Isabella Rossellini, icona intramontabile del cinema e della moda, incanta ancora oggi con la sua eleganza senza tempo. Dalle passerelle di Pucci agli anni d’oro con David Lynch, la diva continua a reinventarsi a ogni stagione.
Fin dagli esordi, quando il suo volto luminoso campeggiava sulle copertine delle riviste di moda più prestigiose, Isabella ha saputo reinventarsi continuamente. Negli anni ’80, con i suoi tagli corti e i completi minimali, ha incarnato un’eleganza essenziale che non aveva bisogno di eccessi. Poi, negli anni ’90, si è lasciata sedurre da un’estetica più sofisticata e teatrale, spesso impreziosita da colori profondi e tessuti ricchi. Non si è mai fermata: dagli abiti strutturati delle grandi maison ai look rilassati, la sua capacità di muoversi tra moda e arte l’ha resa una musa per molti. Ha cambiato capelli, stile e persino atteggiamento, ma sempre con il tocco personale che l’ha resa inconfondibile.
Oggi, a 70 anni passati, la Rossellini è stata appena nominata agli Oscar nella categoria miglior attrice non protagonista per l’interpretazione del film Conclave. E sempre recentemente, l’abbiamo vista in passerella per Pucci, indossando creazioni moderne che rompevano con la sobrietà degli anni passati. Eppure, è sempre lei: il fascino etereo che la contraddistingue emerge anche attraverso un caleidoscopio di colori. Questa capacità di trasformarsi senza mai perdere l’autenticità la rende unica. Come riesce a reinventarsi senza mai sembrare artificiale? Forse è la sicurezza in sé stessa, o forse la sua profonda comprensione della bellezza, che va oltre l’apparenza.
Un’icona senza tempo tra moda, cinema e arte
La recente sfilata di Pucci a Roma, dicevamo, ha visto Isabella Rossellini protagonista assoluta. In un’epoca in cui l’industria della moda sembra spesso ossessionata dalla giovinezza, la scelta di Camille Miceli, direttrice creativa della maison, di includere Isabella nel cast delle top model over 50 è un segnale potente: la bellezza non ha età. Sotto le volte affrescate dello storico Palazzo Altemps, la Rossellini ha indossato abiti che celebravano il DNA mediterraneo di Pucci, con l’iconica stampa Vivara come protagonista. Questo non era solo un omaggio alla storia della maison, ma anche un manifesto di inclusività e un invito a guardare oltre i limiti imposti dagli stereotipi.
Eppure, questa non è stata una semplice apparizione. Isabella ha saputo infondere il suo tocco personale in ogni passo, portando in passerella non solo eleganza, ma anche un messaggio: il tempo può essere un alleato, un’occasione per esplorare nuove dimensioni di sé stessi. Questa evoluzione stilistica si riflette anche nella scelta di look più audaci e colorati rispetto ai suoi giorni di minimalismo rigoroso. È un cambiamento che sembra raccontare la sua attuale fase di vita: un periodo di celebrazione, sperimentazione e serenità.
Ma la Rossellini non è nuova a ribaltare le regole. La sua lunga collaborazione con Lancôme è stata rivoluzionaria, non solo perché ha incarnato per anni l’idea di bellezza sofisticata e raffinata del marchio, ma anche per il modo in cui ha sfidato le convenzioni. Quando venne sostituita per motivi di età, non si nascose, ma continuò a lavorare con altre grandi maison come Dolce & Gabbana, finché Lancôme non la richiamò, rendendola il volto ufficiale della loro linea a oltre 60 anni. Un ritorno che non solo ha segnato una vittoria personale, ma anche un punto di svolta nell’industria della bellezza.
Questa capacità di Isabella di reinventarsi si riflette anche nella sua carriera cinematografica, dove ha lavorato con alcuni dei registi più innovativi del suo tempo. Il suo rapporto con David Lynch – scomparso qualche giorno fa – tanto professionale quanto personale, è ormai leggenda. Dopo il loro incontro sul set di Velluto Blu, film in cui Isabella interpretava il ruolo iconico di Dorothy Vallens, i due iniziarono una relazione intensa, caratterizzata da una forte alchimia artistica.
Lynch trovò in Isabella una musa capace di tradurre le sue visioni astratte in emozioni palpabili. Chi può dimenticare la campagna pubblicitaria del profumo Trésor negli anni ’90? Diretta proprio da Lynch, quella collaborazione trasformò uno spot di profumi in un’esperienza cinematografica.
Al di fuori del glamour, Isabella è una donna dalle mille sfaccettature. La sua passione per la natura l’ha portata a una seconda carriera come allevatrice e scrittrice. Nella sua fattoria a Long Island, trascorre il tempo curando le sue galline, un’attività che ha trasformato in un’occasione di riflessione e creatività. Con il libro Le mie galline ed io, la Rossellini dimostra che anche la vita rurale può essere poetica e piena di significato, tanto quanto la vita da diva.
La sua, insomma, una vita camaleontica, così come i suoi stili nel corso degli anni. La vita di una donna che ha saputo trasformare ogni fase della sua vita in una nuova avventura, senza mai rinunciare alla sua autenticità. E in un mondo che spesso insegue la perfezione effimera, il suo esempio è una ventata d’aria fresca.
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