Moda che spettacolo! Le mostre da vedere nel 2025

Dalla mostra dedicata alla mitica rivista The face alla National Portrait Gallery di Londra a quella dedicata al Black dandy a New York, passando per il Louvre dove la moda ‘conquista’ il prestigioso museo francese: le mostre da vedere nel 2025.

Superfine: Tailoring Black Style al Metropolitan Museum of Art di New York 

E’ la mostra ospitata al Met più attesa dell’anno, quella che da il ‘tema’ alla notte del Met Gala. Dal 10 maggio al 26 ottobre 2025, il museo ospita  Superfine: Tailoring Black Style una  mostra storica dedicata al dandy nero e analizza come quel tipo di uomini abbiano usato la loro estrema devozione allo stile per cambiare identità e possibilità politiche dal XVIII secolo ai giorni nostri. Dopo secoli di marginalizzazione, la narrazione della diaspora nera trova uno spazio prestigioso per affermare il suo ruolo nel mondo della moda, un mondo che, troppo a lungo, l’ha ignorata.  Il dandismo fu inizialmente imposto agli uomini neri nell’Europa del XVIII secolo quando la tratta degli schiavi atlantica e la cultura emergente del consumismo crearono una tendenza di far sì che i servi fossero vestiti alla moda, o “dandificati. Il dandismo offrì ai neri l’opportuni di usare abiti, gesti, ironia e arguzia per trasformare le loro identità e immaginare nuovi modi di incarnare possibilità politiche e sociali.

1 / 2

Superfine. Tailoring Black Style al Metropolitan Museum of Art di New York

2 / 2

Superfine. Tailoring Black Style al Metropolitan Museum of Art di New York

Splash! A Century of Swimming and Style al Design Museum, Londra

La piscina, il lido e la natura sono i tre luoghi che rispecchiamo le tre sezioni della mostra Splash! A Century of Swimming and Style, ospitata al Design Museum di Londra (dal 28/03 al 17/07/2025). Questo progetto espositivo rivela l’importanza e il ruolo del design nel plasmare il nostro rapporto con il nuoto, sia in acqua che a bordo piscina. L’inizio del percorso parte dagli anni ’20, quando i costumi da bagno iniziarono a essere commercializzati per il nuoto piuttosto che per la preferenza vittoriana per il bagno, e quando le vacanze al mare divennero popolari. Dai primi decenni del ‘900  la mostra si snoda fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza il ruolo del nuoto nella vita moderna. Attraverso oltre 200 oggetti, la mostra racconta l’evoluzione del nuoto nei suoi contesti sociali, culturali, tecnologici e ambientali, tra cui il sensazionale costume da bagno Baywatch di Pamela Anderson, la prima medaglia d’oro olimpica di nuoto in solitaria vinta da una donna britannica e una selezione di accattivanti Speedo da uomo degli anni ’80.

1 / 2

Subversive Sirens in Minneapolis, Minnesota, 2022. Photo by Ackerman + Gruber

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

2 / 2

Il gabbiano e il frangivento. © ABIR Architects. Foto Richard Rowland

The Face Magazine: Culture Shift alla National Portrait Gallery, Londra

Sembra impossibile ma è passato quasi mezzo secolo dal lancio di una delle riviste più seminali e iconiche di sempre: The Face Magazine. Dal 20 febbraio al 18 maggio 2025, la National Portrait Gallery ospita The Face Magazine: Culture Shift per celebrare le immagini di moda e i ritratti iconici della rivista che, con spirito pionieristico, ha indagato la cultura e lo stile giovanile in Gran Bretagna e nel resto del mondo. Dal 1980 al 2004, The Face ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione della cultura contemporanea. I musicisti presenti sulle sue copertine hanno ottenuto un successo globale e le modelle mostrate in copertina, tra cui una giovane Kate Moss, sono diventate i volti più riconoscibili del loro tempo. La rivista ha anche lanciato le carriere di molti importanti fotografi e stilisti di moda, a cui è stata data la libertà creativa di reimmaginare radicalmente il linguaggio visivo della fotografia di moda. Tantissimi i fotografi in mostra, con nomi del calibro di Corinne Day, David Sims, Elaine Constantine e Sølve Sundsbø. 

1 / 2

Liam Gallagher, Oasis – The Face Magazine (cover) 1994, Photography Norman Watson

2 / 2

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Kate Moss by Glen Luchford, March 1993 © Glen Luchford. Styling Venetia Scott.

