Tappa importante per il percorso che porterà al Tortello maremmano alla presenza dell’onorevole grossetano Fabrizio Rossi
Tappa importante oggi per il percorso avviato da Confesercenti e che porterà al Tortello maremmano Igp. Questa mattina, alla Camera dei deputati, il progetto è stato presentato da Confesercenti e dall’Associazione del tortello maremmano, assieme all’onorevole grossetano Fabrizio Rossi.
Sono 266 in Italia i prodotti Igp. Dietro c’è, oltre a tradizione e tutela delle materie prime e dell’ambiente in cui vengono create, tutta un’economia che attraversa tutta la filiera. L’idea è che il Tortello diventi il 267 prodotto Igp italiano. Un percorso non semplice, ma che ha fatto già un primo passo con la registrazione di un Marchio collettivo di impresa legato ad un disciplinare di produzione.
«Con l’iniziativa che si è tenuta oggi presso la Camera dei Deputati è mia intenzione seguire e supportare tutto l’iter del percorso per il riconoscimento del marchio IGP – Indicazione Geografica Protetta – del Tortello Maremmano, una delle eccellenze gastronomiche tipiche del nostro territorio» afferma Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d’Italia.
«Aver ottenuto – prosegue Rossi, – la registrazione del Marchio d’Impresa nello scorso mese di novembre 2024 da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, registrazione quest’ultima tra l’altro valida per 10 anni, rappresenta per “l’Associazione tortello maremmano marchio collettivo geografico”, un primo passo per poi poter avviare quell’iter necessario per procedere alla formazione di un dossier e alla richiesta formale per il futuro riconoscimento del marchio “Tortello Maremmano IGP”. Marchio, che identificherà in futuro come esclusivo il Tortello Maremmano, al pari di altri prodotti tipici italiani come il “Prosciutto di Parma” o il “Parmigiano reggiano” e altri ben noti. Quindi, avere un domani riconosciuto il marchio “Tortello Maremmano IGP”, rappresenterebbe per tutta la Maremma motivo di orgoglio, utile non solamente a valorizzare questo prodotto, mettendolo tra l’altro al riparo da imitazioni che purtroppo spesso si vedono, ma darebbe soprattutto un notevole impulso all’economica locale con un importante ricaduta positiva per tutto il territorio».
«Pertanto, ben ha fatto la Confesercenti Grosseto, con il presidente Giovanni Caso e il direttore Andrea Biondi, a supportare in questa iniziativa del presidente Massimiliano Mei dell’Associazione per la tutela e la promozione del tortello Maremmano. Questo progetto, dovrà essere il punto di partenza dal quale partire, per poi coinvolgere gli altri attori del territorio: a partire dalle altre associazioni di categoria, a quelle legate al settore agro-alimentare, alla filiera locale, agli enti locali. Tutti uniti nel comune scopo di valorizzare, senza dimenticare le tradizioni, i prodotti tipici del nostro territorio. Quindi, da oggi parte la sfida e il mio personale impegno affinché il marchio del “Tortello Maremmano Igp” venga riconosciuto nel più breve tempo possibile», conclude Fabrizio Rossi.
«Valorizzare il tortello maremmano, come prodotto tipico della gastronomia locale, significa valorizzare il lavoro dei molti ristoratori e botteghe della Maremma, che Confesercenti rappresenta come sindacato di categoria, ma non solo, significa rafforzare la leva dello sviluppo enogastronomico, sempre più motivo di richiamo per i visitatori nazionali ed internazionali – affermano Giovanni Caso e Andrea Biondi, presidente e direttore della Confesercenti di Grosseto -. Su queste motivazioni si basa l’impegno profuso da parte di Confesercenti Grosseto come organizzazione promotrice del progetto di valorizzazione, sperando di avere sempre più alleati e sostenitori. Ringraziamo Fabrizio Rossi per l’opportunità di essere qui stamani in questo palcoscenico importante. Quando, mesi fa, gli è stato presentato il progetto lo ha accolto subito favorevolmente».
«L’idea che ha fatto scattare tutto è stata quella di valorizzare un nostro prodotto locale e magari riuscire così anche ad avere una ricaduta economica positiva sul territorio». A parlare è il presidente dell’Associazione per la promozione e tutela del Tortello Maremmano, Massimiliano Mei. «È una tristezza vedere in vendita prodotti chiamati tortelli maremmani fatti anche in altre regioni. Questo è un prodotto iconico del nostro territorio, ha una storia: veniva fatto nei giorni di festa con quegli ingredienti tipici che si trovavano facilmente. Se l’obiettivo è arrivare all’Igp, come noi ci auguriamo, serve però una spinta, delle istituzioni, della politica e anche economica. Intanto abbiamo avuto adesioni da un vasto gruppo di produttori, segno che stiamo seguendo la strada giusta».
«L’Igp sarebbe una grande opportunità per questa terra, anche di non lasciar andare un’arte antica. Questo prodotto rappresenta la Maremma più del vino, perché il tortello è nato qui. Il nostro è un territorio povero, la nostra ricchezza dobbiamo cercarla nelle tradizioni: potenzialmente potremmo esportare questo prodotto in tutto il mondo, come succede per il Parmigiano o il prosciutto di Parma».
Il percorso non sarà breve, si spazia dai 18 ai 36 mesi. Un primo step regionale, poi si passa al Ministero e infine alla Comunità europea. «Anche per questo – sottolinea Rossi – sarebbe utile la più ampia partecipazione e adesione. Da parte delle associazioni, dei ristoratori, ma soprattutto delle istituzioni, e dei sindaci». L’associazione del Tortello nel frattempo si sta muovendo facendo conoscere il prodotto anche con cooking lesson dedicate negli istituti enogastronomici della provincia.
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