Santiago Gimenez accordo col Milan, ma il Feyenoord non fa sconti

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Sull’ingaggio inizio d’intesa. Ma il club olandese valuta la punta 40 milioni e non vuole privarsene a metà stagione. Può decidere il fattore Ibra




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Tra Santiago Gimenez e il Milan c’è di mezzo… il Feyenoord. Il club olandese, infatti, continua a fare muro sulla partenza del centravanti messicano nel mercato di gennaio. Negli ultimi giorni i rossoneri hanno avanzato una prima offerta formale di poco inferiore ai 30 milioni di euro (bonus compresi) per l’attaccante, ricevendo il secco no di Denis te Kloese, direttore tecnico della società di Rotterdam. Il Milan, però, è forte di un accordo già trovato in linea di massima con Gimenez e l’agente Rafaela Pimenta, ex braccio destro di Mino Raiola, per un contratto fino al 2028 con opzione per un altro anno. 

Il precedente

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L’attaccante messicano, ma anche con passaporto italiano garantito dalle origini della sua famiglia, vuole trasferirsi a Milano a tutti i costi e sta spingendo con la sua attuale squadra per avere il via libera, anche perché già in estate era stato corteggiato (inutilmente) dai rossoneri. Inutilmente e improvvisamente: il Milan ci provò l’ultimo giorno di mercato, con un’offerta a sorpresa rivelata dallo stesso Gimenez in ottobre, durante un’intervista a Espn. L’ingaggio, almeno quello, non sarebbe un problema. Santiago al Feyenoord guadagna circa 900mila euro a stagione, mentre il Milan gli offrirebbe uno stipendio sopra i 2 milioni a campionato. Perfettamente in linea con la politica di bilancio del club e gli stipendi dei giocatori più importanti della rosa. 

Fattore Bayern

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Al momento il Feyenoord non ne fa una mera questione di soldi, quanto un fatto tecnico. Gli olandesi negli ultimi mesi hanno valutato Gimenez 40 milioni e nelle ultime settimane hanno assicurato di non voler perdere l’elemento di spicco della rosa nel bel mezzo della stagione. A maggior ragione dopo la doppietta al Bayern in Champions League di mercoledì sera (e il primo gol è stato davvero bello…). C’è altro. Il Feyenoord è in un momento complesso della sua stagione, ha fatto un punto nelle ultime tre partite di Eredivisie e deve inseguire un posto nella prossima Champions: al momento, sarebbe fuori. I rapporto tra tifosi e club è delicato e cedere il giocatore simbolo della squadra… non aiuterebbe. Anche per questo, a Rotterdam, per ora tutti dicono “no, grazie”. 

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Ci prova Ibra

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Nel calcio, però, i soldi possono far cambiare idea a chiunque. Forse pure a un osso duro come Te Kloese, che Zlatan Ibrahimovic conosce bene. I due si sono incontrati ai Los Angeles Galaxy, quando il dirigente olandese era appena stato nominato general manager e Ibra era già la stella della squadra. Fu proprio Te Kloese ad accontentare Zlatan nel 2020, quando lasciò l’America per tornare al Milan. Un curioso corto circuito di destini, che si ripresenta a cinque anni di distanza. Chissà che lo svedese non provi a convincerlo anche stavolta con Gimenez. Certo, la sensazione è che l’offerta rossonera debba comunque salire, anche per far sì che sia poi il giocatore a pretendere con più forza la cessione, secondo un meccanismo tipico del calciomercato: un calciatore può influenzare un trasferimento quando la distanza tra domanda e offerta è ridotta, certo non superiore a 10 milioni. 

Oltre i 20 milioni

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Il Milan però è pronto a uno sforzo economico importante, al di là di quello che si farà nel mercato d’uscita. Per essere chiari: si è già andati e si andrà inevitabilmente molto oltre il tetto dei 20 milioni delle ultime sessioni di mercato. Gli uomini mercato rossoneri hanno individuato in Gimenez l’attaccante giusto per portare in dote alla squadra i gol che stanno mancando a Conceiçao ed erano mancati prima a Fonseca. Diverso il discorso se non si dovesse riuscire ad arrivare all’attaccante messicano. Il mercato, a gennaio, non offre un altro numero 9 di spessore internazionale. 

Le alternative (difficili)

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E allora, che cosa accadrebbe se il Feyenoord chiudesse definitivamente la porta? A quel punto, il Milan, a meno di sorprese, rimarrebbe vigile sul mercato, soprattutto sul mercato dei prestiti. João Félix del Chelsea piace molto a Sergio Conceiçao – è un’idea dell’allenatore, più che del club – ma deve fare i conti con il Chelsea e i suoi slot per i trasferimenti temporanei fuori dall’Inghilterra: al momento, un prestito non sarebbe possibile. Hojlund del Manchester United, se dovesse arrivare un centravanti ai Red Devils, diventerebbe un’opzione reale. Molto dipenderà anche dalle cessioni in attacco: Noah Okafor e Samuel Chukwueze hanno estimatori all’estero, ma pure il Bologna per loro è interessato. Per Luka Jovic, ora ai margini, il Monza resta l’opzione più viva. La grande volata di gennaio, per tutti loro, dirà. Forse anche con… i supplementari a febbraio.

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