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Succhiarsi il pollice è un’abitudine comune tra i più piccoli, ma quali sono le possibili conseguenze per lo sviluppo del sorriso? Scopri insieme a noi dello studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, gli aspetti principali sull’argomento: cause, rischi e consigli utili per i genitori.
La suzione del pollice
La suzione del pollice è un gesto estremamente spontaneo nei primi anni di vita. Risponde a un riflesso che si sviluppa nel grembo materno per consentire al neonato di nutrirsi, e quindi di sopravvivere.
Il feto, già a 5 mesi, succhia il pollice e insieme deglutisce. In questa maniera si “allena” per il momento in cui, dopo la nascita, dovrà poppare il latte dal seno della mamma. Succhiare è quindi un istinto innato legato allo stimolo della fame, ma anche al bisogno del bambino di riconoscere ed esplorare le diverse parti del proprio corpo, a partire dalla bocca.
I bambini quindi nascono con il bisogno di ciucciare e la suzione non nutritiva ha molti benefici. Succhiare è un riflesso naturale che dà a bambini e neonati un senso di sicurezza, rilascia endorfine, ha un effetto calmante e può ridurre lo stress.
Suzione del pollice: a che età non va più bene?
Durante i primissimi anni di vita la suzione del pollice non costituisce un problema ed è un comportamento del tutto naturale e fisiologico.
Entro i tre anni non va vista come un’abitudine cattiva o da disincentivare. Una buona regola è quella di iniziare a eliminare questo comportamento intorno ai quattro anni. Le ricerche infatti dimostrano che abitudini orali prolungate o frequenti, come la suzione del pollice, delle dita e l’uso del ciuccio, possono avere un impatto negativo sullo sviluppo del linguaggio e della dentatura del bambino.
Conseguenze della suzione prolungata sulla dentatura
La suzione del dito, oltre l’età consigliata rischia di deformare il palato incidendo negativamente sullo sviluppo dell’occlusione.
Questa correlazione tra suzione prolungata e malocclusione è stata studiata da diversi autori ed è stato accertato che la probabilità di sviluppare una malocclusione è correlata con la suzione non nutritiva che si protrae oltre i tre anni. La suzione del pollice risulta particolarmente associata allo sviluppo di morso aperto anteriore, cioè quando gli incisivi superiori si inclinano verso fuori e quelli inferiori verso l’interno. Queste conseguenze sono dovute principalmente alla forza che la suzione del dito esercita sul palato e sulla dentatura che si sta sviluppando.
Anche la deglutizione e la fonazione possono subire dei cambiamenti.
Le modifiche strutturali alle arcate dentarie dovute all’abitudine protratta nel tempo di succhiare il dito, potranno correggersi da sole in seguito alla sospensione di questo tipo di suzione, ma spesso persistono ben oltre la cessazione dell’abitudine viziata e saranno recuperabili solo con la terapia ortodontica.
Per tutti questi motivi, è importante riconoscere quando questa abitudine si trasforma in un vizio da interrompere con le giuste modalità.
Come intervenire se questa abitudine persiste?
Non preoccupatevi se il vostro bambino si succhia il pollice. Molti bambini smettono da soli, sia per l’influenza dei coetanei o dei fratelli, sia per il fatto di aver perso l’abitudine. Ma come intervenire se questa persiste?
Ecco alcuni consigli importanti :
- stabilire degli obiettivi insieme al bambino. Può essere utile iniziare con piccoli obiettivi come evitare di succhiare il pollice in macchina
- lavorare inizialmente per eliminare il succhiamento del pollice durante la veglia, passare poi alla fase di addormentamento e del sonno
- evitare di sgridare o criticare il bambino perché si succhia il pollice
- ricordare costantemente al bambino, in modo gentile e affettuoso, di togliere il pollice dalla bocca
- lodare il piccolo perché non si succhia il pollice e offrirgli un incentivo, come un adesivo o un piccolo premio
- offrire un’attività sostitutiva. Se ad esempio il bambino si succhia spesso il pollice in auto, un album o un piccolo giocattolo potranno essere utili a tenere le mani occupate
- utilizzare uno strumento per aiutarli a smettere, come :
creme naturali dal sapore sgradevole, guantini di lana, tappi per mani (manicotti di protezione per le dita creati appositamente per l’arresto della suzione)
E se tutto questo non dovesse essere sufficiente, chiedi il supporto del dentista! Potrà sostenere e incoraggiare il bambino a perdere l’abitudine e intervenire con l’approccio più adatto per favorire il corretto sviluppo delle arcate.
Lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua disposizione per un controllo e per una valutazione col dentista pediatrico.
Per prenotare la visita del tuo bambino contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751.
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