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Le critiche piovute sull’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere da parte dei consiglieri di minoranza Francesco Petrella e Luigi Pardi, appartenenti al gruppo “Smcv al Centro”, ha trovato la replica della maggioranza: “L’Amministrazione Mirra in questi anni ha sempre preferito rispondere con il lavoro, la sobrietà e, soprattutto, con i continui e molteplici risultati raggiunti alle dichiarazioni della minoranza. Ci sono però dei casi in cui il rischio di disinformazione dei cittadini è troppo alto per l’assoluta infondatezza delle dichiarazioni, ennesimo esempio di superficialità, incapacità, impreparazione e qualunquismo da commento al bar, che sentiamo il dovere di intervenire al solo fine di restituire dignità e, soprattutto, verità ad argomenti istituzionali e di fornire corrette informazioni ai cittadini”.
In particolare il sindaco Mirra e la sua maggioranza sottolineano: “Le dichiarazioni di Petrella sui fondi del Pnrr rivelano una grave mancanza di comprensione delle procedure. Non è possibile non sapere che non si possono assolutamente spendere i fondi come si vuole; si partecipa a bandi specifici e i finanziamenti sono vincolati alle finalità per cui vengono concessi altrimenti li devi restituire all’Europa. Santa Maria Capua Vetere ha partecipato con successo a numerosi bandi per asili nido, impianti sportivi, adeguamento delle scuole, beni confiscati, efficientamento energetico e piste ciclabili. I fondi del Pnrr non possono essere destinati al rifacimento del manto stradale, come invece lo stesso suggerisce in modo un pochino avventato; anche in questo caso, le affermazioni sono frutto di populismo in malafede o proprio di ignoranza amministrativa? Peraltro, Petrella, avendo ricoperto un ruolo in maggioranza per oltre sette anni, dovrebbe ben sapere che il Pnrr non ha previsto un euro per il semplice rifacimento dell’asfalto delle strade e che questa amministrazione, a differenza dei suoi futuri compagni di viaggio che hanno guidato l’amministrazione in precedenza, ha già investito milioni di euro per la manutenzione stradale e che altri fondi sono già stati stanziati per ulteriori prossimi interventi. Petrella chiosa decretando che le piste ciclabili non si adattano alle abitudini dei sammaritani, purtroppo non rendendosi neanche conto di quanto questa frase sia offensiva nei confronti dei cittadini ai quali immagina di proporsi alle prossime elezioni e, soprattutto, sbagliata. Ci si può abituare solo a quello che si ha e non a quello che non si ha. I sammaritani, a differenza di tanti abitanti di altre città di tante parti d’Italia e d’Europa, non hanno mai avuto una pista ciclabile, vediamo cosa accade”.
Quindi la questione dei parcheggi a pagamento: “Petrella non si sottrae al qualunquismo – ribattono dall’amministrazione – neanche sul tema delle strisce blu; eppure dovrebbe sapere che questa amministrazione, in otto anni, non solo non ha aumentato i posti a pagamento, ma ha anche previsto centinaia di nuovi stalli gratuiti, eliminando zone blu in diversi tratti della città. Presentare una realtà diversa è un tentativo maldestro di strumentalizzare politicamente le legittime richieste dei commercianti, che come sempre l’amministrazione valuterà attentamente. Petrella parla di sacchetti di rifiuti in città dimenticando gravemente che anche ai tempi in cui ha fatto, con grande impegno, l’assessore vi erano cittadini che purtroppo non rispettavano il calendario della raccolta dei rifiuti urbani e che la differenziata, nonostante i suoi sforzi, era a percentuali più bassa di quella attuale”.
E ancora: “Infine, per Capitale della Cultura, le affermazioni dei consiglieri Petrella e Pardi relative alla candidatura di Santa Maria Capua Vetere dimostrano una completa mancanza di conoscenza dei criteri di selezione. Il numero di abitanti è un parametro che non viene assolutamente considerato in questo contesto, il che rende totalmente banale il loro intervento. Sarebbe stato più opportuno il silenzio, evitando di dimostrare ulteriormente impreparazione su un tema così rilevante”.