Memorabile – Ipermoda – MAXXI di Roma

E’ in corso fino al 23 marzo 2025 Memorabile – Ipermoda, a cura di Maria Luisa Frisa, una mostra che, come un puzzle, ci rivela lo splendore e la creatività sartoriale che rendono un abito una vera e propria opera d’arte. Strutturata come una percorso evocativo, abiti e accessori sono esposti per tracciare una costellazione di creazioni che ambiscono a diventare non solo delle icone, ma anche e soprattutto, di essere ‘memorabili’. La mostra Memorabile approfondisce il ruolo della moda tra il  2015 e oggi nella struttura creativa ed economica mondiale, nelle pratiche progettuali, nell’uso di tecnologie sempre più sofisticate, nei protagonisti e comprimari. Ipermoda è l’occasione per poter ammirare i virtuosismi di Viktor&Rolf, insieme alla couture di Christian Dior nell’interpretazione di Maria Grazia Chiuri e a quella inaspettata di Schiaparelli secondo Daniel Roseberry, e di Balenciaga secondo il progetto di Demna Gvasalia; accanto alle creazioni di Jonathan Anderson, Virgil Abloh, Thom Browne e Craig Green, Giorgio Armani, Miuccia Prada e Dolce&Gabbana.

1 / 2

MAXXI – Memorabile. Ipermoda – Tartaruga Vezzoli ph. Musacchio Pasqualini MUSA

2 / 2

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

MAXXI Memorabile, ipermoda – Foto Niccolo Campita

Fashion & Interiors. A Gendered Affair al MoMu – Fashion Museum, Anversa 

Quello che si è rivelato uno dei musei più propositivi e sperimentali nell’ambito della moda, il MoMu – Fashion Museum di Anversa, ospita una mostra che esplora il rapporto tra moda e interni da una prospettiva di genere. Dal 29 marzo al 3 agosto, Fashion & Interiors. A Gendered Affair una mostra che  costruisce e approfondisce le complesse relazioni tra la creazione di abiti e l’ideazione non solo degli arredi ma anche sulla nascita di nuovi stili di vita. Dall’età vittoriana ai giorno nostri la mostra, attraverso abiti, documenti, accessori, riviste e progetti d’interni, e mette in risalto architetti maschi come Henry van de Velde e Josef Hoffmann, ma ne potremmo citare tanti altri, che hanno progettato abiti da donna come parte di un’opera d’arte totale. Gli stilisti Paul Poiret e Jeanne Lanvin hanno adottato questo approccio, utilizzando l’interior design per connotare le loro case di moda. L’impatto dell’abbigliamento ha trovato eco anche negli architetti (d’interni) modernisti come Adolf Loos, Lilly Reich e Le Corbusier. L’interconnessione storica tra moda e interni continua a influenzare stilisti come Ann Demeulemeester, Martin Margiela e Raf Simons.

1 / 2

Fashion & Interiors. A Gendered Affair al MoMu – Fashion Museum, Anversa

2 / 2

Fashion & Interiors. A Gendered Affair al MoMu – Fashion Museum, Anversa

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Louvre Couture – Louvre, Parigi

Nonostante siano passati ben 231 anni dalla sua fondazione, il Louvre, uno dei più prestigiosi e importanti musei al mondo, non ha ma dedicato una mostra alla ‘moda’. Il 2025 è l’anno della rivelazione. Dal 24 gennaio e in corso fino al 21 luglio, il museo parigino ospita Louvre Couture, una mostra che esplora il rapporto del mondo della moda con le collezioni del Louvre, con un totale di 65 ensemble e 30 accessori in mostra. La scelta curatoriale ha optato non per una unica mostra ospitata in un’ala del museo, bensì di disseminare abiti e accessori lungo i quasi 3000 metri quadrati del Dipartimento di Arti Decorative del Louvre per “evidenziare i parallelismi esistenti” con i pezzi della collezione. Tra le tante chicche in mostra anche l’abito di chiusura della sfilata couture AW08 di Jean Paul Gaultier.

1 / 2

Louvre Couture -exposition mode- Foto Nicolas Bousse

2 / 2

Louvre Couture -exposition mode- Foto Nicolas Bousse

Leigh Bowery! – Tate Modern, Londra

E’ stato a dir poco una personaggio esplosivo, tanto da consumarsi velocemente. La breve ma straordinaria vita di Leigh Bowery ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte e della moda e in molti altri ambiti. Artista, performer, modello, personaggio televisivo, promotore di locali, stilista e musicista, Bowery ha interpretato molti ruoli diversi, rifiutandosi sempre di lasciarsi etichettare o di scendere a compromessi. Dal suo emergere nella vita notturna della Londra degli anni ’80 fino alle sue performance audaci e oltraggiose in gallerie, teatri e strade, Bowery ha forgiato senza paura il suo percorso esistenziale e creativo. La sua influenza è visibile nel lavoro di personaggi come Alexander McQueen, Jeffrey Gibson, Anohni e Lady Gaga. La mostra alla Tate è una rara opportunità di sperimentare molti dei “Look” di Bowery insieme alle sue collaborazioni con artisti tra cui Michael Clark, Charles Atlas, Nick Knight, Nicola Rainbird, Mr Pearl e Lucian Freud.

1 / 2

Leigh Bowery and his cat, Angus, 1994, Mike Owen