L’amministrazione Trump ha iniziato le espulsioni degli immigrati entrati illegalmente negli Stati Uniti utilizzando aerei militari. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. “I voli per le espulsioni sono iniziati”, ha detto. “Il presidente Trump sta inviando un messaggio forte e chiaro al mondo intero: se entri illegalmente negli Stati Uniti d’America, dovrai affrontare gravi conseguenze”.
Un gruppo di nove immigrati incatenati condotti da un agente nell’aereo che li rimpatrierà, sopra la scritta ‘Promesse fatte, promesse mantenute’ e sotto, in caratteri più grandi, ‘i voli per le deportazioni sono iniziati’. È l’immagine condivisa dalla Casa Bianca sui social. “Proprio come promesso, il presidente Trump sta inviando un forte messaggio al mondo: coloro che entrano illegalmente negli Stati Uniti affronteranno serie conseguenze”, si legge nel post.
Un’immagine che dice più di mille parole, una nuova iconografia ufficiale, migranti in catene forzatamente trasferiti, sul profilo della Casa Bianca.
Le foto pubblicate sono state scattate al Biggs Army Airfield di Fort Bliss a El Paso, Texas, hanno riferito a Fox News fonti della US Customs and Border Protection. Nelle immagini le persone incatenate salgono su un aereo da trasporto militare C-17 del 301st Airlift Squadron del 60th Air Mobility Wing della base aerea di Travis, si tratterebbe di 80 immigrati clandestini provenienti dal Guatemala giovedì alle 17 ora locale.
L’Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha arrestato ieri diversi autori di reati sessuali su minori, riporta sempre Fox News, nonché membri di gang e altri criminali, tra oltre 530 immigrati clandestini.
È l’ICE che sta guidando l’operazione di trasferimento di massa lanciata dalla nuova amministrazione. Prima di giovedì l’ICE aveva effettuato 460 arresti da quando Trump si è insediato, per un totale dunque di mille persone circa nei primi 4 giorni dell’era Trump.
Il presidente ha adottato una serie di misure esecutive nel suo primo giorno in carica per limitare il flusso di migranti negli Stati Uniti. Trump ha sospeso le ammissioni dei rifugiati, ha dichiarato un’emergenza al confine meridionale e ha aumentato la presenza militare statunitense al confine.
Il Dipartimento per la sicurezza interna di Trump ha inoltre autorizzato gli agenti a effettuare arresti in luoghi sensibili, tra cui scuole, chiese e aziende, annullando una regola dell’amministrazione Biden che prevedeva di non effettuare arresti in quelle che erano considerate “aree sensibili”.
Giovedì, gli agenti dell’ICE hanno arrestato anche diversi lavoratori in un mercato ittico di Newark, nel New Jersey. Il sindaco di Newark, Ras Baraka, ha condannato l’operazione definendola un “atto oltraggioso” e una violazione del Quarto Emendamento, dopo che gli agenti avrebbero fatto irruzione nell’attività “senza esibire un mandato”.
Baraka ha affermato che uno degli arrestati è un veterano dell’esercito statunitense che “ha subito l’umiliazione di vedere messa in discussione la legittimità della sua documentazione militare”.
“Questo atto atroce viola palesemente il Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce ‘il diritto delle persone alla sicurezza delle loro persone, case, documenti ed effetti personali, contro perquisizioni e sequestri irragionevoli…'”, ha scritto Baraka in una dichiarazione.
Intanto il presidente Trump annuncia il ricorso contro la decisione del giudice federale di Seattle che ha bloccato temporaneamente l’ordine esecutivo per abolire lo Ius Soli, il diritto di cittadinanza per chi nasce negli Stati Uniti è sancito dalla Costituzione. “È incostituzionale”, ha decretato il giudice John C. Coughenour rispetto all’ordine esecutivo. Ma il tycoon ha già annunciato che farà ricorso.
Il provvedimento del presidente Trump impone che i figli di molti residenti temporanei negli Stati Uniti – non solo quelli entrati nel Paese illegalmente – possano vedersi negato il diritto alla cittadinanza alla nascita acquisita in base all’articolo 14 della Costituzione Usa.
Record di espulsioni anche durante l’amministrazione Biden
Lo scorso anno le autorità per l’immigrazione degli Stati Uniti hanno espulso il numero più alto di immigrati clandestini in quasi un decennio, superando il record del primo mandato di Donald Trump.
Secondo un rapporto pubblicato a dicembre 2024 dall’agenzia statunitense Immigration and Customs Enforcement (ICE), nell’ultimo anno sono stati espulsi dagli Stati Uniti oltre 271.000 immigrati.
Nel 2021 il presidente Joe Biden si era impegnato a sospendere le espulsioni, ma la sua amministrazione ha finito per estenderle a seguito di un aumento degli attraversamenti delle frontiere.
Voli in Usa per rimpatriare i migranti (@PressSec)
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