L’Orologio dell’Apocalisse è ora a 89 secondi dalla mezzanotte

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Mancano 89 secondi alla mezzanotte, ma non è un conto alla rovescia che vogliamo esaurire. L’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday Clock), lo strumento simbolico ideato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists per dar conto nei “progressi” dell’umanità nei tentativi di far estinguere la nostra specie, è avanzato di un’altra tacca verso l’ipotetico momento in cui il mondo come lo conosciamo potrebbe dissolversi.

Minacce nucleari, crisi climatica, possibili future pandemie e il connubio tra IA e tecnologie militari sono pericoli che incombono sulla sicurezza, la pace e lo sviluppo della popolazione umana sulla Terra, nonché le principali ragioni dietro alla decisione di spostare in avanti le lancette dell’Orologio.

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Orologio dell’Apocalisse: che cos’è e quando è nato

Il Bulletin of the Atomic Scientists è una rivista che tratta temi legati alla sicurezza globale (in particolare relativi agli ordigni nucleari e ad altre armi di distruzione di massa) fondata nel 1945 dagli ex-fisici del Progetto Manhattan, il programma americano per la bomba atomica, dopo il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. L’Orologio dell’Apocalisse è un timer simbolico creato due anni dopo, con l’obiettivo di misurare la distanza da un’ipotetica fine del mondo – la “mezzanotte” – che in origine rappresentava una guerra atomica, ma che con il tempo è evoluta in tante altre possibili “fini”, come un mondo reso inabitabile dagli effetti della crisi climatica o altre conseguenze irrevocabili della stupidità umana. 

Che cosa fa spostare le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse?

A decidere è il comitato delle Scienze e della Sicurezza (Science and Security Board) del Bulletin of the Atomic Scientists in accordo con un panel di esperti esterni, che include nove Premi Nobel. L’ultima volta che le lancette sono state spostate in avanti è stata nel gennaio 2023, quando sono finite a 90 secondi dalla mezzanotte. Nel 1947, alla sua creazione al principio della Guerra Fredda, le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse erano state fissate a 7 minuti dalla mezzanotte. Il momento in cui sono state più lontano dall’Apocalisse è stato nel 1991, dopo la fine delle tensioni tra l’ex Unione Sovietica e gli USA, dopo la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione della Germania, e dopo la firma del primo Trattato di Riduzione di Armi Strategiche.

Inizialmente il countdown avveniva in minuti; la decisione di passare ai secondi risale al 2017, anno della crescita dei nazionalismi e delle dichiarazioni dell’allora neo-presidente Donald Trump sulle armi nucleari (nonché della prima uscita degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi).

L’ombra del nucleare e dell’uso militare dell’AI

Il panel di esperti si è detto preoccupato perché «la Russia ha sospeso la conformità al nuovo trattato START (da Strategic Arms Reduction Treaty, “Trattato di riduzione delle armi strategiche”, ndr) e ha ritirato la ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari.

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La Cina sta rapidamente aumentando il suo arsenale nucleare. E gli Stati Uniti hanno abdicato al loro ruolo di voce di cautela. Sembrano inclini ad espandere il loro arsenale nucleare e ad adottare una posizione che rafforza la convinzione che l’uso “limitato” delle armi nucleari possa essere gestito».

A preoccupare sono anche le decisioni volte a integrare l’Intelligenza Artificiale nelle armi militari, che «sollevano interrogativi sulla misura in cui alle macchine sarà consentito di prendere o supportare decisioni militari, anche quando tali decisioni potrebbero uccidere su vasta scala». Intanto, la diffusione della disinformazione altera la capacità dell’umanità di riflettere e decidere su questioni di vitale importanza.

Cambiamenti climatici e future pandemie

Il 2024 è stato un anno che mai come prima ci ha messo davanti alle conseguenze “qui ed ora” dei cambiamenti climatici, e al nostro immobilismo nell’affrontarli. Non è tutto perduto, c’è ancora moltissimo che possiamo fare, ma occorre reagire dai fallimenti della COP29 e alla possibile uscita del più grande Paese emettitore della Storia dagli Accordi di Parigi.

A far muovere in avanti le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sono state anche la minaccia rappresentata dalla proliferazione di malattie infettive e la preoccupazione circa la sicurezza dei laboratori di biocontenimento e dell’uso dell’IA nella ricerca biologica: «I leader – scrivono gli scienziati del Bulletin – devono istituire autorità competenti per fornire informazioni affidabili, aumentare la segnalazione sui mutevoli pattern di diffusione di malattie dovute ai cambiamenti climatici, ridurre il numero di laboratori ad alto contenimento e limitare i programmi di armi biologiche attive».

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