È stata una stagione straordinaria, per l’uva da tavola italiana, segnata da innovazioni varietali e una strategia di marketing efficace, che promette di portare successo anche in altri segmenti della frutta fresca.
“Nel 2024, il settore dell’uva da tavola ha vissuto una campagna strepitosa, come mai registrata a memoria d’uomo. Neanche mio padre forse si ricorda una campagna del genere”, dichiara Oronzo Diomede, presidente/responsabile commerciale della Organizzazione di produttori Puglia&Natura, con sede a Rutigliano (Bari). Diomede evidenzia sia l’eccezionale qualità del prodotto sia i prezzi di vendita superiori alla media. Questo successo è stato attribuito a un calo generale della produzione italiana e a un ritardo di quantità significative dall’oltremare, che ha portato a un’offerta aggregata inferiore rispetto agli anni precedenti.
Uva dell’Op venduta in un mercato generale in Regno Unito
Diomede parla inoltre del processo di transizione varietale che sta influenzando il settore. “Molti produttori stanno passando da varietà di uve con semi e uve tradizionali senza semi, come Regal e Crimson, a nuove varietà senza semi più performanti in termini di qualità e resa. Quando avviene un cambio varietale, bisogna aspettare almeno 2-3 anni prima che sia disponibile una produzione ottimale”, dice il presidente della Op, sottolineando come questo cambiamento sia necessario, nonostante causi temporaneamente una riduzione dell’offerta.
Sebbene la stagione sia stata eccezionale, il presidente della Op ha notato che non ci sono state grosse differenze nella commercializzazione rispetto agli anni passati, con la clientela abituale che ha richiesto quantità simili. Tuttavia, si è osservato un crescente interesse da parte di nuovi clienti, in particolare quelli che precedentemente si rifornivano dalla Spagna, dimostrando l’attrattiva crescente del prodotto italiano e un timore sulla tenuta dei frutti spagnoli, a seguito del fenomeno meteo della Dana.
A sinistra: Oronzo e Martino Diomede, rispettivamente presidente e responsabile mercati tedeschi/rapporti con i fornitori. A destra: agrumi italiani venduti a marchio Agrilodi
Oltre all’uva, l’OP Puglia Natura ha iniziato a vendere agrumi italiani verso la fine del 2024, registrando ottimi riscontri con limoni, arance e clementine. “Abbiamo portato avanti un bel lavoro e sulla base di questo crediamo di continuare anche l’anno prossimo”, dichiara Diomede, delineando una strategia di diversificazione produttiva che va dalle ciliegie, alle albicocche e agli agrumi, con l’uva come prodotto principale. Un fattore chiave del successo nella commercializzazione è stato l’uso dei marchi Agrilodi e Op Puglia&Natura, che hanno garantito uno standard qualitativo elevato riconosciuto dai clienti già con l’uva. “Ciò sottolinea l’importanza della coerenza del brand nella fidelizzazione del cliente”.
“Stiamo continuando anche in gennaio con gli agrumi”, dichiara Diomede. “A partire da maggio, invece, ripartiremo con la stagione di albicocche e ciliegie, per proseguire poi con l’uva”. Ciò lascia intendere un periodo di preparazione nei mesi da febbraio ad aprile, durante i quali l’Op si concentrerà sulla pianificazione e sull’ottimizzazione delle risorse per la stagione successiva.
Partecipazione a Fruit Logistica
“L’obiettivo principale di esporre a Berlino resta quello di promuovere il nostro prodotto di punta: l’uva”, sostiene Diomede, sottolineando l’importanza di mantenere i rapporti con i clienti storici e di presentare loro le nuove varietà che l’Op ha commercializzato nel 2024. “Tra queste, spiccano la Late Pearl e la Kelly, che hanno avuto un enorme successo, specialmente alla fine dell’anno, e grazie alle quali siamo stati in grado di espanderci in nuovi supermercati e canali di vendita”. Queste varietà, note per la loro resistenza e la maturazione tardiva, hanno rappresentato un punto di forza per l’Op in un periodo dell’anno in cui è difficile trovare uve fresche e di qualità.
A sinistra: uva Kelly. A destra: uva Late Pearl
“Nel nostro territorio, nella provincia di Bari, la Late Pearl può essere raccolta con un contenuto zuccherino minimo di 17-18 gradi Brix, da metà/fine agosto alla prima decade di dicembre, raggiungendo anche i 19-21 gradi Brix – sottolinea Diomede – La Kelly, invece, ha dimostrato un’ottima conservazione in cella, che ha permesso di soddisfare la domanda nelle festività natalizie”.
Con la partecipazione alla fiera di Berlino, l’azienda si appresta a fare un ulteriore passo avanti, rafforzando la sua presenza a livello internazionale e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita per il 2025 e oltre.
Op Puglia&Natura esporrà a Fruit Logistica 2025 (Berlino, 5-7 febbraio) in Hall 4.2/Stand D-18.
Per maggiori informazioni:
Oronzo Diomede – presidente/responsabile commerciale
+39 340 2203352
[email protected]
Pasquale Parente – responsabile OCM
+39 3928974418
Op Puglia&Natura
P.zza delle Regioni, 4
70018 Rutigliano (BA) – Italy
+39 0804770977
[email protected]
www.pugliaenatura.it
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