilitati da comportamenti imprudenti. Ha invitato i cittadini a rimanere vigili: “Grazie a questa cerimonia ho l’opportunità di sensibilizzare il pubblico ricordandogli che la sicurezza è un affare di tutti e dipende dalla vigilanza di tutti. Questa vigilanza deve essere ancora maggiore oggi che in passato, in un momento in cui le reti criminali utilizzano tutti i mezzi disponibili, in particolare quelli digitali, per identificare, colpire e truffare le loro vittime”.





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