parte da Pitigliano la proposta di costruire una rete

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Pitigliano (Grosseto). Parte dal Comune di Pitigliano la proposta di costruire una rete delle Città minori della Toscana impegnate nella costruzione di un nuovo modello di turismo che rimetta al centro il benessere delle comunità locali, nella consapevolezza che la “felicità” dei residenti diventa elemento strategico per mantenere in vita i territori, per preservare la loro autenticità, con effetti positivi sullo stesso sviluppo turistico.

L’ambizione è quella di salvare i territori dalla pressione dei flussi turistici incontrollati, dal turismo mordi e fuggi e dal rischio di omologazione, riscoprendo l’autenticità e l’identità dei luoghi.

All’incontro, promosso dal Comune di Pitigliano, ha partecipato un primo nucleo di amministratori pubblici che si sono dimostrati interessati ad avviare un percorso condiviso, tra i quali Montepulciano, Chiusi, Volterra, Massa Marittima, Santa Fiora, Sorano e Semproniano.

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“La nostra riflessione è partita durante il periodo del Covid – spiega Giovanni Gentili, sindaco di Pitigliano –, quando abbiamo avvertito il rischio di snaturare la nostra comunità. In estate il centro storico è messo sotto pressione dal turismo mordi e fuggi. Partendo da queste problematiche, anche su sollecitazione degli operatori locali e dei residenti del centro storico, abbiamo sentito l’esigenza di avviare un percorso di autoanalisi, condiviso la popolazione locale, rispetto al tipo di turismo che vogliamo per Pitigliano nei prossimi 20 anni, nella consapevolezza che sia possibile agire come comunità, per cambiare paradigma, non limitandosi semplicemente a subire i fenomeni, ma cercando di governarli. È stato naturale allargare il ragionamento oltre i confini comunali, con il desiderio di coinvolgere altre realtà simili alla nostra alle quali abbiamo proposto di lavorare ad un primo documento che fissa i principi su cui impegnarsi”.

“Siamo ancora in tempo per evitare che territori come Pitigliano perdano il loro più grande valore, che è rappresentato dalle comunità residenti  – afferma Claudia Elmi, assessore al turismo di Pitigliano –. Sono le comunità che li rendono luoghi autentici e per questo attrattivi, ben lontani da una sterile finzione turistica. Vogliamo impegnarci per rimanere veri, allontanando la deriva di un turismo superficiale mordi e fuggi”.

“La Toscana diffusaafferma Simone Marrucci, esperto di turismo che sta seguendo il Comune sin dalle prime fasi del progetto – può diventare un esempio di sostenibilità sociale, economica, culturale e turistica, in controtendenza rispetto al panorama mondiale ma in linea con la sua storia.”

Anche l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras, che non è potuto intervenire essendo stato convocato dal Ministro Urso a Roma per un tavolo di crisi sulla moda, ha voluto comunque essere presente con un videomessaggio.

“Ringrazio il sindaco Giovanni Gentili per aver lanciato questo progetto e non aver esitato a coinvolgermi – ha affermato Leonardo Marras –. Con l’agenzia Toscana Promozione Turistica abbiamo supportato sin da subito il percorso che oggi arriva ad un primo step rilevante con l’obiettivo di costruire una rete di amministratori di Comuni della Toscana che hanno caratteristiche simili, sono sedi di Diocesi con una storia importante, luoghi di cultura e tradizione. Molti territori devono fare i conti con il turismo mordi e fuggi che cambia anche le dinamiche sociali. Nei prossimi 10 anni raddoppierà la capacità dei viaggiatori di tutto il mondo di scoprire nuove destinazioni. Tutti si troveranno ad affrontare il fenomeno dell’aumento dei flussi turistici; quindi, penso sia giusto interrogarsi per tempo, per prevenire questi fenomeni che altrove hanno già creato situazioni di squilibrio difficilmente governabili. La sfida che abbiamo davanti come istituzioni è quella di lavorare sul prodotto turistico omogeneo, lo diciamo nel nuovo testo unico, favorire le idee che nascono dal privato in un contesto integrato con l’offerta pubblica. Come Regione lo faremo con azioni mirate, ci sarà ad esempio un bando per organizzare l’offerta. Abbiamo dotato la Regione Toscana di una legge nuova, capace di restituire sostenibilità, diritti al turista, di offrire ai Comuni strumenti di programmazioni nuovi. Avete avviato un percorso lungimirante e complesso, troverete su questo terreno la Regione attenta come non è mai stata”.





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