Riunione “speciale” dei comitati, il 23 gennaio scorso, a Viserba. Organizzato da Daniele Merlini del Comitato Viserba Monte, all’incontro hanno presenziato i rappresentanti dei Comitati Rimini Sud, Santa Aquilina e Padulli. Erano inoltre presenti: Umberto Casalboni, ex consigliere comunale, per Torre Pedrera; Davide Bigucci del Comitato Viserba Monte; Gabriele Bernardi, albergatore di Viserba; Nadia Mauri, commerciante del centro storico; Palmiro D’Addario di Viserbella; Marco Tonini di Marina Centro.
Tra le prime questioni affrontate, il tema della disabilità e delle barriere architettoniche. Secondo quanto emerso dalla riunione dei Comitati, nella zona nord di Rimini “sono ubicate diverse case di cura atte a ospitare pazienti di qualsiasi difficoltà motoria o recupero psicofisico”, spiegano in un comunicato congiunto.
“Alcune di queste persone disabili ci hanno contattato per denunciare delle criticità importanti relative alla loro mobilità, che incontra diversi pericoli in alcune vie della zona – illustrano -. Un esempio molto evidente lo abbiamo in viale Roma (Viserba) per il fondo stradale irregolare, causato dalla crescita delle radici dei pini marittimi, che mettono a rischio l’accesso delle stesse carrozzine, deambulatori, e addirittura dei pedoni stessi”. Da non trascurare, aggiungono, il fatto che molti, “non potendo fare diversamente per il trasporto, sono costretti all’utilizzo di ambulanze private con un costo medio di 150 euro, che grava sulle finanze del disabile”.
Sicurezza e degrado: “Episodi non più isolati”
Parallela alla questione della disabilità corre quella del degrado nella zona di Rimini nord. “Passando in via XXIII Settembre, dove sono presenti episodi di prostituzione, troviamo piccole baby gang da non sottovalutare come fenomeno in continuo aumento – spiegano i comitati riuniti -. Sono inoltre in costante crescita anche episodi di furti e di ‘spaccate’ non più solo nei mesi estivi. Il clima di insicurezza percepito dal cittadino cresce e si espande in modo preoccupante, e questo è un gravissimo problema che bisogna affrontare e risolvere”.
Anche a Rimini sud, stigmatizzano, la situazione non è delle più rosee: “Vive nel degrado, con la prostituzione in testa, come denunciato sui giornali in questi ultimi giorni. L’auspicio? La possibilità di aprire un dialogo propositivo e costruttivo”.
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Qui Viserba Monte e Mare
Il Comitato Viserba Monte ha espresso preoccupazioni sui problemi segnalati e irrisolti nella propria frazione. “Dal traffico su via Celli, dovuto alla stazione ecologica Hera, alla inesistente manutenzione del Parco del Mare nord, oltre a una viabilità ormai obsoleta e non adeguata con le nuove abitazioni e strutture – osservano -. Per non parlare della segnaletica stradale, con i turisti che si perdono nei labirinti viserbesi”.
A Rivabella ci si batte per “fermare il piano particolareggiato di Rivabella, che prevede cento nuovi appartamenti. Si richiede invece una riqualificazione urbana sostenibile e un potenziamento del trasporto pubblico, oltre che un intervento urgente per migliorare la sicurezza e la vivibilità, con particolare attenzione alla manutenzione di marciapiedi, aree verdi, illuminazione e viabilità”.
Qui Centro storico e Padulli
In centro storico, il problema segnalato è la criminalità, nonché la moria delle attività commerciali. “Il centro storico, in orari notturni, raccoglie diverse baby gang e personaggi di dubbia onestà che scorrazzano, urlano e commettono reati di vandalismo – spiegano i comitati -. Negli ultimi mesi sono state sempre più frequenti le segnalazioni e le denunce”.
Per quanto concerne i Padulli, Andrea Turci, presidente del Comitato di quartiere, ha ricordato la raccolta firme che, lo scorso anno, ha visto coinvolti oltre 600 cittadini del quartiere, culminata in un incontro con la questora di Rimini. “Grazie a questa iniziativa e alla successiva creazione di un gruppo WhatsApp – ha spiegato -, il quartiere è diventato un esempio virtuoso di partecipazione attiva. Dal marzo dello scorso anno, i reati di microcriminalità nel quartiere Padulli sono diminuiti sensibilmente, grazie anche all’aumento delle pattuglie di polizia e carabinieri e al contributo di tutti i cittadini”.
Il comitato di quartiere Padulli-Covignano chiede più attenzioni: “Meritiamo di esser ascoltati”
In tema Santa Aquilina, il resoconto dei partecipanti all’incontro è il seguente: “Da anni si trova in un totale stato di abbandono e degrado, tra assenza della fibra ottica, telecamere installate mai funzionanti e rimosse, assenza di piccole aree di sosta e fermate per i pulmini scolastici, asfalto da rifare in quasi tutte le strade di collegamento, assenza di manutenzione dei margini delle strade”. Non mancano “camion di Hera che transitano a forte velocità, cattivi odori provenienti dal biodigestore, e infine le inevitabili scorribande di delinquenti che periodicamente entrano nelle abitazioni per rubare e devastarle”.
L’appello che arriva dai comitati e dai cittadini intervenuti è unanime: “Abbiamo convenuto di gettare il cuore oltre l’ostacolo e unire le professionalità – legali, urbanistico-edilizie, tecniche, tecnologiche -, le singole abilità o inclinazioni o, semplicemente, la volontà e il tempo libero, al servizio dell’intero territorio, al fine di creare una rete di supporto ai cittadini, senza frontiere di quartiere, per tentare di proporre modelli di soluzione”. Il passo successivo? “Li consegneremo alla volontà politica, unica nel possesso delle chiavi per aprire le porte del benessere della città”.
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