FDI E PD IN CALO NEI SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA, MA MANCA ANCORA L’EFFETTO IMPREVEDIBILE DEL “CASO ALMASRI”
Meloni, Schlein e Salvini in calo, anche se con percentuali comunque minimali che non spostano nulla in termini elettorali: il problema è che i sondaggi politici pubblicati ieri da Euromedia a “Porta a Porta” non possono naturalmente tener conto dell’enorme novità politica scattata ieri con l’annuncio della Presidente del Consiglio di essere indagata dalla Procura di Roma (assieme ai Ministri Piantedosi e Nordio, oltre al sottosegretario Mantovano) per il delicato caso Almasri-Libia. Le intenzioni di voto raccolte dai sondaggi politici per la Rai sono state raccolte prima del pomeriggio di ieri e dunque occorrerà attendere almeno i prossimi giorni per avere una prima “reaction” dell’elettorato all’ennesimo scontro in vista tra magistratura e politica.
Alla vigilia dello sbarco in Parlamento della riforma Nordio sulla separazione delle carriere, ecco l’indagine – che nasce da una denuncia di un avvocato “vicino a Romano Prodi” (accusa la stessa Premier Meloni) – che inguaia mezzo Governo ma che vede una netta reazione di tutta Palazzo Chigi nell’accusare parte della magistratura della consueta “giustizia ad orologeria”. Servirà capire se nei sondaggi politici il periodo d’oro del Centrodestra sarà interrotto da queste indagini o se invece, con effetto boomerang, potrebbe scatenare ancora più fiducia e consensi dai cittadini sempre più insofferenti alle presunte “intrusioni” della magistratura (considerata anche negli ultimi sondaggi politici del 2025 come “eccessivamente politicizzata”).
Nel frattempo non ci resta che affrontare gli attuali consensi per capire poi l’eventuale effetto in entrambe le direzioni tanto sul fronte Centrodestra quanto sulle opposizioni progressiste che sperano nel caso Almasri per dare una prima vera “spallata” al Governo Meloni: i sondaggi politici di Euromedia vedono FdI di Giorgia Meloni ancora in testa con il 30,6% ma in calo dell’1% rispetto ai medesimi dati di inizio gennaio 2025. Al secondo posto è il Pd di Schlein a confermarsi prima vera alternativa all’esecutivo, anche se i numeri continuano a non convincere con l’ulteriore calo dem fino al 24,2%: il M5s di Conte sale dello 0,1% e si posizione al 10,2% su scala nazionale, di fatto però ancora “tallonato” sia da Tajani che da Salvini, rispettivamente con il 9,2% di Forza Italia e l’8,9% della Lega.
COALIZIONI E GOVERNO, IL CENTRODESTRA RIMANE AVANTI AL “CAMPO LARGHISSIMO” ANCHE SE CALA SOTTO IL 50%
Recupera parte dei consensi persi in questo inizio anno l’AVS di Fratoianni e Bonelli – secondo i sondaggi politici di “Porta a Porta” dati al 5,3% – mentre scendono nuovamente Azione di Calenda (2,7%) e PiùEuropa di Magi all’1,8%, con Noi Moderati allo 0,6%. Nota di merito questa settimana per Matteo Renzi che con Italia Viva recupera un ottimo +1,1% posizionandosi dietro l’Alleanza Verdi-Sinistra con un rinnovato 3% complessivo.
Allargando lo sguardo politico e di fiducia dai partiti fino alle coalizioni nazionali, il vantaggio del Centrodestra è ancora solido nonostante il calo contemporaneo questa settimana di Fratelli d’Italia e Lega: la coalizione che guida il Governo da ormai più di due anni si mantiene a ridosso del 50%, perdendo però l’1% netto rispetto ai precedenti sondaggi politici Euromedia del 9 gennaio scorso. L’eventuale “campo largo progressista” – che tutt’ora non ha ancora visto piena luce – recupera terreno al 44,8%, tenendo assieme Pd, 5Stelle, AVS e radicali. Se invece si considera una coalizione ancora più ampia – mantenendo i veti di Conte e Fratoianni contro il “nemico” Matteo Renzi – Azione di Calenda potrebbe far parte del “campo larghissimo” e allora si arriverebbe fino al 47,5% nei consensi nazionali, comunque inferiore al dato del Centrodestra e pure a quello “monstre” degli astenuti, per i sondaggi Euromedia questa settimana attestati al 50,5% degli intervistati.
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