ecco com’è e quanto costa

Il Lingotto come palcoscenico tutt’altro che casuale, perché i ritorni importanti hanno bisogno di sfondi che richiamano tempi eroici, o comunque migliori. E un nome iconico, con quell’aggettivo accrescitivo che lo precede per chiarire la portata della scommessa. Grande, come la Grande Panda presentata oggi a Torino da Fiat.

A volte ritornano dunque. Al centro dell’attenzione, ma anche in un segmento di mercato in cui Fiat si tuffa dopo anni di assenza. Perché, chiariamolo subito, la Grande Panda non è l’erede della Panda attuale – in commercio dal 2011, e che verrà prodotta con il nome di Pandina fino al 2030 a Pomigliano, la più piccola di una famiglia che si allargherà ancora in futuro con la Giga Panda – quanto piuttosto della Punto, uscita si scena nel 2018. Questione di dimensioni, prima di tutto, visto che la nuova arrivata misura oggi un centimetro meno di 4 metri, mentre la prima Panda era di 61 cm più corta. L’ispirazione delle forme, quella effettivamente sì la avvicina alla “nonna” di allora, ma Fiat punta decisamente al bersaglio di clienti che cercano stazza più grande, quel segmento B cioè che in Europa vale 5 milioni di vetture vendute all’anno.

La plancia della nuova Grande Panda – .

Squadrata, solida, molto spaziosa internamente: la nuova arrivata sembra simpatica e ben fatta. Qualche plastica convince poco ma il particolare si dimentica in fretta considerando il prezzo abbordabile e il fatto che possa essere per caratteristiche un’auto da famiglia (non numerosa) trasversale. La piattaforma su cui nasce è la Smart (quella già utilizzata da Citroën C3 e Opel Frontera), il motore elettrico oppure benzina tre cilindri 1.2 da 100 CV. La Grande Panda sarà costruita in Serbia: da febbraio la versione elettrica, da marzo quella ibrida. L’obiettivo dichiarato è di vendere in media il 15-20% del totale nella versione elettrica, “quota che consentirebbe di evitare le multe europee previste per chi sfora le emissioni di C02”, ha spiegato Gaetano Thorel, responsabile del marchio Fiat per l’Europa. La percentuale varierà ovviamente da mercato a mercato: in Italia la “quota” elettrica sarà tra il 5 e il 10%, in Francia il 30%. L’Italia – ha detto Thorel – sarà il primo mercato come diffusione di questo modello con una quota complessiva prevista intorno al 35-40%. Complessivamente l’Europa rappresenterà il 50% delle vendite, l’altra metà sarà venduta in Sud America con una versione flexi fuel alimentata a bioetanolo, e in Middle East.

Il cavo di ricarica retrattile della versione elettrica – .

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Capitolo prezzi. La Hybrid è offerta in tre allestimenti (Pop, Icon e la Prima) rispettivamente a 18.900, 20.400 e 22.900 euro. A questi vanno sottratte le promozioni di lancio, ovvero 1.000 euro in caso di rottamazione di un’auto di omologazione uguale o inferiore a Euro 4, e altri 950 euro se si opta per il finanziamento. Stesso meccanismo si applica per la 100% elettrica: due gli allestimenti (La Prima e Red) che costano 24.900 e 27.900 euro e il cui prezzo – nel caso della Red – si riduce a 23.900 con rottamazione e a 22.950 con finanziamento. Interessante sulla versione a batteria il cavo di ricarica di 4,5 metri retrattile. L’autonomia dichiarata è di 320 km.

“Fiat è un brand con tanti anni di storia, siamo qui da 125 anni e siamo qui per restare”, ha detto Olivier Francois, responsabile globale del brand Fiat, durante la presentazione alla Pinacoteca Agnelli a Torino. “In Europa – ha aggiunto – l’elettrificazione deve essere più accessibile e più semplice. Dobbiamo fare auto che davvero possano essere apprezzate dai clienti. In America Latina e Middle East – ha proseguito Francois – stiamo andando bene, ma dobbiamo tornare a sorridere anche in Europa. Guardiamo al futuro con un grande sorriso. Fiat è il brand numero uno di Stellantis in termini di volumi. Essere globali è fondamentale. I segmenti chiave sono quelli A e B. Nel segmento A oggi siamo leader: lo siamo nell’elettrico e nell’ibrido, sia con la 500 sia con la Pandina. Ma nel segmento B è tutto quello che abbiamo da offrire sono i ricordi della Uno e della Punto. Era davvero casa nostra, almeno fino al 2013, quando abbiamo smesso di vendere la Punto. Ora c’è un grande ritorno, e stiamo guardando avanti verso anni fantastici”.

“Per entrambe le motorizzazioni – ha concluso il responsabile europeo di Fiat, Thorel – gli ordini della Grande Panda sono aperti da oggi in tutti i mercati europei, a eccezione del Regno Unito e dei Paesi con guida a destra dove arriveranno nel prossimo trimestre. C’è già stata una preapertura degli ordini in Francia, Belgio, Germania e Olanda per la versione elettrica e abbiamo già raccolto da ottobre 15.000 ordini”.