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Oggi è iniziato il primo dei trentasei grandi eventi del Giubileo in programma a Roma. È dedicato agli operatori della comunicazione e si svolge tra piazza San Giovanni e piazza San Pietro. Finora, a parte il dato sui 500 mila pellegrini che hanno varcato le Porte Sante nei quindici giorni delle festività natalizie, nella Capitale il Giubileo, che pur si muove, non sembra essere iniziato. Almeno è quello che emerge dalla ricognizione svolta da “Agenzia Nova” nei settori imprenditoriali maggiormente interessati dai flussi turistici e che trova conferma oggi anche nel comparto immobiliare, dove alcuna spinta particolare – in termini di compravendita per farne case vacanza, come pure s’era sperato – si è registrata nell’anno precedente, il 2024. Qualche beneficio in città, più probabilmente, lo si registrerà in primavera o al più tardi nel 2026, se si imposteranno adesso le giuste azioni per raccogliere l’eredità degli investimenti messi a terra.
La settimana che si chiude oggi, s’è aperta venerdì scorso, con una relazione dettagliata dell’ingegnere Roberto Botta, dell’ufficio di supporto al commissario straordinario nel corso della commissione Trasparenza, presieduta da Federico Rocca di Fratelli d’Italia. Per il Giubileo sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro, che lievitano a 3,7 miliardi tenendo conto degli investimenti in co-finanziamento. Gli interventi programmati sono 323 di cui il 70 per cento è da considerare concluso o in corso. Più precisamente sono 36 quelli terminati e 189 quelli in corso. I cantieri già avviati si chiuderanno durante l’Anno Santo, equivale a dire che accompagneranno i romani per il resto del 2025. Si potrebbe dire che, al contrario delle aspettative iniziali, almeno i residenti non dovranno destreggiarsi tra le folle ma soltanto tra transenne e reti arancioni. Tuttavia, non è oro la quiete che luccica all’ombra del Cupolone.
Per ora le associazioni di categoria, da Confcommercio a Confesercenti e fino ad Ana della Ugl, concordano su un dato: il Giubileo, in termini di ritorno economico, non è ancora iniziato. “Ci sono state 730 mila presenze di turisti dal 24 dicembre al 7 gennaio, in linea con lo scorso anno”, ha rilevato Angelo Di Porto di Assoturismo Roma. “I prezzi delle camere sono invariati come nel periodo pre-giubilare”, ha confermato Giuseppe Roscioli per la Federalberghi locale. E le case vacanza registrano addirittura una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: “Riscontriamo un calo del 35 per cento in termini di volume”, ha osservato il presidente di Aigo, Claudio Cuomo. Non vanno meglio la ristorazione o comparti storicamente presi d’assalto dal turismo basso-spendente (sempre ammesso che il pellegrino sia tale) come il commercio ambulante e quello dei souvenir. “Nella ristorazione c’è stato un calo del 10 per cento di incassi rispetto allo scorso anno”, ha spiegato Claudio Pica, alla guida della Fiepet Confesercenti di Roma. “Non c’è stato un grande impatto rispetto alle aspettative”, ha aggiunto Sergio Paolantoni a nome della Fipe Confcommercio Roma. “Per ora non c’è una differenza rispetto agli altri anni”, è il verdetto di Angelo Pavoncello di Ana Ugl, rappresenta il settore degli ambulanti. “Stiamo lavorando principalmente nelle zone di San Pietro e dei Musei Vaticani, per il resto speriamo migliori la situazione a marzo”, ha sottolineato Giovanni Di Veroli dell’Associazione storica urtisti. Male, vanno persino i vetturini delle botticelle: “Tra i cantieri di piazza Venezia e quelli di via del Tritone, per noi il Giubileo non è mai partito”, ha concluso Angelo Sed della Nuova associazione vetturini romani.
Al momento, ma si attende il dato consolidato, sembra destinato a crollare pure il mito, che ha accompagnato Roma nel 2024, secondo il quale le compravendite immobiliari potevano giovare di una svolta sulla spinta del Giubileo, perché chi poteva avrebbe acquistato un alloggio per farne una casa vacanza. Secondo Elena Molignoni, responsabile dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma, “nella prima metà del 2024 a Roma le compravendite erano calate, analogamente a quanto accaduto nelle principali città d’Italia. Nel terzo trimestre si è registrata invece una ripresa del mercato ma non soltanto a Roma. Non c’è stato un grande slancio, c’è stato un ritorno ai livelli di mercato strutturali per la Capitale. Prevediamo che il dato consolidato per la fine dell’anno 2024 a Roma veda le compravendite in leggera crescita, ma non ci sono fenomeni particolari che possano farci credere che a Roma stia accadendo qualcosa di diverso rispetto alla normalità”.
Tuttavia, al netto della speranza che i flussi decollino a partire dalla primavera, con un po’ di lungimiranza sul sorgere del 2026 si può arrivare traendone una eredità economica e sociale dal Giubileo. “Nel 2024 – ha spiegato l’esperta di Nomisma – nella Capitale si è registrato un aumento delle locazioni brevi e transitorie. è l’eredità che il Giubileo può lasciare a Roma, locazioni che possono essere mutate da affitti brevi a contratti transitori. E se ci saranno le condizioni per i proprietari, in termini di convenienza e tutela rispetto alla locazione, le locazioni transitorie potrebbero diventare anche di lungo periodo”. E il Comune ha alcuni strumenti in questo senso, secondo Molignoni. “Si può lavorare sulle tasse, se viene scontato l’Imu per le abitazioni in locazione, ovviamente a certe condizioni, questo può essere un incentivo alla locazione di lungo periodo. L’altra cosa che può fare il Comune è favorire l’aggiornamento costante degli accordi territoriali tra sindacati degli inquilini e proprietari. Vanno aggiornati con continuità altrimenti perdono la loro attrattività rispetto al libero mercato. E nell’ambito di questi accordi il pubblico dovrebbe controllare tutto il sistema delle maggiorazioni, che incidono sul canone, e sono collegate alle opzioni offerte dall’abitazione: per esempio, se la casa ha il Wifi o il contratto è da 4 anni in su. Lo Stato e il Comune, per rendere conveniente la locazione tradizionale dovrebbero fare in modo di avere un fondo pubblico in grado di coprire un eventuale mancato introito, rispetto al libero mercato, per il proprietario che decide di stare nel concordato. Questo lo si può fare con le agenzie per l’affitto, in diverse città ce ne sono e sono sostenute dalle aziende territoriali per la casa, solitamente hanno un fondo pubblico per questo”. Dell’agenzia per la casa a Roma s’è detto, ma come per il Giubileo per ora ancora non s’è vista.
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