Le segnalazioni e i problemi sono all’ordine del giorno, ma gli incontri con la cooperativa che gestisce il dormitorio per l’emergenza freddo e con il Comune non hanno risolto la situazione. E così ora i residenti del Colosseo, esasperati dal clima di tensione che si è creato da dicembre a oggi, hanno deciso di organizzare un sit in di protesta, in programma nell’area del centro commerciale di viale Le Corbusier, davanti all’ingresso della struttura che ospita per la notte le persone senza dimora.
Ma l’annuncio della manifestazione dei cittadini ha destato l’attenzione dell’amministrazione comunale, con gli interventi della sindaca Celentano e dell’assessore Nasso. “E’ compito e dovere dell’amministrazione comunale dare risposte al complesso e sempre più rappresentato universo delle fragilità sociali e al prepotente aumento e diffusione della povertà – spiega la prima cittadina – provvedendo a fornire assistenza socio sanitaria a chi non può permettersi neppure di pagare il ticket per una visita o una prestazione medica; per fornire pasti a chi non ha di che sfamarsi; per garantire un tetto a quanti dormono su una panchina, nell’androne di palazzi privati e pubblici, sotto i portici. I fenomeni cosiddetti di emergenza, richiedono da un lato programmazione e visione di medio periodo, oltre che disponibilità di risorse capaci di garantire soluzioni immediate ogni volta che si manifestano, ma l’aumento esponenziale del numero di persone che ogni giorno vanno purtroppo a consolidare l’esercito dei cosiddetti ‘nuovi poveri’ mina alla radici ogni sforzo di programmazione, costringendo l’amministrazione a dover affrontare nuovi problemi e contemporaneamente a trovare nuove e immediate soluzioni”.
L’allestimento di un dormitorio invernale, in aggiunta a quello in funzione nell’intero arco dell’anno, passa attraverso un bando di gara e il conseguente affidamento a ditte o cooperative con il compito di provvedere all’individuazione, alla locazione e alla gestione di uno spazio idoneo, spazio che non è mai di facile reperibilità. Servono infatti superfici importanti e capaci di rispondere ai requisiti imposti dalla legge, compreso quello della posizione centrale o semicentrale della struttura per consentire di essere agevolmente raggiunta a piedi dagli ospiti. Al contempo, non è mai agevole insediare, anche solo temporaneamente, una comunità di persone fragili e marginali in un contesto sociale che la maggior parte delle volte percepisce come “intrusi”.
“Il sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali – spiega ancora una nota del Comune – si sono immediatamente preoccupati di incontrare una delegazione di residenti del condominio denominato Colosseo per assicurare la massima attenzione sul fronte della sicurezza e del decoro attorno al presidio. E coerentemente con l’impegno assunto, il dormitorio è presidiato dalla polizia locale negli orari serali di accesso, e costantemente seguito dall’azienda che si occupa dell’igiene urbana”. Il servizio resterà in vigore fino alla data del 31 marzo prossimo, poi l’immobile verrà definitivamente sgomberato e rilasciato dalla cooperativa che lo ha preso in locazione.
“Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i residenti di via Bruxelles – spiega la sindaca – e credo di aver mantenuto anche l’impegno con l’intera città e con me stessa per fare in modo che Latina sia una città accogliente e pronta alla comprensione dei fenomeni di fragilità che non risparmiano nessuna città del mondo. Un impegno, questo, che non mi impedisce di percepire e comprendere il disagio che tutti proviamo quando la marginalità e la povertà ci vengono messe prepotentemente davanti agli occhi, ma ritengo che ciascuno di noi debba trovare la forza, il coraggio e anche la voglia di non voltarsi dall’altra parte, ma di prendere atto della realtà e di saperla affrontare in maniera positiva e costruttiva, come vediamo fare alle decine e decine di volontari che non esitano a mettersi quotidianamente a disposizione di quelli che non ce la fanno da soli e chiedono la solidarietà e l’aiuto della comunità che li ospita. E se non tutti abbiamo quella speciale qualità che ci consente di votarci al sostegno dell’altro, dobbiamo comunque essere in grado di comprendere le difficoltà e la disperazione che segnano l’esistenza dei più deboli”. Sulla stessa linea l’assessore Nasso: “Quello che vediamo accadere intorno al dormitorio non è diverso da quello che si verifica in prossimità della mensa dei poveri gestita dalla Caritas, – spiega l’assessore – dove mi si dice si sia arrivati al punto di rivolgere delle minacce perfino ai volontari che servono i pasti. E’ inammissibile che l’attività di volontariato che rappresenta la parte più nobile dell’essere umano, venga presa di mira anziché essere incoraggiata e sostenuta per quello che fa. Senza i volontari, senza il sostegno delle parrocchie e del nostro Vescovo, la città sarebbe l’ostentazione di ciò che non vorremmo mai essere”.
La prima cittadina non manca poi di sottolineare il lavoro svolto negli ultimi mesi dall’amministrazione per l’opera di bonifica e sgombero dei numerosi locali abusivamente occupati. “Non riconoscere a questa amministrazione il merito di aver finalmente restituito dignità a un enorme condominio abitato da cittadini perbene, qual è il cosiddetto Colosseo, è ingiusto e inaccettabile”, conclude Matilde Celentano.
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