Il tema della salvaguardia ambientale sta assumendo un’importanza sempre crescente, soprattutto nella Regione Campania, dove quest’ultima ha preso una posizione chiara contro l’aumento degli scarichi di acque reflue in mare. Le parole del vicepresidente e assessore all’Ambiente, Bonavitacola, durante la Conferenza di Servizi destinata all’approvazione del Progetto Definitivo “Infrastrutture, reti idriche, trasportistiche ed energetiche dell’area del SIN Bagnoli-Coroglio”, risuonano come un forte richiamo alla responsabilità. Questo approccio viene sostenuto anche da numerosi gruppi e associazioni attive nella difesa dell’ecosistema marino, che mettono in guardia da un possibile disastro ambientale.
La posizione della Regione Campania e il supporto del Consiglio Regionale
L’assessore Bonavitacola ha fatto eco alla mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale, che si oppone fermamente all’incremento degli scarichi. Nella Conferenza di Servizi, hanno preso parte molte associazioni e comitati che hanno espresso il loro “no” deciso a questo progetto ritenuto irrazionale. Le affermazioni emerse rappresentano un forte segnale di unione tra istituzioni e società civile nella lotta contro un’iniziativa che minaccia la salute del nostro mare e della biodiversità presente.
La Regione Campania ha evidenziato come le preoccupazioni provenienti da vari enti, come il Parco Sommerso di Gaiola, abbiano reso necessario un ulteriore approfondimento della questione. Questa richiesta non è solo una forma di cura per l’ambiente, ma un dovere verso i cittadini e le generazioni future, per garantire un recupero e una manutenzione adeguati di un’area di pregio naturalistico come quella di Gaiola, già protetta a livello europeo.
Le controindicazioni del progetto e l’allerta delle associazioni
Il Coordinamento tutela mare, composto da 16 associazioni ambientaliste, ha alzato la voce per attirare l’attenzione sul progetto di raddoppio degli scarichi di acque reflue. Questa mobilitazione ha colto di sorpresa molti, essendo un tema che stava passando in sordina, ma che rischia di avere gravi conseguenze per l’ecosistema locale. I membri del Coordinamento sottolineano come il piano, inserito all’interno della bonifica dell’area di Bagnoli, non possa avvenire a scapito della salute del mare.
Il progetto prevede una significativa aumento della portata del Collettore fognario Arena S. Antonio, che dovrebbe passare da 100 a 206 metri cubi al secondo. Se concretizzato, il raddoppio degli scarichi di acque nere, triplicando l’impatto ambientale, da 215 a 728 litri al secondo, sarà una delle realizzazioni più controverse della storia recente. L’apertura di nuovi scarichi di troppo pieno all’interno della Zona Speciale di Conservazione Europea potrebbe portare a una deteriorazione irrimediabile delle acque e degli habitat marini.
Proposte per una gestione sostenibile dei rifiuti
In risposta alle preoccupazioni espresse, la Regione ha dichiarato l’intenzione di richiedere un incontro con il Commissario di Governo per discutere possibili alternative al progetto attuale. Questo rappresenta un passo verso un approccio più responsabile, che cerca di coniugare le necessità infrastrutturali con la tutela delle zone protette. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze della comunità, senza compromettere l’ambiente.
Il dibattito aperto su questo tema critico mette in evidenza la necessità di rivedere le politiche attuali di gestione dei rifiuti e di investire in sistemi di depurazione adeguati che possano garantire una qualità dell’acqua ottimale, tutelando nello stesso tempo l’ecosistema marino. La richiesta di un’analisi approfondita della fattibilità tecnica ed economica di tali soluzioni rappresenta un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile per la Regione.
La mobilitazione e l’attenzione su questo importante tema continuano a crescere, promettendo un confronto acceso tra le parti coinvolte e la possibilità di iniziative più consapevoli riguardanti la gestione del patrimonio naturale. Una trasformazione necessaria, soprattutto in un’epoca in cui la salvaguardia dell’ambiente e la salute del mare sono più vitali che mai.
Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Marco Mintillo
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