Cosa significa leggere il bilancio di esercizio? Come è possibile aumentare la liquidità grazie all’analisi degli indici di bilancio? In questa guida cerchiamo di fare chiarezza.
Se si ha un’impresa o la si vuole avviare è necessario sapere che sono i numeri a rivelare se e quanto sta andando bene. Il numero è un dato oggettivo e rappresenta l’effetto delle scelte e delle decisioni strategiche assunte. L’utile aziendale è dato dalla differenza tra i ricavi e costi, i quali si dividono in costi fissi costi variabili. I costi fissi sono tutti quegli oneri che non dipendono da quanto si fattura, ma che si sostengono indipendentemente dalle vendite. Si pensi ai costi per l’affitto, a noleggio delle auto, al leasing dei macchinari e alle spese amministrative. I costi variabili sono tutti quegli oneri direttamente collegati alle vendite: più silente e più aumentano in misura proporzionale. Si pensi ai costi per l’acquisto dei beni da rivendere, maggiorati delle spese di trasporto e di imballaggio, alle provvigioni per i venditori, ai costi del personale che produce o eroga servizi e ai costi commerciali.
Una volta individuati i costi variabili è possibile calcolare il margine di contribuzione, ovvero quanto rimane per coprire i costi fissi. Il punto di pareggio viene raggiunto quando si vende una quantità sufficiente da produrre un margine (mark up) pari ai costi fissi. Una volta compreso come calcolare il break even point (BEP), è possibile iniziare a guadagnare e consente di scegliere la strategia per crescere. Una volta raggiunto il punto di pareggio è possibile scegliere la politica commerciale più adatta: una volta coperti tutti i costi fissi, rimangono i costi variabili e ogni pezzo venduto oltre il BEP produce un guadagno uguale al primo margine. Nel caso in cui il primo margine non ti soddisfi è possibile intervenire sui costi diretti cercando condizioni di acquisto più vantaggiose oppure si potrebbe incrementare il prezzo di vendita. Un imprenditore deve essere in grado di comprendere la relazione tra il conto economico e la liquidità che entra ed esce dall’azienda.
Il bilancio fotografa un preciso istante della vita aziendale ed è rivolto al passato, ovvero riassume numericamente ciò che è avvenuto nell’esercizio precedente. Ci sono costi come il trattamento di fine rapporto dei dipendenti e gli ammortamenti a cui non corrispondono soldi spesi. Individuare e riconoscere questi valori consente di capire perché non c’è corrispondenza tra liquidità e utile raggiunto. La liquidità esce ed entra in azienda e in parte rimane in transito tra gli investimenti, i crediti e i debiti.
Nella lettura del bilancio aziendale è bene capire cosa significa avere un equilibrio finanziario, ovvero riuscire a bilanciare i debiti da pagare una breve periodo con i crediti da incassare nel breve periodo e lo stesso vale per i crediti debiti a lungo termine. La dilazione di pagamento che viene concessa ai clienti deve essere inferiore ai tempi di pagamento concordati con i fornitori. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali dovrebbero essere finanziati direttamente dall’imprenditore con capitale proprio o da prestiti concessi dalle banche. Se questo equilibro viene ben gestito, il flusso di cassa produce liquidità. Il flusso di cassa è la quantità di denaro che un’impresa è in grado di generare. Nel caso in cui non generi la liquidità attesa è bene analizzare i flussi in entrata ed in uscita, intervenendo sul recupero crediti e sulla rinegoziazione delle condizioni di pagamento.
Leggere il bilancio di esercizio: errori da evitare
Nell’attenta lettura del bilancio di esercizio, è necessario evitare determinati errori: non è detto che incrementare il fatturato porti ad avere maggiore liquidità. Ciò accade solo se si raggiunge e si mantiene un buon equilibrio finanziario: basta procedere al calcolo della durata media dei crediti e dei debiti. Per procedere al computo è necessario dividere i crediti per il fatturato e moltiplicarli per 365 oppure dividere i debiti per i costi diretti e moltiplicarli per 365. Altro errore da evitare è quello di acquistare tanta merce in modo tale da abbassare l’utile: il valore che influisce sull’utile non è il valore delle merci acquistate nel corso dell’esercizio, ma il costo delle merci vendute (costo del venduto). Il costo del venduto viene calcolato sommando le merci in magazzino all’inizio dell’anno agli acquisti e stornando le rimanenze finali. Le merci acquistate e non vendute non sono un costo di esercizio, per questo è necessario prestare attenzione al valore di magazzino.
Quando si legge un bilancio di esercizio è sempre bene prestare massima attenzione al valore delle rimanenze finali. Aumentare i prezzi non è l’unico modo per accrescere i propri guadagni: ci sono imprenditori che vendono pochi prodotti guadagnando un margine molto elevato ed altri vendono grandi quantità con un margine molto basso. Una volta calcolato il punto di pareggio è possibile modificare il proprio modello di business e decidere quanto si vuole vendere di più per ottenere il risultato desiderato. Altro errore da evitare è pensare che guadagnare di più implichi pagare maggiori tasse: produrre più utili significa produrre ricchezza e significare fare crescere la propria azienda. La pianificazione fiscale attenta consente all’imprenditore di accantonare somme che serviranno per pagare le tasse alla scadenza. Non appena la ricchezza incrementa, si aprono una serie di scelte che consentono di ottimizzare i risultati, riducendo il carico fiscale.
Leggere il bilancio di esercizio: come fare?
Per analizzare il bilancio di esercizio è necessario analizzare attentamente i costi ed i ricavi, creando un foglio di Excel. In particolare, è bene elencare i costi, distinguendo i costi fissi da quelli variabili. La finalità è quella di calcolare il primo margine e conoscere con esattezza quanto rimane come differenza tra prezzo di vendita di un bene o servizio ed i costi variabili. Una volta totalizzati costi fissi, si divide l’importo per il primo margine e si ottiene il numero di beni venduti che consente all’imprenditore di coprire i costi. Imparare a leggere il bilancio fa la differenza per la vita futura dell’azienda. È sempre bene farsi affiancare da un Commercialista esperto.
Leggere il bilancio di esercizio: i segreti
Saper computare quanto si guadagna su ogni bene venduto consente all’imprenditore di scegliere la propria politica commerciale e/o di modificarla. L’imprenditore deve essere in grado di scegliere con attenzione il prezzo, le scontistiche da applicare, il target di clientela che si desidera raggiungere. È necessario conoscere attentamente tutti i costi sostenuti dall’azienda, elencarli e controllare con attenzione l condizioni concordate con i fornitori. L’imprenditore deve essere in grado di misurare i numeri, i quali sono il risultato di un’azione, di una strategia commerciale. L’importante è comparare i risultati raggiunti da esercizio ad esercizio. Per questo, è importante imparare a leggere attentamente il bilancio di esercizio: la consulenza di un Professionista ti consente di evitare errori che possono avere un impatto negativo sull’andamento della tua azienda.
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