Brescia-Catanzaro 2-3, le pagelle: da Iemmello a un Bonini super splende Quagliata in versione assistman

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Le pagelle di Brescia-Catanzaro

Pigliacelli 5 – Senza colpe nella prima rete subita, regala di fatto la seconda uscendo a vuoto su un traversone da destra. Attento in altre situazioni, sebbene mai particolarmente pericolose.

Brighenti 6,5 – Gioca con le consuete personalità e grinta, sbagliando davvero poco nella zona di competenza, e talvolta anche aggredendo avversari più lontani dalla medesima.

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Antonini 7 – Un brutto errore in avvio, che spiana la strada al primo goal dei padroni di casa. Nel prosieguo, però, cresce tantissimo guidando da autentico leader il pacchetto arretrato e frustrando diverse iniziative condotte dai calciatori opposti.

Bonini 9 – Agonisticamente cattivo in difesa, ove non sbaglia un intervento, ed implacabile in attacco con due marcature personali, evidentemente decisive ai fini del risultato finale. Prestazione spaziale.

Cassandro 6,5 – Attento in sede difensiva ed efficace in qualche proposizione. In una di queste ultime, agli inizi della ripresa, conquista il calcio di rigore poi fallito da Pietro Iemmello.

Coulibaly 6 – Diligente, recupera qualche pallone a centrocampo, apparendo però in leggera sofferenza in alcuni frangenti. Correttamente sostituito nel momento in cui visibilmente esaurisce il carburante.

Petriccione 7 – Lucido in cabina di regia, molto abile nel dettare, per larghi tratti, i ritmi di gioco e spesso valido in interdizione. Match molto positivo.

Pontisso 6,5 – Fa avvertire la sua presenza nella fase di non possesso, ringhiando sui portatori di palla del Brescia o chiudendo le linee di passaggio. Abile, in qualche caso, a partecipare alla costruzione della manovra, in surroga a Jacopo Petriccione.

Quagliata 8 – Spina costante, a sinistra, per la difesa locale, oltre che efficiente in protezione. Soprattutto, però, uomo assist in tutte e tre le reti realizzate dalle Aquile. Fra l’altro, ancor prima del gol dell’1-1, aveva servito un pallone delizioso, nel cuore dell’area opposta, calciato di poco a lato da Federico Bonini.

Iemmello 6,5 – Realizza il goal del pareggio, poco dopo lo svantaggio, e poi si muove sovente bene a centrocampo o sulla trequarti avversaria, regalando fantasia alla squadra. Nell’ultimo terzo di match, si rende pericoloso con una conclusione che chiama agli straordinari l’estremo opposto. Tuttavia, sulla valutazione – comunque non certo negativa –  incide il penalty calciato davvero male in avvio di ripresa.

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Biasci 5 – Mai realmente incisivo sul fronte offensivo, perde anche alcuni palloni sbagliando gli appoggi. Si fa apprezzare per la generosità nel pressing alto, ma è troppo poco per ottenere la sufficienza.

Buso (dal 56’) 6 – Sostituisce Coulibaly, ed è presente in qualche iniziativa d’attacco. Efficace, anche, in alcuni ripiegamenti.

Pittarello (dal 66’) 6 – Avvicenda Biasci, ed il suo spezzone, ad avviso di chi scrive, ha due diverse chiavi di lettura. Per un verso, non insidia il portiere avversario, limitandosi a qualche sportellata con i calciatori delle rondinelle. Per un altro, però, i suoi centimetri creano apprensione sui calci da fermo, attirano su di lui vari difensori, e quindi producono maggiori spazi per i compagni, fra cui Bonini, che – guarda caso – realizza due goals proprio in situazioni da palla inattiva. Per questo secondo motivo, si ritiene assegnare a Filippo un voto positivo.

Pagano (dal 90 +1’) S.V – Sul terreno di gioco al posto di Pietro Iemmello per gli ultimi minuti di gara. Ha il tempo di partecipare all’esultanza per il punto decisivo realizzato da Bonini, ma non può essere valutato.

Fabio Caserta 8 – Si trova costretto a dover fare a meno di molti calciatori (Scognamillo, Šitum, Pompetti, D’Alessandro, Compagnon, Seck) e ne ha altri (Brignola, Ilie, il giovanissimo Maiolo) convocati e portati in panchina più per onor di firma che per la possibilità di essere realmente utilizzati. Nondimeno, il tecnico riesce a schierare una formazione solida e capace – ancora una volta – di reagire brillantemente allo svantaggio maturato nei primi cinque minuti di gara. Anzi, dopo il pareggio, il Catanzaro diventa padrone del campo e del possesso-palla, senza mai mostrare segni di affanno nei momenti in cui deve difendere. Alla fine, la partita al Mario Rigamonti diventa probabilmente la migliore fra quelle finora disputate in trasferta. Ottima anche la lettura, e quindi la gestione delle sostituzioni. Bravo Mister!

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