contro-manifestazione antifascista e critiche del Pd. Piazza Garibaldi chiusa alle auto – ilBustese.it

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Non ci sarà solo il presidio sul tema della sicurezza promosso in piazza Garibaldi dall’ex consigliere comunale Francesco Lattuada. Domenica 26 gennaio, in piazza Santa Maria è atteso anche il contro-presidio della rete delle associazioni antifasciste del territorio.
Il Comune ha deciso di intervenire sulla viabilità del centro, istituendo divieti di sosta e di transito nell’area di piazza Garibaldi a partire dalle 17. A quell’ora, si faranno sentire gli antifascisti. Un’ora più tardi il via al secondo presidio.
Nel frattempo, la possibile adesione di persone legate ad associazioni di estrema destra incassa la condanna del Partito Democratico.

Comitato Antifascista in piazza

«Giuro, mi sento più insicuro», è l’ironico titolo della nota del Comitato Antifascista di Busto che annuncia un «presidio colorato contro l’odio generato da logiche autoritarie e fasciste e perché siano umanità e diritti a generare sicurezza, perché piazza sia spazio aperto in cui attraversare le frontiere tra noi ed incontrarci».

«Dovremmo sentirci più sicuri – si legge – con chi sbandiera Daspo e pratica di Boxe, tra l’altro è accostamento che non rende merito alla nobile arte, o da adunate che annunciano una carrellata di soggetti protagonisti nel tempo e più di recente di gravi atti e provocazioni dagli stadi alle piazze di città come Brescia o Bologna o che già in provincia si sono macchiati di atti ignobili verso la Memoria e la Resistenza? Già, “il presidio spontaneo per la sicurezza” del 26 gennaio in piazza Garibaldi a Busto, si preoccupa per la mamma (bianca?) del bambino (biondo?) nel passeggino” e farnetica e sproloquia alla vigilia del 27 gennaio citando Carso ed El Alamein buttandola in una retorica tetra che non ci dice perché il “sangue italico” fu versato sul Carso e anni dopo a oltre 2500 km di distanza, giocando alla guerra in città, reiterando un clima di tensione da anni Settanta e non portando soluzioni se non un inquietante “sicurezza fai da te”.

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Se la sicurezza è incarnata da questa genoria, preferisco sentirmi insicuro, perché i dati mostrano la differenza tra percezione e realtà, ed è meglio affidarsi agli articoli  della Costituzione deputati a tale materia e alle istituzioni preposte, e ritenere le piazze non luoghi da difendere, ma oggi più che mai spazi in cui “attraversare le frontiere tra te e me”, incontrando le umanità che non scegliendo dove nascere, possono scegliere e costruire le condizioni per convivere protetti dal sacrosanto articolo 3 della Costituzione.

L’inutile retorica, aspettando il 27 gennaio 2025, Giorno della Memoria, ci indurrebbe ad attendere l’Armata Rossa che liberi Busto Arsizio da queste presenze e da quanti aprono loro porte e portoni della città».

La condanna del Pd

La segreteria cittadina del Pd «condanna l’adunata dell’estrema destra alla vigilia del Giorno della Memoria». «Abbiamo appreso dalla stampa dell’auto-convocazione dell’adunata dell’estrema destra in “difesa della città di Busto Arsizio” contro “i maranza e le baby-gang del centro” prevista per la prossima domenica sera – si legge in una nota –. Riteniamo che tale iniziativa sia volta a diffondere una percezione errata della situazione sulla sicurezza in città. L’episodio dello scorso 10 gennaio, di attacco alle forze dell’ordine, condannato da tutti, rappresenta un caso unico e isolato verificatosi in città in oltre 20 anni. Le difficoltà di ordine pubblico nel centro cittadino registrate da tempo non coinvolgono che una piccolissima minoranza di persone. Gli stranieri residenti a Busto da anni sono quasi 10.000, generalmente lavoratori e ragazzi che frequentano le scuole bustesi.

Condannando quindi ogni allarmismo sul tema e ponendo al centro il tema innanzitutto della prevenzione di questi fenomeni e del rispetto delle leggi e della Costituzione, non possiamo che evidenziare le contraddizioni della destra.

Nel momento in cui l’estrema destra scende in piazza, lo fa anche in contrasto con l’amministrazione comunale di Emanuele Antonelli, che ha definito “sicura” la città di Busto Arsizio? Identificare nella popolazione di origine straniera la causa del degrado urbano e dell’insicurezza (percepita o tale) è offensivo/quantomeno approssimativo. Sostenere che Busto sia una città sicura e, al tempo stesso, una città dove è presente un allarme sicurezza è quantomeno da azzardati equilibristi.

Le criticità presenti vanno affrontate, in primo luogo, nelle sedi istituzionali competenti, ascoltando il parere delle forze di polizia, a cui va la nostra fiducia. 

Riteniamo, infine, una provocazione la presenza dell’estrema destra in Città in contemporanea all’incontro sulla Shoah, promosso dalle organizzazioni antifasciste (ANPI, FIVL, Amici di Angioletto, soci coop) sempre domenica. Invitiamo quindi la popolazione a prendere parte a questa e alle altre importanti iniziative volte a celebrare la Giornata della Memoria 2025».

I provvedimenti viabilistici

Dato che domenica 26 gennaio è previsto lo svolgimento di più manifestazioni nel centro cittadino, spiega il Comune, sono stati istituiti alcuni provvedimenti viabilistici.

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Si tratta di:

– il divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 16 sino al termine delle manifestazioni.

1. in via Galileo Galilei, lato civici dispari, dal civico n.3 a piazza Garibaldi;

2. in piazza Garibaldi;

3. in via Fratelli d’Italia da via Pozzi a piazza Garibaldi, su ambo i lati.

il divieto di transito nell’area della manifestazione, a partire dalle ore 17:00 fino al termine della manifestazione.





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