con l’Art Bonus ad Amatrice rinasce la chiesa di San Francesco –

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Intesa Sanpaolo sosterrà i costi della ricostruzione e del restauro con una erogazione liberale di oltre 6,6 milioni di euro. Il progetto è stato presentato oggi al Mic dal Ministro Giuli.

L’arte, la storia e la cultura si candidano ad essere il motore del nuovo futuro per Amatrice e tutto l’Appennino centrale colpito dagli eventi sismici del 2016-2017. A questa missione Intesa Sanpaolo contribuisce in modo decisivo, attraverso l’Art Bonus, che porterà alla rinascita della Chiesa di San Francesco ad Amatrice. Un luogo di culto di particolare pregio e simbolo del Comune del reatino martire del sisma che, il 24 agosto di nove anni fa, qui provocò 237 vittime.

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Le caratteristiche del primo Art Bonus 2025 realizzato per un edificio di culto nel territorio del cratere sisma 2016 sono state illustrate oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Spadolini del Mic, che ha visto la partecipazione del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli; del Commissario Straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli; del responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese; del Presidente di Ales Fabio Tagliaferri; del Questore della Camera, On. Paolo Trancassini; dell’assessore regionale del Lazio alle Politiche di ricostruzione, Manuela Rinaldi, dell’Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola; del Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi e della Presidente della Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, Paola Santarelli.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli: “L’avvio della ricostruzione e del restauro della chiesa di San Francesco ad Amatrice ricorda che il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano non può fare a meno del rapporto pubblico-privato, né di una sua rinnovata visione complessiva che renda il privato protagonista attivo e consapevole di una grande impresa sociale e comunitaria. Il patrimonio culturale italiano, da secoli esposto a terremoti e calamità naturali, richiede uno sforzo permanente in tutte le attività di protezione, messa in sicurezza e, ove necessario, restauro e ricostruzione. In questo tipo di interventi l’Art Bonus si rivela ancora una volta uno strumento fondamentale che andrebbe sempre promosso”.

Il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli: “Un avvenimento atteso, sentito, voluto da tutti con determinazione e passione. Oggi si accende una nuova luce nel percorso di rinascita dell’Appennino centrale, che assume sempre più forma e concretezza. Perché Amatrice non è soltanto un borgo, ma un simbolo di quel sisma che qui ha preteso un tributo di vite troppo alto. La Chiesa di San Francesco, a sua volta, di questo luogo è un emblema, un punto di riferimento storico, religioso e culturale che tornerà a nuova vita. In questa giornata, che va doverosamente dedicata a tutta la comunità amatriciana, rivolgo un particolare ringraziamento al Ministro Giuli, al Dottor Barrese e a tutta Intesa Sanpaolo, alla Presidente Santarelli, al Sindaco Cortellesi, al Presidente Tagliaferri e al Questore Trancassini che, insieme all’assessore Rinaldi, è un punto di riferimento imprescindibili per il lavoro che stiamo compiendo nel territorio reatino. Il contributo di tutti è stato fondamentale per giungere fin qui e, adesso che l’obiettivo è chiaro di fronte a noi, intendiamo proseguire con decisione e spirito di collaborazione”.

Il responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese: “Con la ricostruzione della chiesa di San Francesco, Amatrice potrà tornare ad essere uno dei borghi più belli d’Italia. Dal tragico sisma del 2016 Intesa Sanpaolo si è attivata con continuità negli anni a supporto della comunità locale attraverso Banca dei Territori e oggi interveniamo grazie alla direzione Arte, Cultura e Beni Storici guidata da Michele Coppola. Ricostruire Amatrice per noi non significa ricostruire soltanto le case, ma anche il tessuto sociale, economico e culturale. Oggi siamo felici di partecipare alla rinascita di questo territorio con un contributo di 6,6 milioni di euro finalizzato al restauro di un capolavoro che è parte della sua storia e della sua identità”.

Dichiarazione del Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi: “L’inizio dei lavori della nostra Chiesa ci riempie di gioia e di orgoglio. È il frutto di un lavoro congiunto tra la mia Amministrazione e le istituzioni. E segue alla firma del relativo Protocollo. Ricordo che tutto parte dalla sensibilità di una donazione effettuata da una nota imprenditrice della nostra terra, diventata una persona di fama nazionale per il suo impegno civile e culturale. Un grazie, dunque, alla Fondazione Santarelli per la sua iniziativa. La Chiesa di San Francesco, di cui siamo soggetto attuatore, è uno dei più importanti simboli della nostra identità storica e religiosa”.

Il Questore della Camera, On. Paolo Trancassini “Finalmente, grazie alla firma di questo importante protocollo di intesa, restituiamo ad Amatrice la chiesa di San Francesco, un punto di riferimento fondamentale e un simbolo storico e identitario per tutta la comunità. Questo progetto di restauro rappresenta un esempio concreto di sinergia tra istituzioni e privati per la tutela dei beni culturali. Voglio ringraziare il ministro Giuli, il Commissario Castelli, il dottor Barrese e Intesa San Paolo e la Fondazione Dino ed Ernesto Santarelli. Oggi facciamo un altro passo avanti fondamentale nel percorso di Ricostruzione del centro storico di Amatrice che vede finalmente la cultura protagonista della rinascita del tessuto sociale e culturale di questo bellissimo territorio”.