La risposta all’ex De Iasio
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mirra ha voluto ribattere anche alle critiche dell’ex assessore Edda De Iasio, che l’altro giorno ha criticato l’esecutivo dopo l’esclusione tra le 10 città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027, evidenziando da un lato che il patrimonio archeologico e culturale invidiabile della città non potesse essere considerato sufficiente in quanto “la città è priva di quei requisiti infrastrutturali e di servizio che sarebbero fondamentali per semplificare la vita dei cittadini e a maggior ragione necessari per gestire un significativo flusso turistico”. Dall’altro lato De Iasio ha sottolineato: “Probabilmente la candidatura non andava presentata, ma una volta intrapreso il percorso l’amministrazione avrebbe dovuto affidare il progetto a un’agenzia specializzata, in grado di gestire le diverse fasi del processo con la massima professionalità e di fornire soluzioni innovative. Bisognava osare e non dirigere in modo ‘audace ed in house per risparmiare risorse’, ma elaborare un progetto competitivo coordinato da una cabina di regia esperta. Le associazioni locali hanno svolto un lavoro encomiabile, ma è mancata una direzione in grado di garantire una visione d’insieme coerente”.
Infine la De Iasio ha aggiunto: “L’Anfiteatro Campano insieme al Mitreo sono già attrazioni uniche. Ciò che serve è un insieme di politiche e di progetti con una visione strategica, capaci di valorizzare il patrimonio storico e archeologico, promuovendo un’offerta turistica integrata, sostenibile e di qualità. La comunicazione gioca un ruolo cruciale. È necessario sfruttare le piattaforme digitali e i social media per intercettare le tendenze turistiche e diffondere contenuti accattivanti, coinvolgendo un pubblico più ampio e personalizzando l’esperienza dei visitatori. Questa sconfitta è il risultato prevedibile, causato da una politica che ha preferito l’improvvisazione alla strategia e il protagonismo alla competenza. Sarebbe interessante poter visionare il dossier ‘Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit’ per comprendere l’identità del progetto”.
Critiche a cui ha replicato così l’amministrazione sammaritana: “Anche la De Iasio non è riuscita a resistere alla tentazione molto social di entrare in un argomento come questo in cui, invece, avrebbe ben fatto a tenersi a distanza ma purtroppo la coerenza non è obbligatoria e lei tende frequentemente a farne a meno pur di sognare a occhi aperti future candidature. L’ex recente assessore dimentica di avere collaborato e soprattutto di avere firmato la delibera di giunta per l’approvazione del progetto senza mai avanzare una proposta alternativa, anzi condividendo e sottoscrivendo la linea dell’amministrazione di non spendere soldi pubblici per la candidatura. È quantomeno incoerente, per non dire imbarazzante, oggi scagliarsi contro l’esito del processo a cui ha dato pieno supporto, palesando una chiara strumentalizzazione, ci rendiamo conto necessaria per provare inutilmente a giustificare un ribaltone politico altrimenti incomprensibile”.
Le frecciate ai due ex della maggioranza
E, infine, concludono dall’amministrazione comunale: “Le dichiarazioni di Petrella e De Iasio rappresentano un triste esempio di come si stiano avventurando su temi che non conoscono o che, per convenienza elettorale, fingono di non conoscere, utilizzando la demagogia e il populismo come strumenti di attacco. Da chi ha tradito i propri elettori ai quali aveva chiesto il voto sul progetto Mirra ci aspettiamo nei prossimi due anni maggiore dignità politica e il rispetto dei limiti del minimo decoro istituzionale. Ricordiamo a Petrella e De Iasio che, per anni, hanno fatto parte della maggioranza condividendo scelte, approvando progetti e mai proponendo alternative o assumendo importanti posizioni politiche alternative nella maggioranza. È evidente ai sammaritani che la loro fuoriuscita dalla maggioranza è motivata solo dalla loro ambiziosa aspirazione di candidarsi a guidare la città, ma un minimo di coerenza e rispetto per i cittadini imporrebbe loro di evitare strumentalizzazioni sterili e di non disconoscere così grossolanamente il proprio percorso politico, atteggiamento che i sammaritani non hanno mai dimostrato di apprezzare elettoralmente. Le aspirazioni a guidare la città sono comprensibili ma, dopo aver partecipato a due campagne elettorali con questa compagine amministrativa e averne condiviso obiettivo e progetti, avere svolto convintamente il ruolo di assessori sarebbe stato più maturo e politicamente corretto rappresentare tale aspirazione al momento giusto all’interno del perimetro della stessa maggioranza della quale entrambi hanno convintamente fatto parte. Santa Maria Capua Vetere è una città importante e impone alla politica la serietà, fondata sulla competenza e sull’onestà intellettuale, non una sagra del ridicolo come quella offerta da chi per qualche like sui social si scaglia contro atti che ha firmato e contro l’amministrazione, dopo averne condiviso tutto per 8 anni”.
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