Più corse marittime per smaltire le macerie – Il Golfo 24

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Sono tre i temi cruciali che pongono una seria opzione sugli effetti del PdRi, il piano della ricostruzione di Ischia: dove andrà la gente delocalizzata che non potrà più ricostruire dove era e come era il proprio immobile e come si smaltiranno le macerie delle loro case abbattute dopo l’esproprio conseguente alle delocalizzazioni. Enormi quantitativi di rifiuti che senza un piano macerie idoneo su un’isola come Ischia appare improbo smaltire in maniera adeguata. Tra i temi che abbiamo provato ad approfondire al tavolo della presentazione del Piano,avvenuto agli inizi di questo gennaio al Palazzo Reale,c’è stato proprio quello dell’assenza dei piani demolizione che tengano conto di un piano di smaltimento funzionale, funzionante ed organico. Come sta infatti dimostrando la questione dello smaltimento dei fanghi alluvionali dal 2022, anche lo smaltimento delle macerie delle case danneggiate dal sisma del 2017 e dalla frana di due anni fa, èun serio problema. Un fatto che, oltre a richiedere enormi investimenti economici, rappresenta un’emergenza nell’emergenza, contando l’assenza di siti di stoccaggio ad Ischia. Neppure il bando varato da Legnini per reperirli è servito ad individuarne di idonei. Se poi lo si collega alla necessità di trasportare questi materiali in terra ferma, con le così dette navi dedicate,allora c’è l’allarme acuito dai limiti della insularità. Come si gestirà lo smaltimento delle macerie? Sono fondati i rischi di creare borghi fantasma e piazzali delle macerie, dove quelle macerie resteranno ad imperitura memoria, mentre la gente sarà ancora sfollata.

Noi abbiamo posto le domande, il commissario Giovanni Legnini ha provato a dare le risposte.Nei fatti, poi,lo stesso onorevole con una nota alle compagnie di navigazione ha confermato i rischi conseguenti alla enorme mole di macerie in una isola. Legnini ha ammesso “problemi nello smaltimento dei rifiuti”: «Il mio bando per siti di stoccaggio non ha dato esiti, su quattro adesioni, solo una è rimasta in piedi e tre scartate per problemi di proprietà ed urbanistici. Per il resto Legnini parla di un «problema legato anche ai trasporti via mare in terraferma. Potrebbe esserci un problema di tipo monopolistico». Poi ha passato la parola al sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino che ha detto riferendosi ai trasporti via mare:«C’è qualche stortura! E’ pronta una segnalazione alla Procura della Repubblica». Intanto, venerdì 24 gennaio 2024 con una nota PEC a Caremar, Medmar, Traspemar, Gestour e al Circondario Marittimo di Ischia, Legnini ha chiesto nuove linee e l’autorizzazione al trasporto di ogni tipo di rifiuto.

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Ecco quanto scrive il Commissario Giovanni Legnini nella sua richiesta inviata a tutte le compagnie di navigazione dedicate ai trasporti pesantichiedendo ulteriori linee.Il Commissario confida in un riscontro entro 7 giorni dalla ricezione. «Facendo seguito alle molteplici segnalazioni da parte di imprese e professionisti circa le difficoltà che si riscontrano per il trasporto e lo smaltimento delle macerie e rifiuti provenienti dai cantieri della ricostruzione post sisma e post frana sull’isola di Ischia, si chiede alle compagnie di navigazione, autorizzate al trasporto dei predetti rifiuti e di ogni tipo di materiale edile, la disponibilità alla attivazione di ulteriori linee marittime a servizio delle imprese impegnate nelle attività connesse alla ricostruzione» cosi chiede Legnini. Questi poi prosegue evidenziando che «La disponibilità di un numero adeguato di linee marittime riveste un ruolo di fondamentale importanza per evitare rallentamenti ai numerosi cantieri in corso. Pertanto, si chiede la disponibilità di codeste società marittime ad accrescere il numero dei transiti per le finalità suindicate ovvero l’istituzione di nuove linee dedicate». Inoltre Legnini si rivolge al Comandante del Circondario Antonio Magi. Infatti «All’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia si chiede la disponibilità a fornire ogni utile contributo ed indicazione che possa favorire la celere attivazione delle linee marittime aggiuntive, eventualmente proposte dalle compagnie».





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