L’assessore alle Politiche di ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi. “È nostro impegno come Ufficio speciale per la Ricostruzione del Lazio ridonare ad Amatrice e alla sua gente i suoi simboli, che caratterizzano l’Appennino centrale. La chiesa di San Francesco è sicuramente uno dei monumenti più rappresentativi. Per questo ringrazio il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il responsabile di Intesa San Paolo, Stefano Barese e il presidente della Fondazione Santarelli, Paola Santarelli per la realizzazione di questo progetto che vede Istituzioni pubbliche e private coinvolte nel garantire la conservazione del valore culturale e i caratteri identitari della Chiesa. Il nostro lavoro continua, con impegno e passione inalterati, per restituire ad Amatrice la sua bellezza e i suoi capolavori artistici e culturali”

Il Presidente di Ales, Fabio Tagliaferri: “La ricostruzione ed il restauro della Chiesa di San Francesco ad Amatrice rappresenta un’opera di straordinaria valenza civica oltre che culturale resa possibile anche grazie ad uno strumento virtuoso come l’Art Bonus che Ales, società in house del Mic, gestisce per conto del Ministero con passione e dedizione quotidiana da dieci anni”.

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La Presidente della Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, Paola Santarelli: “Oggi con emozione si condivide il Protocollo d’Intesa che rende possibile la ricostruzione della bellissima chiesa di San Francesco. Desidero ringraziare il Dottor Stefano Barrese, per aver accolto con entusiasmo il progetto di ricostruzione da noi promosso; ringrazio per la sensibilità il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e l’impegno delle Soprintendenze preposte, il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli per la determinazione profusa ed il tenace Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi per aver tutti coordinato e reso attuabile il progetto della chiesa di San Francesco. La ricostruzione di questo identitario monumento scalderà i cuori degli abitanti di Amatrice nel percorso per tornare ad essere uno dei cento borghi più belli d’Italia”.

L’iniziativa presentata è il frutto del Protocollo d’Intesa (coordinato dalla Struttura Commissariale Sisma 2016) tra il Ministero della Cultura, la Struttura Commissariale sisma 2016, il Comune di Amatrice e Intesa Sanpaolo, che prevede, attraverso lo strumento dell’Art Bonus (https://artbonus.gov.it/2873-chiesa-san-francesco.html) un’erogazione liberale da parte dell’Istituto pari a 6.648.118,00 milioni di euro. Tali risorse sono destinate al Progetto di Ricostruzione e Restauro della Chiesa di San Francesco nel Comune di Amatrice (RI), gravemente danneggiata a causa del sisma. L’azione intrapresa è stata anche promossa dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli.

L’importo complessivo destinato al progetto della Chiesa di San Francesco è pari a 13.296.236 milioni di euro, di cui 6.648.118 assegnati da Intesa Sanpaolo attraverso l’erogazione liberale. La conclusione dei lavori è prevista a giugno del 2027.

Il progetto di recupero, pubblicato sul sito governativo artbonus.gov.it, ha come obiettivo l’intervento e la conservazione del valore culturale e dei caratteri identitari delle parti superstiti della Chiesa di San Francesco, attraverso un restauro conservativo e la ricomposizione degli elementi lapidei e architettonici, i quali devono essere, per quanto possibile, recuperati, assicurando nel contempo gli interventi di consolidamento indispensabili sia alla conservazione delle murature superstiti, sia a consentirne l’efficace inserimento della nuova compagine strutturale, collegando strettamente tra loro le azioni di ripristino e quelle di miglioramento sismico con quelle relative al restauro conservativo, rendendole complementari e mirando sempre ad attenuarne la conflittualità in termini di impatto fisico e visivo.

In considerazione del cronoprogramma della progettazione e dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione dell’intervento, è stato previsto che l’elargizione liberale da parte di Intesa Sanpaolo al Comune di Amatrice venga erogata dall’Istituto in tre tranches, negli anni compresi tra il 2024 e il 2026. La prima di tali elargizioni, pari a euro 2.2 milioni di euro, è già avvenuta, dopo che il Comune ha comunicato l’avvenuto avvio delle attività di cantierizzazione della Chiesa di San Francesco.

L’Art Bonus
Si tratta di un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, quale strumento di sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale, previsto ai sensi dell’art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014. Le erogazioni liberali possono essere destinate a interventi quali la manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica; realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.

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Saldo e stralcio

 

La Chiesa di San Francesco ad Amatrice
La Chiesa di San Francesco e l’annesso convento, situati nel centro storico del Comune di Amatrice (RI), costituiscono il complesso edilizio storico più importante del borgo, risalente al XIV – XV secolo, con un impianto romanico-gotico. La facciata era caratterizzata da un notevole portale gotico, nella cui lunetta spiccava un gruppo di statue in terracotta formato dalla Vergine in trono col Bambino affiancata da due angeli adoranti. L’interno, a navata unica e con abside semi-poligonale, lungo le pareti era istoriato di affreschi dei secoli XIV e XV.







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